Viaggio a Dublino – Cinque libri da leggere
Le nostre cinque letture di oggi ci portano a Dublino, così da anticipare un futuro viaggio nella città natale degli scrittori James Joyce, Jonathan Swift (l'autore de I viaggi di Gulliver), Oscar Wilde, Samuel Beckett (solo per citarne alcuni), oltre che di musicisti (quali Bono degli U2 o Sinéad O'Connor) e attori (uno su tutti, Gabriel Byrne). In effetti, la capitale della Repubblica d'Irlanda ha molto da offrire, sia in termini storici sia culturali: un buon libro è il modo migliore per entrare nelle magiche atmosfere del luogo e i nostri consigli di oggi non mancheranno di centrare l'obbiettivo.
Il primo titolo della nostra top five riguarda proprio James Joyce, legato a Dublino da un sentimento di odio-amore che pervade l'intera sua opera. Menzioniamo Gente di Dublino (l'edizione più recente, del 2014, è di Mondadori), raccolta di racconti che illustra la paralisi religiosa e politica dei Dubliners, la presa di coscienza della loro condizione e il (vano) tentativo di fuga. Si parte dall'infanzia, passando per la maturità, fino all'epilogo rappresentato da I morti, da cui il regista John Huston ha tratto uno splendido e omonimo film.
Skippy muore di Paul Murray (Edizioni Isbn, 2013) ha come punto centrale proprio la morte di Daniel Juster, detto Skippy, studente presso un college di Dublino. Muore (in maniera piuttosto bizzarra, per la verità) mentre si trova in compagnia dell'amico Ruprecht Van Doren. Da lì in poi vengono narrati gli eventi che hanno portato alla tragedia e gli episodi successivi ad essa, tutti ambientati all'interno della comunità scolastica del fittizio Seabrook College.
Due ragazzi, Dublino, il mare di Jamie O'Neill (Rizzoli, 2003) fu scritto al tempo in cui l'autore era portiere di notte in un ospedale di Londra. Ambientato nella Dublino del 1915, il romanzo racconta una storia di libertà, sessuale e nazionale. C'è un incontro, quello tra due ragazzi, sulla spiaggia di Forty Foot e la promessa di raggiungere insieme, la domenica di Pasqua dell'anno successivo, un'isola, dove piantare la bandiera verde dell'Irlanda indipendente. La Pasqua in questione è quella del 24 aprile 1916, passata alla Storia come Easter Rising: una battaglia di una settimana, con lo scopo da parte di un gruppo di irlandesi di ottenere l'indipendenza dal Regno Unito e creare una Repubblica d'Irlanda. In Due ragazzi, Dublino, il mare la finzione si fonde con fatti storici realmente accaduti e con la volontà di una nazione di stabilire la propria identità.
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Il nostro quarto consiglio è Dove è sempre notte di John Banville (Guanda, 2009). Primo volume scritto con lo pseudonimo Benjamin Black, il libro ha come protagonista l'anatomopatologo Quirke Griffin. Un uomo dal passato difficile, adottato da un giudice e cresciuto insieme a Mal, il figlio naturale del padre adottivo. La storia qui narrata ha luogo nella Dublino degli anni Cinquanta: una sera, dopo una festa in ospedale, Quirke scopre Mal – che, oltre ad essere neonatologo e suo fratello, è anche suo cognato, avendo quest'ultimo sposato la sorella della moglie di Quirke – intento a compilare la cartella clinica di una giovane donna, Christine Falls. Qualcosa non va, a partire dalle reali cause della morte. Chi era davvero Christine Falls?
Concludiamo conLa ricetta di un sogno di Maeve Binchy (Sperling & Kupfer, 2005). Il titolo originale del libro è Quentins, che è il nome di un ristorante, il migliore di Dublino, teatro di tante storie, come quella di Ella Brady, che lì fa la cameriera. All'esistenza di Ella si intrecciano quelle di numerosi altri personaggi, come Patrick e Brenda Brennan, i proprietari del ristorante. Ma trovano spazio anche le vicende degli avventori, gli affezionati che con regolarità fanno il loro ingresso al Quentins, interagendo gli uni con gli altri e con la stessa Ella.
Cinque libri da mettere in valigia, destinazione Dublino! Buon viaggio e buona lettura!
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