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Come scrivere un romanzo in 100 giorni

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  • Autore: Morgan Palmas
    Gio, 10/09/2009 - 09:35

    intervista rosella postorinoBuongiorno, vorrei iniziare chiedendole a quale età si è avvicinata alla scrittura e se è stato o meno un caso fortuito.

    Io farei una distinzione tra inclinazione, desiderio e volontà.
    Avendo come tutti imparato a disegnare prima che a scrivere, mi sono legata subito al mezzo espressivo del disegno, quindi anche anni dopo aver imparato a scrivere continuavo a rispondere che da grande avrei fatto la pittrice. Ciononostante a 6 anni scrivevo poesie che leggevo a mia madre (era molto sincera: di solito non le piacevano), a 7 usavo un quaderno trovato nei biscotti Granturchese per realizzare il mio magazine, dove apparivano mie ideali interviste a personaggi famosi, come Miguel Bosé, ma anche mie favole, mie filastrocche e naturalmente miei disegni a fumetti, a 8 scrivevo pièce teatrali che facevo
    recitare ai miei cugini davanti ai nostri genitori (davvero trame senza capo né coda) e in generale giocavo molto da sola inventando storie con diversi personaggi interpretati tutti da me, passavo i pomeriggi a muovermi nel cortile parlando a voce alta, lo facevo ogni sera nella vasca: costruivo dialoghi, insomma. Questo però non so se significhi avvicinarsi alla scrittura. Per me significa inclinazione, ma è una cosa che molti bambini...



  • Autore: Morgan Palmas
    Mer, 09/09/2009 - 15:52
    La scorsa lezione ha avuto come tema principale lo spazio, in questa invece proverete a concentrarvi sul tempo, sui diversi tempi che avete sviluppato e sulla relazione fra loro. Come nello spazio, la simbologia amalgamata rappresenta la sintesi migliore che possiate creare.

    Subito un esempio: se intendete descrivere uno dei primi baci fra due innamorati, al pari della vita, dovreste fare scorrere lentamente i secondi, fermando la scena, rendendola quasi immobile. Al contrario, se il bacio è fra due amanti colleghi d’ufficio che vivono in clandestinità il loro rapporto è chiaro che la scena dovrà essere movimentata, appassionata, i secondi incombenti. Due casi agli estremi, ovvio che le sfumature possono essere numerose e le unità narrative del tutto originali, l’importante è che riflettiate sulla dimensione temporale che dovrebbe trovare nei momenti rilevanti del romanzo una natura simbolica correlata.

    Non ci sono solo l’intreccio e le sue dinamiche, altresì le contingenze peculiari della singola temporalità sviluppata in un’azione,...



  • Autore: Morgan Palmas
    Mer, 09/09/2009 - 12:30

    di Luca Pirani



    La ricerca sul più importante motore di ricerca è stata la prima azione eseguita per iniziare la riflessione che propongo al vostro blog. Ho inserito “scrittura creativa” e premuto invio. Ho ottenuto 219.000 o 3.420.000 risultati, a seconda che si mettano i termini fra virgolette o meno. Una miriade di documenti nei quali vi sono anche corsi e seminari, in città e in un agriturismo in collina, in un monastero umbro e in un caffè letterario. Quanta gente gravita attorno al mondo della scrittura creativa? È utile frequentare un corso di scrittura creativa e soprattutto è efficace ai fini della pubblicazione? Si tengano tali domande ferme, giro l’angolo, ritorno in un secondo momento.

    Tempo fa mi capitò in mano il “Manuale di scrittura creativa” di Roberto Cotroneo, decisi di acquistarlo e di leggerlo, alla ricerca di autorevoli suggerimenti da parte di uno scrittore di successo. Non trovai perle di saggezza molto diverse da quelle dei corsi che avevo già frequentato, ciononostante mi colpì una risposta di Cotroneo. La domanda seguente: “È meglio...

  • Autore: Morgan Palmas
    Mer, 09/09/2009 - 06:54

    Buongiorno, vorrei iniziare chiedendole a quale età si è avvicinato alla scrittura e se è stato o meno un caso fortuito.

    Credo di avere sempre scritto, da quando sono nato. Da piccolo, per esempio, mi inventavo gialli con protagonista un poliziotto, il tenente Robson. Ce li ho ancora, da qualche parte. Del resto, sino alla fine delle medie leggevo quasi solo la Gazzetta dello Sport e Agatha Christie. Poi, ho cambiato letture e gli anni del liceo hanno un po’ appesantito la mia fantasia; mi ero messo a comporre romanzi psicologici e filosofici assolutamente illeggibili. Dopo ho continuato, fino a giungere ai primi testi teatrali e ai romanzi. Ma, in sostanza, non ho mai cominciato a scrivere e non ho mai smesso. È una parte della mia anima, la più importante, e ha segnato tutta la mia vita.

    Se consideriamo come estremi l’istinto creativo e la razionalità consapevole, lei collocherebbe il suo modo di produrre scrittura a quale distanza dai due?

    A metà. L’istinto creativo è l’accompagnamento quotidiano, la visita continua di idee, immagini,...





  • Autore: Morgan Palmas
    Mar, 08/09/2009 - 14:11
    Se siete stati attenti a relazionare le parti del romanzo fino a qui scritto, avrete chiaro nella testa i diversi luoghi in cui avete ambientato le scene. Lo spazio, gli spostamenti nello spazio. Come sono avvenuti? Quanti ne avete plasmati? In modo brusco o con lentezza? Per precise ragioni?.

    Considerate che il lettore è trasportato dalla narrazione dei moti spaziali, sia esso un passare da un oggetto all’altro in una stanza, sia esso un cambio di scena da Venezia a Mosca. Inoltre, se da un lato vi possono essere descrizioni che inducono a pensare a uno spostamento, dall’altro lato i pensieri o le parole di un personaggio sono in grado di sortire il medesimo effetto.

    Pensate a due ragazzi che si raccontano i rispettivi viaggi estivi in treno, zaino in spalla e ostelli, uno verso il Portogallo, l’altro nei paesi nordici. In uno scambio continuo: «Mentre ero a Lisbona ho fatto…”, e l’amico replica “invece io a Stoccolma quella sera…”. Loro sono fermi, chiacchierano, chi legge vola da un luogo all’altro. Abbiate la percezione esatta di...



  • Autore: Morgan Palmas
    Mar, 08/09/2009 - 12:14

    Sto pensando con serietà di andare qui, salvo imprevisti. Sarei solo, se qualcuno di voi ha la stessa idea, scrivetemi, magari ci si organizza assieme: intendo alloggio (hotel o B&B;), chiacchierate, incontri, ecc. Sembra essere una bella occasione di scambio, un sabato e una domenica diversi dal solito.

    Due contributi interessanti:

    "Un'infanzia da gitana" di Antonella Beccaria.
    "‘Ndrangheta: viaggio nelle terre radioattive" di Biagio Simonetta.




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