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Winston Churchill ne "L'ora più buia", dal libro al film

Winston Churchill ne "L'ora più buia", dal libro al filmSono usciti in contemporanea in Italia il libro L'ora più buia (Mondadori, 2018 – traduzione di Maria Grazia Bosetti) dello scrittore e sceneggiatore neozelandese Anthony McCarten e l'omonimo film diretto da Joe Wright, interpretato da uno straordinario Gary Oldman nei panni di Winston Churchill, da Kristin Scott Thomas che è sua moglie Clementine e da una schiera di ottimi attori inglesi che danno volto e voce agli altri personaggi storici, da re Giorgio VI agli esponenti della politica inglese attivi nel 1940.

Siamo infatti nella primavera del 1940, quandoil primo ministro in carica Neville Chamberlain, del partito conservatore, è costretto a dimettersi per le pesanti critiche rivolte alla sua politica, ritenuta troppo benevola nei confronti di Hitler, contro cui la Gran Bretagna è scesa in guerra nel settembre del 1939 a difesa della Polonia invasa dalle truppe naziste.

I primi mesi di guerra non sono andati affatto bene: l'avanzata di Hitler sembra inarrestabile e la Gran Bretagna rischia di perdere rapidamente gran parte delle proprie truppe, trasferite in Europa per aiutare l'alleato francese, ma incapaci di arrestare l'invasione tedesca.

 

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In queste condizioni viene nominato primo ministro il Primo Lord dell'Ammiragliato, Winston Churchill, personaggio ritenuto stravagante e poco amato anche all'interno del suo stesso partito, che lo ritiene responsabile della disastrosa campagna dei Dardanelli (1915), quando le truppe inglesi sbarcate in Turchia erano state costrette a una precipitosa e sanguinosissima ritirata, conclusasi con la perdita di circa duecentomila soldati.

Winston Churchill ne "L'ora più buia", dal libro al film

Anche il re Giorgio VI nutre parecchi dubbi su questa nomina, che tuttavia si trova costretto a ratificare. Churchill, del resto, suscita da subito forti perplessità per il rifiuto a intavolare trattative per una pace separata con la Germania, grazie a una mediazione del governo fascista italiano, rimasto fino a quel momento neutrale.

Winston Churchill ne "L'ora più buia", dal libro al film

In realtà, mentre i politici discutono e Churchill si dibatte nel dubbio, gli eventi precipitano: Hitler invade in pochi giorni Olanda e Belgio e penetra in Francia, respingendo le truppe alleate sempre più verso il litorale. Churchill ordina a tutte le imbarcazioni civili inglesi di attraversare la Manica per contribuire a imbarcare tutti i militari radunati sulla spiaggia francese di Dunquerque (in inglese Dunkirk), riesce a convincere il re dell'inevitabilità di continuare a combattere e, forte di un'opinione pubblica contraria alla pace con i nazisti, pronuncia davanti al Parlamento un vibrante discorso passato alla storia: «Dico al Parlamento come ho detto ai ministri di questo governo, che non ho nulla da offrire se non sangue, fatica, lacrime e sudore. Abbiamo di fronte a noi la più terribile delle ordalìe. Abbiamo davanti a noi molti, molti mesi di lotta e sofferenza».

Winston Churchill ne "L'ora più buia", dal libro al film

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Winston Churchill ne "L'ora più buia", dal libro al film

Il libro e il film raccontano quindi poco meno di un mese della lunga e intensa vita di Churchill, ma si tratta in assoluto del periodo più cruciale. Il film offre un'impeccabile ricostruzione degli ambienti in cui si svolsero realmente i fatti narrati, per lo più all'interno dei palazzi del potere, nei rifugi sotterranei trasformati in uffici operativi, in una Londra cupa e impaurita. C'è da augurarsi che il prossimo Oscar per il miglior truccatore vada a Heather Manson e Kazuhiro Tsuji, che con tre ore di lavoro quotidiano nel corso delle riprese hanno trasformato Gary Oldman in un credibilissimo Churchill.

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Curiosamente, libro e film escono a poca distanza dal Dunkirk di Christopher Nolan, altro film inglese di pregio che racconta le stesse drammatiche giornate del maggio 1940 dal punto di vista dei militari inglesi, assediati dai nazisti sulla costa francese e poi finalmente rimpatriati. È molto interessante un confronto tra i due film, che sono molto diversi dal punto di vista stilistico: se Dunkirk ha un intreccio complesso e fa un largo uso di effetti speciali, L'ora più buia è senz'altro un film molto classico, basato soprattutto sulla forza dei personaggi e dei loro interpreti.

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