William Wordsworth, tra Natura e Romanticismo
William Wordsworth è riconosciuto come il fondatore del Romanticismo inglese, unitamente a Coleridge. Nel 1798, infatti, pubblica la sua raccolta Lyrical Ballds, considerata il manifesto del movimento romantico britannico.
Il poeta nacque nel 1770 a Cockermouth, nel Cumberland, nella regione dell’Inghilterra conosciuta come Lake District; incoraggiato dal padre, rappresentante legale, il giovane Wordsworth diviene un appassionato lettore, e impara a memoria versi di Milton, Shakespeare e Spenser, sfruttando anche la stessa biblioteca paterna. Nel 1778, Wordsworth viene iscritto alla Hawkshead Grammar School, mentre nel 1787 comincia gli studi al St John’s College a Cambridge, dove si laurea nel 1791; nel medesimo anno in cui si iscrive al St John’s, prende avvio la sua carriera di scrittore, con la pubblicazione di un sonetto sul The European Magazine. Nel 1790 compie un tour dell’Europa, visitando in particolar modo le Alpi, l’Italia, la Svizzera e la Francia.
L’influenza di Parigi lo convince ad appoggiare ideali anarchici, fino a ripudiare la fede e i valori di matrimonio e famiglia; dopo aver intrecciato varie relazioni, si innamora di Annette Vallon, e i due ebbero una figlia nel 1792. Nel 1793 scrive la Lettera al vescovo di Llandaff, dove argomenta a favore dell’ateismo e della rivoluzione, fino a elogiare la condanna alla ghigliottina di Luigi xvi.
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Nel 1794 pubblica le prima raccolte di poesie, Una passeggiata di sera e Bozzetti descrittivi, ma, nel frattempo, la degenerazione rivoluzionaria, sfociata nel Terrore, e l’ascesa di Napoleone contro l’Inghilterra lo convincono a tornare in patria, abbandonando anche Annette e la figlia, che rivedrà nel 1802, inviandole poi somme di denaro dopo il successo delle Lyrical Ballads.
Sempre nel 1802, Wordsworth sposa Mary Hutchinson, e, nonostante ciò significhi il definitivo allontanamento dalla Francia e da Annette, sarà la chiave di volta nella sua produzione poetica, poiché proprio allora, a Bristol, conosce Coleridge, che lo avvicina alla filosofia idealista tedesca e a Kant.
Sorgeranno in seguito diversità di vedute con Coleridge, che passerà dalla poesia alla filosofia, mentre Wordsworth manterrà sempre un atteggiamento più conservatore, socialmente e politicamente, con una costante attenzione verso le classi più povere e i ceti più umili.
Ciononostante, rimane in dubbio il merito dei due poeti di aver portato i venti del Romanticismo in terra inglese, unica nazione ancora non raggiunta dalla corrente letteraria che aveva ormai conquistato tutto il continente. L’Inghilterra ancora classicista, orientata alla scolastica di Alexander Pope, trova in Wordsworth il fondatore della prima vera generazione di romantici britannici.
Le Lyrical Ballads furono pubblicate assieme a Coleridge, ma nell’edizione del 1798 gran parte dei componimenti sono opera di Wordsworth, mentre sono solo quattro le liriche di Coleridge. Nel 1800, per la seconda edizione, Wordsworth aggiunse prefazione e altre poesie, spiegando il suo pensiero riguardo la forma poetica.
Tema centrale dell’opera è il ritorno allo stato naturale, dove l’uomo conduce una vita semplice ma pura, senza che essa venga intaccata e corrotta dalla civiltà coeva al poeta. Una volta tornati a una natura originaria, sarà molto più facile anche esprimere i sentimenti, analizzarli, trovando anche un nuovo ruolo per la figura sociale del poeta. Egli, infatti, sarà colui che dovrà far emergere le congenialità tra la natura e l’uomo, in quanto dotato di una sensibilità peculiare che gli consente di vedere oltre le semplici cose, rivolgendosi a tutti gli uomini, dunque usando un linguaggio non aulico o particolarmente artificioso, ma comune e comprensibile.
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La poesia è un flusso di coscienza dei sentimenti, attraverso il filtro del ricordo, in modo da esprimere ciò l’animo avverte dentro di sé, scardinando così il modello classico della poesia, in favore di quella che sarà la poesia moderna. Per Wordsworth la poesia non è originata nell’immediato dalle emozioni, ma si genera nel ricordo di tali emozioni, e il poeta deve presentare queste emozioni purificate appunto dal ricordo.
Per la prima foto, copyright: Jakub Kriz su Unsplash.
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