Come scrivere un romanzo in 100 giorni

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Le ultime dal blog...

  • Autore: Annamaria Trevale
    Gio, 01/09/2022 - 10:30

    Scrittori da riscoprire – Fruttero & LucentiniDi Carlo Fruttero (Torino, 1926 – Roccamare, 2012) e Franco Lucentini (Roma, 1920 – Torino, 2002) si può parlare solo in coppia, perché dopo esordi separati nel mondo letterario sono andati a costituire una coppia indissolubile, che ha prodotto alcuni romanzi di grande successo negli ultimi trent’anni del secolo scorso.

    Laureato in filosofia, Lucentini cresce a Roma ma poi si trasferisce a Torino, dove nel 1951 debutta come narratore con il romanzo I compagni sconosciuti, che viene pubblicato da Elio Vittorini nella celebre collana “I gettoni” di Einaudi.

    Amico e compagno di studi di Italo Calvino, Fruttero si affaccia al mondo editoriale come traduttore e nel secondo dopoguerra trascorre alcuni anni a Parigi, dove effettua traduzioni per Einaudi. Qui incontra per la prima volta Lucentini, ma i due iniziano a frequentarsi e a collaborare, principalmente in ambito giornalistico, solo cinque anni dopo, quando si ritrovano entrambi a Torino...

  • Autore: Pierfrancesco Matarazzo
    Mar, 30/08/2022 - 16:40

    L’ultimo atto del signor BeckettEntrare nella mente di Samuel Beckett è il sogno di chiunque abbia assistito alla messa in scena di una sua opera. Un’immaginazione così divergente e inarrestabile da trasformare il silenzio più oscuro e denso dell’animo umano in un palcoscenico di voci interiori che danno corpo alle domande schivate per una vita. Aspettando Godot, Finale di partita, L’ultimo nastro di Krapp e (il mio testo teatrale favorito) Giorni felici (ricordo la messa in scena di Bob Wilson con una Adriana Asti in stato di grazia al Festival dei due mondi di Spoleto) ci costringono a osservarci, mentre sguazziamo nel quieto vivere, sotterrati fino al collo dalle nostre paure, aspettando un salvatore esterno che non esiste.

    Per questo, quando la giornalista francese Maylis...

  • Autore: Emmanuele Antonio Serio
    Lun, 29/08/2022 - 15:01

    Teorie di complotti. “Il pendolo di Foucault” di Umberto EcoNel 1988, otto anni dopo il grande successo del suo primo romanzo Il nome della rosa, lo studioso alessandrino Umberto Ecodiede alle stampe Il pendolo di Foucault.

    «In quel momento, alle quattro del pomeriggio del 23 giugno, il Pendolo smorzava la propria velocità a un’estremità del piano d’oscillazione, per ricadere indolente verso il centro, acquistar velocità a metà del suo percorso, sciabolare confidente nell’occulto quadrato delle forze che ne segnava il destino.»

     

    Tentare di costringere quest’opera monumentale e complessa nello spazio di poche righe sarebbe un’impresa alquanto difficile proprio a causa della pennabulimica e logorroica, se così può essere definito il suo stile, di Umberto Eco. La vicenda è ambientata tra l’...

  • Autore: Annamaria Trevale
    Gio, 25/08/2022 - 13:15

    Scrittori da riscoprire – Giana AnguissolaGiornalista, scrittrice e autrice di programmi televisivi, Giana Anguissola (Piacenza, 1906 - Milano, 1966) è stata probabilmente la più popolare autrice di romanzi per ragazzi negli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso.

    Nasce a Piacenza in una famiglia benestante che le permette di studiare, scrivere e dipingere, dimostrando un talento precoce per la narrativa. Poco meno che diciottenne, prende un giorno un treno per Milano e si presenta al direttore del Corriere della Sera, Luigi Albertini, proponendogli una sua novella da leggere, per la quale si è inventata di sana pianta un giudizio positivo dell’allora nota scrittrice Annie Vivanti. La novella, in ogni caso, piace, e da quel momento inizia per Anguissola una lunga collaborazione con i periodici collegati al quotidiano milanese: La lettura, La Domenica del Corriere, Il Corriere dei Piccoli. Su La Lettura, oltre a pubblicare numerosi racconti, tiene per molti anni una rubrica di moda e costume insieme alla celebre illustratrice Brunetta....

  • Autore: La Redazione
    Mer, 24/08/2022 - 18:17


    Weekend, week end o week-end sono pronunciati allo stesso modo ma qual è il modo più corretto nella scrittura? La questione è meno banale di quanto potrebbe sembrare. Esiste oggi una forma ufficiale che potete trovare nella maggior parte dei vocabolari inglesi: weekend. Una minoranza di vocabolari propone esempi con entrambe le modalità, sia weekend sia week-end. Considerate tuttavia che la forma originale prediletta agli inizi del secolo scorso era week-end con il trattino.

    La lingua evolve anche grazie alle tantissime persone che la utilizzano giorno dopo giorno.

    Il fine settimana nel mondo anglosassone corrisponde come in Italia al sabato e alla domenica. In un contesto lavorativo potreste trovare scritto «I want your e-mail by week-end», con il trattino, a indicare che sarebbe preferibile ricevere la mail entro la fine della settimana lavorativa, cioè entro venerdì sera. Non è frequente come forma, ma si usa.

    Perciò week-end si può utilizzare al pari di weekend? È una questione di percezione. Eccetto la...

  • Autore: Viviana Filippini
    Mar, 23/08/2022 - 13:05

    La caduta del patriarcato. La storia del sessismo, la lotta e la resistenza delle donnePitagora, Jean Jacques Rosseau, Immanuel Kant, Charles Darwin, Tommaso D’Aquino, Pierre Auguste Renoir, Charles Baudelaire, Woody Allen… e l’elenco sarebbe molto più lungo dei nomi scritti fino ad ora. Questi infatti sono solo alcuni dei protagonisti che troviamo in La caduta del patriarcato – La storia del sessismo, la lotta e la resistenza delle donne con testi di Marta Breen e illustrazione di Jenny Jordhal, edito da Einaudi Ragazzi. Tali individui sono accomunati da una cosa, cioè dall’aver descritto – e dissacrato pesantemente – il mondo femminile attraverso la lente del loro maschilismo.

    Le due autrici del libro a fumetti hanno già raccontato in altri tomi la storia delle donne, ma in questo libro...

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Il blog Sul Romanzo nasce nell’aprile del 2009 e nell’ottobre del medesimo anno diventa collettivo. Decine i collaboratori da tutta Italia. Numerose le iniziative e le partecipazioni a eventi culturali. Un progetto che crede nella forza delle parole e della letteratura. Uno sguardo continuo sul mondo contemporaneo dell’editoria e sulla qualità letteraria, la convinzione che la lettura sia un modo per sentirsi anzitutto cittadini liberi di scegliere con maggior consapevolezza.

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La webzine Sul Romanzo nasce all’inizio del 2010, fra tante telefonate, mail e folli progetti, solo in parte finora realizzati. Scrivono oggi nella rivista alcune delle migliori penne del blog, donando una vista ampia e profonda a temi di letteratura, editoria e scrittura. Sono affrontati anche altri aspetti della cultura in generale, con un occhio critico verso la società contemporanea. Per ora la webzine rimane nei bit informatici, l’obiettivo è migliorarla prima di ulteriori sviluppi.

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