Women and fiction: le difficoltà dell’inizio secondo Virginia Woolf
[Articolo pubblicato nella Webzine Sul Romanzo n. 2/2013, La difficoltà dell'inizio. Il coraggio del primo passo]
Leggendo i diari di Virginia Woolf si ricava la chiara impressione della centralità della letteratura nella vita della scrittrice inglese. Leggere, scrivere, riflettere sul proprio lavoro e su quello altrui – si tratti di poeti antichi o moderni, di scrittori inglesi, russi o italiani – sembrano impegnare tutta la sua attenzione e il suo tempo. Tuttavia, l’entusiasmo per la scrittura si intreccia, in Woolf, a un altro interesse dominante, quello per la condizione delle donne inglesi. In particolare le stanno a cuore le sorti delle borghesi – le ignoranti «daughters of educated men» – e la loro emancipazione attraverso l’istruzione e il lavoro. Sono questioni molto dibattute in Gran Bretagna nel periodo tra le due guerre, quando le donne delle classi meno abbienti iniziano a entrare nel mondo del lavoro, mentre le ragazze di buona famiglia continuano a dipendere in tutto e per tutto dai loro padri. La scrittura – suggerisce Woolf in alcuni dei suoi saggi – può offrire a queste donne due opportunità preziose: può aiutarle a procurarsi il pane – o, perlomeno, a conquistare una certa indipendenza economica – e nello stesso tempo appresentare il luogo in cui a poco a poco, con un lavoro serio e costante su stesse, potranno imparare a esprimere con sempre maggiore onestà e autonomia ogni aspetto della propria personalità, tanto a lungo costretta e limitata da quella maschile.
Mentre incoraggia le giovani a scrivere, e così a indagare su se stesse, Woolf è, però, consapevole di come sia arduo il cammino verso il traguardo di una letteratura libera, che permetta alle donne di raccontare tutta la verità su di sé. Conosce bene “le difficoltà dell’inizio” per una scrittrice del suo tempo, i dubbi e le autocensure, la sensazione di avventurarsi in un territorio proibito, riservato di diritto agli uomini. Nel saggio Professions for Women racconta di avere sconfitto solo in parte i fantasmi che la tormentavano agli esordi come critica e romanziera. Se è riuscita a uccidere lo spauracchio dell’«Angelo del focolare» («the Angel in the House»), retaggio vittoriano che la voleva scrittrice pudica e rispettosa dell’autorità maschile, è ancora alle prese con l’incapacità di raccontare le proprie passioni e le esperienze del corpo, anche in questo condizionata dalle censure dell’altro sesso.
[Per continuare a leggere clicca qui, e vai a pagina 35]
Speciali
- Corso online di Scrittura Creativa
- Corso online di Editing
- Corso SEC online (Scrittura Editoria Coaching)
- Lezioni di scrittura creativa
- Conoscere l'editing
- Scrivere un romanzo in 100 giorni
- Interviste a scrittori
- Curiosità grammaticali
- Case editrici
- La bellezza nascosta
- Gli influencer dei libri su Instagram – #InstaBooks
- Puglia infelice – Reportage sulle mafie pugliesi
- Letture di scrittura creativa
- Consigli di lettura
- L'Islam spiegato ai figli
- Interviste a editor e redattori
- Interviste a blog letterari
- Interviste a giornalisti culturali
- Interviste a docenti
- Come scrivere una sceneggiatura
- Premio Strega: interviste e ultimi aggiornamenti
- Premio Campiello: interviste e ultime novità
- Premio Galileo: interviste
- I nuovi schiavi. Reportage tra i lavoratori agricoli
- La Webzine di Sul Romanzo
Archivio Post
Più cercati
- Quanto fa vendere il Premio Strega? I dati reali
- Che tipo di lettore sei?
- I 20 consigli di scrittura di Stephen King
- Test di grammatica italiana, qual è la risposta giusta?
- Classifica dei libri più venduti di tutti i tempi nel mondo
- Come scrivere un romanzo: 15 modi utili
- 11 consigli per trovare la tua writing zone
- 13 cose che gli amanti dei libri sanno fare meglio di tutti
- 7 posti che tutti gli scrittori dovrebbero visitare almeno una volta
- Carlos Ruiz Zafòn ci racconta il suo Cimitero dei libri dimenticati
- I 10 film più divertenti di tutti i tempi
- I consigli di scrittura di 11 scrittori
- La reazione di Cesare Pavese quando vinse il Premio Strega
- Le 10 biblioteche più grandi del mondo
- Marcel Proust pagò per le prime recensioni di “Alla ricerca del tempo perduto”
- Perché uscire con uno scrittore? 10 motivi validi