Come scrivere un romanzo in 100 giorni

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  • Autore: Morgan Palmas
    Mer, 16/09/2009 - 07:36

    Buongiorno, vorrei iniziare chiedendole a quale età si è avvicinato alla scrittura e se è stato o meno un caso fortuito.

    Un paio d’anni fa mi sono messo a rileggere le cose che scrivevo da ragazzino, come tutti i ragazzini. Poesie ingenue, racconti delicati. Mi sono chiesto perché non scrivere ancora, in fondo in Italia lo fanno quasi tutti. Ho messo insieme allora dei racconti brevi, surreali e noir. Poi ho iniziato con i romanzi e proseguo. Non lo definirei un caso fortuito: raccontare storie mi fa sentire bene.

    Se consideriamo come estremi l’istinto creativo e la razionalità consapevole, lei collocherebbe il suo modo di produrre scrittura a quale distanza dai due?

    Per scrivere un romanzo ci vuole qualche idea, qualche fantasia, molta immaginazione. Ma soprattutto tanta disciplina e un gran senso autocritico. Un bel romanzo è frutto di un magico equilibrio tra i due estremi, non necessariamente nella stessa misura. Se un istinto creativo è geniale, ne basta l’1%. Il resto è lavoro, razionalità.

    Moravia, cascasse il mondo, era solito...







  • Autore: Morgan Palmas
    Mar, 15/09/2009 - 14:50
    La scrittura vi ha coinvolto fino a qui con fasi alterne, è indubbio.
    Ci sono stati momenti in cui sentivate l’ispirazione o almeno la concentrazione giusta per continuare a scrivere, altri invece durante i quali vi sembrava un’impresa titanica riuscire a mettere nero su bianco una sola frase che avesse un senso adeguato al romanzo. Normale, accade ai migliori scrittori, figuratevi a un esordiente.
    Nelle giornate più deboli è probabile che la negatività si sia riversata in alcuni dialoghi o certe descrizioni.

    Tornate indietro nelle cartelle, cercate le parti che vi sono sembrate poco convincenti, metteteci mano nuovamente. A volte è una giornata sbagliata o venti minuti di distrazione che possono inficiare la bellezza di una pagina. Vi pregherei di rileggere le lezioni 42,...



  • Autore: Morgan Palmas
    Mar, 15/09/2009 - 11:51

    "Violenza politica un corno" di Federica Sgaggio



    Aggiungo una piccola nota personale, dovuta. Ho avuto il piacere di parlare con Giorgio Israel in alcune occasioni anni fa. A lui non solo va la mia solidarietà, ma la mia stima. Una persona garbata e riflessiva. Indipendentemente dalle idee politiche che non mi vedono vicino a Israel, la violenza con cui è stato trattato lascia disarmati, speravamo che un certo antisemitismo fosse relegato alla storia da tempo.


    "Vivalascuola. Il primo giorno di scuola" di Giorgio Morale

    "Ciò che Il Giornale fa con Boffo e Fini è altra cosa da ciò che La Repubblica fa con Berlusconi?" di Giulio Mozzi

    "...




  • Autore: Morgan Palmas
    Mar, 15/09/2009 - 10:39

    Buongiorno, vorrei iniziare chiedendole a quale età si è avvicinato alla scrittura e se è stato o meno un caso fortuito.

    Ho scritto per anni su alcuni quotidiani locali e questo mi ha permesso negli
    anni dell'Università di non perdere mai di vista la scrittura come esercizio
    meccanico. Ho sempre letto tantissimo: fino a 17 anni i classici, poi la
    narrativa italiana degli ultimi 20 anni. Leggere i contemporanei, dopo aver
    letto i classici, aiuta a scrivere e a trovare la CONSAPEVOLEZZA della propria scrittura, il vero discrimine tra lo "status" di scrittore e quello di
    aspirante scrittore. Il riconoscimento da parte di scrittori già affermati e
    della critica, poi, segna inevitabilmente un punto di svolta.

    Se consideriamo come estremi l'istinto creativo e la razionalità consapevole, lei collocherebbe il suo modo di produrre scrittura a quale distanza dai due?

    Credo nel talento e nel metodo. Uno scrittore di talento senza metodo è uno
    scrittore monco. Uno scrittore che ha metodo ma non ha talento può, al
    contrario, scrivere best seller, ma non passerà...













  • Autore: Morgan Palmas
    Lun, 14/09/2009 - 14:52
    Argomento capitoli. Forse ci avete già pensato o magari questa lezione vi farà accendere una lampadina nella testa. Suddividere in capitoli il vostro romanzo è rilevante, per una serie di motivi.
    In primo luogo, è una pratica adottata quasi sempre, essi servono a dividere l’opera, a darle un ordine, a fornirle un espediente concreto per elaborare un indice.
    Una divisione in capitoli facilita la lettura, si ha modo di interrompere per poi riprendere, sapendo di avere concluso per esempio il quarto capitolo. Inoltre, essi permettono un’eventuale ricerca più celere di un preciso punto del romanzo.

    Non vi sono solo criteri di proporzione, altresì di organicità. Taluni romanzi effettuano a livello contenutistico un giro di boa in coincidenza dell’inizio di un capitolo, come a segnare una svolta, un cambio di percezione. Leggete ancora le lezioni 14 e...



  • Autore: Morgan Palmas
    Lun, 14/09/2009 - 10:58
    Le coincidenze letterarie del suolo italico eccedono ogni migliore fantasia umana e i premi rappresentano la qualità e l’apprezzamento del pubblico. Le polemiche si sprecano, l’ultima delle quali il conflitto tutto mediatico fra Scarpa e Scurati. Per fortuna vi sono le giurie, imparziali e competenti. La classe non è acqua e se un libro conquista un celebre premio letterario inutile sindacare, le contese devono tacere.
    Ho provato a considerare quattro premi letterari fra i più importanti in Italia - senza nulla togliere agli altri - e a contare dal 1999 incluso, gli ultimi dieci anni in sostanza, le case editrici trionfanti. I premi sono i seguenti: Strega, Campiello, Viareggio, Bancarella.

    Il Gruppo Mondadori ha messo mano su 22 premi, il Gruppo Rizzoli 12, il Gruppo Mauri Spagnol 6, Feltrinelli 4, Nottetempo 1, Sellerio 1. Vi sono stati anche due ex aequo, per precisione, annoverati nella lista.
    Se si escludono Nottetempo e Sellerio (scelta non arbitraria, giacché esse rappresentano piccole quote e simili a tante altre case...



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Il blog Sul Romanzo nasce nell’aprile del 2009 e nell’ottobre del medesimo anno diventa collettivo. Decine i collaboratori da tutta Italia. Numerose le iniziative e le partecipazioni a eventi culturali. Un progetto che crede nella forza delle parole e della letteratura. Uno sguardo continuo sul mondo contemporaneo dell’editoria e sulla qualità letteraria, la convinzione che la lettura sia un modo per sentirsi anzitutto cittadini liberi di scegliere con maggior consapevolezza.

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