XXI Giornata FAI di primavera
È in corso la XXI Giornata FAI di primavera (23 e 24 marzo), due giorni per scoprire opere artistiche in tutta Italia: quest’anno più di 700 luoghi saranno aperti al pubblico e il contributo sarà libero. Una bella occasione, come esplicitato nel sito FAI per “riconoscersi tra sconosciuti grazie a questi sentimenti comuni, stati d’animo che ci fanno sentire più vicini gli uni agli altri”.
Il FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) è stato fondato nel 1975 con l’obiettivo di restaurare e aprire al pubblico i beni storici, artistici o naturalistici che sono stati ricevuti per donazione, eredità o comodato. L’idea fu della figlia di Benedetto Croce, Elena Croce, che vide nel National Trust inglese un modello da replicare in Italia.
L’arte, il nostro patrimonio artistico, passa attraverso una consapevolezza: il desiderio di conoscerla. Se non la conosciamo, è un nostro limite, non dell’arte. Perciò è importante che ognuno di noi si doti degli strumenti per capirla e la Giornata FAI di primavera può rappresentare un’occasione in tale senso.
È frequente il parallelo fra arte e letteratura, interpretare per esempio un’opera pittorica non di rado necessita di una conoscenza di un soggetto mitologico o religioso, che ha trovato vita in romanzi, racconti, drammi e poesie nell’arco dei secoli.
Il canone estetico è sempre un canone conoscitivo, al di là dei gusti personali. Oggi e domani conosciamo parte del nostro patrimonio artistico, che tutto il mondo ci invidia e che purtroppo spesso noi non rispettiamo.
