Victor Hugo e i suoi disegni realizzati con sangue e fondi di caffè
Molti di noi conoscono Victor Hugo come l’autore de I Miserabili e di Notre-Dame de Paris, e qualcuno di certo conoscerà anche la sua attività politica, iniziata nel 1848 quando divenne membro del parlamento francese. Questa posizione gli concesse una sorta di pulpito da cui perorare le sue cause: abolizione della pena di morte, libertà di stampa, istruzione e suffragio universali e la fine della povertà. La sua sensibilità, però, lo rese inviso a Napoleone III e, nel 1851, fu costretto a partire in esilio a Guernesey.
Gli anni dell’attività politica coincisero con l’abbandono (temporaneo) della scrittura, anche se non dell’attività artistica. Hugo infatti si dedicò, nel tempo libero dai suoi impegni istituzionali, al disegno, producendo moltissime opere alcune delle quali vi mostriamo nelle foto a corredo di quest’articolo.
Come riporta «The Paris Review», Hugo «realizzò qualcosa come 400 disegni nel corso della sua vita. Era un disegnatore esperto, anche sperimentale: poteva disegnare senza usare la mano dominante o senza guardare sul foglio. Se non aveva a disposizione penna e inchiostro, faceva ricorso alla fuliggine, alla polvere di carbone e ai fondi di caffè».
Secondo alcuni, poi, pare che «abbia usato sangue estratto dalle sue vene in molti disegni».
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Qualunque sostanza abbia adoperato, nei disegni si può sempre vedere «un gigante, minaccioso polipo ricavato da un’unica macchia che contorce i suoi tentacoli fino a formare le iniziali VH».
Una vera e propria firma dunque, ma si sa che Hugo non ha mai giocato a fare il timido in nessun campo. Però, per non essere distratto dal resto della sua carriera, ha raramente mostrato i suoi disegni e solo ai famigliari e a qualche amico, limitandosi a pubblicare solo qualche bigliettino da visita disegnato a mano come omaggio ai suoi visitatori durante il periodo dell’esilio.
Il pittore Eugène Delacroix, vedendo questi disegni, pensò che se Hugo non fosse diventato uno scrittore avrebbe potuto essere uno dei più grandi artisti del XIX secolo.
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