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Viaggio in Danimarca – Cinque libri da leggere

DanimarcaCinque libri per anticipare un viaggio in Danimarca, considerato, secondo uno studio pubblicato dall'UNESCO, il Paese “più felice della Terra” (speriamo possa continuare a esserlo nonostante gli ultimi avvenimenti a Copenhagen). Monarchia parlamentare dal 1901, nazione con un tasso di alfabetizzazione del 98% e una lunga tradizione per quanto riguarda la letteratura – Hans Christian Andersen, Karen Blixen, Peter Høeg, il premio Nobel Henrik Pontoppidan, solo per citare alcuni nomi illustri –, l'architettura, il design e il cinema, la Danimarca fu anche uno dei Paesi che si opposero con determinazione alle deportazioni naziste durante la seconda guerra mondiale: nel '43 molti danesi si preoccuparono di nascondere clandestinamente circa 8mila connazionali ebrei, salvandoli da morte certa. Per questo oggi ci occupiamo, tra gli altri, di un titolo che racconta questa storia.

In C'è un re pazzo in Danimarca (Chiarelettere, 2015) Dario Fo racconta una vicenda poco nota eppure molto appassionante, con protagonisti il folle Cristiano VII, la consorte Carolina Matilde e il medico di corte, il tedesco Struensee. Una storia d'amore e rivoluzione, all'alba di una nuova epoca per la Danimarca di fine XVIII secolo: appoggiato dalla regina e da Struensee, Cristiano VII approvò una serie di riforme ispirate agli ideali illuministi di cui il medico era un fervente sostenitore e che dal lì a poco avrebbero infiammato la Rivoluzione francese. Un colpo di stato mise fine al “tempo di Struensee” ma non alle trasformazioni che hanno portato alla liberale e moderna Danimarca.

Passiamo al principe danese più famoso della storia della letteratura, ovvero l'Amleto shakespeariano. Di tutte le edizioni italiane, vi segnaliamo quella di Marsilio del 2003, con traduzione di Alessandro Serpieri. L'azione si svolge ad Elsinore: il fantasma del re, ucciso dal fratello Claudio, chiede al figlio Amleto di essere vendicato. Tormentato dai dubbi per tutta la tragedia, Amleto si finge pazzo per agire indisturbato e portare a termine con successo il suo compito.

Terzo consiglio di lettura con Assassinio del lunedì di Dan Turèll (Iperborea, 2010). Una notte, un giornalista sta passeggiando per le strade di Copenhagen quando sente un grido. Accorre, ma è ormai troppo tardi: una donna è stata appena uccisa. Sul posto giunge anche il commissario Ehlers, ma il caso sembra essere piuttosto intricato: non ci sono indizi, la morta è una giovane donna senza passato. Il lunedì successivo, l'omicida colpisce di nuovo. Le due vittime non sono apparentemente collegate tra loro: l'unico legame è rappresentato dal lunedì, quel maledetto giorno della settimana in cui il killer torna con puntualità ad uccidere.

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Il popolo che disse no di Bo Lidegaard (Garzanti, 2014) narra una parentesi storica piuttosto importante per la Danimarca del '43, occupata da oltre due anni dalle truppe naziste. Quando giunse la notizia del rastrellamento dell'intera comunità ebraica, il Paese scelse di opporsi: per due settimane, dal 26 settembre al 9 ottobre 1943, molticomuni cittadini danesi sfidarono la politica razzista di Hitler nascondendo e proteggendo gli ebrei di Danimarca. Su 7mila ebrei danesi, 6500 riuscirono a salvarsi dai campi di concentramento e a raggiungere la neutrale Svezia. I cinquecento ebrei deportati non vennero comunque abbandonati: fu la monarchia stessa a interessarsi delle loro sorti e molti di quegli ebrei sopravvissero ai campi.

Infine, impossibile non menzionare Il senso di Smilla per la neve di Peter Høeg (Mondadori, 1996) reso famoso dall'omonimo film, con protagonista Julia Ormond. Smilla Qaavigaaq Jaspersen è nata da madre inuit groenlandese e da padre danese: non è mai riuscita ad adattarsi alla vita a Copenhagen e trascorre le sue giornate in compagnia di un bambino inuit che, un giorno, viene ritrovato morto. La polizia afferma che è scivolato dal tetto ricoperto di neve, ma Smilla non crede a questa versione: il piccolo sapeva come muoversi sulla neve e le tracce lasciate su quel tetto provano che non era lì per giocare. Per questo la protagonista decide di condurre delle indagini personali, per scoprire cosa si cela davvero dietro alla morte del bambino.

Pronti per un indimenticabile viaggio in Danimarca? I nostri cinque consigli di lettura vi forniranno la giusta ispirazione!

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