Un ottimo libro, scritto benissimo. “La versione di Fenoglio” di Gianrico Carofiglio
Tre anni di attesa per rileggere di Pietro Fenoglio e della sua “versione”. In questo terzo romanzo della serie dedicata al maresciallo torinese di stanza a Bari, Gianrico Carofiglio ci presenta un Fenoglio a un passo dalla pensione con gli acciacchi della vecchiaia che lo tengono lontano dal lavoro che ama così tanto. Lontano, per modo di dire… Perché la mente investigativa del maresciallo non riesce a stare ferma neppure quando il corpo è costretto alla riabilitazione.
Il nostro caro piemontese trapiantato in terra pugliese è costretto a una lunga riabilitazione dopo un intervento chirurgico. E mentre le gambe pedalano sulla cyclette, il cervello pedala nel ricordo di vecchi crimini a cui ha lavorato. Anche grazie alla presenza di un “compagno di fisioterapia”, il giovane Giulio. Giovane, sì, ma con una mente molto stimolante e un atteggiamento decisamente curioso che spingerà Fenoglio a raccontare il dietro le quinte di alcuni casi a cui ha lavorato.
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Un modo come un altro per ragionare assieme sulla vita e sulle scelte. Sui fatti e sulle apparenze.
Fenoglio riflette sulle sue passate azioni investigative e – come se ce ne fosse bisogno – nel confrontarsi con la mente giovane, inesperta ma molto sveglia, del suo nuovo amico, riscopre la bellezza del buon ragionamento, che lo ha spesso portato alla risoluzione di casi che, altrimenti, sarebbero finiti in un fallimento.
È proprio questo che amo dei romanzi di Gianrico Carofiglio: che si tratti della serie di Fenoglio, o di quella dell’avvocato Guerrieri, l’esperienza di vita e di lavoro dell’autore entra nelle pagine, ad arricchire chi legge non solo di emozioni e di spunti di riflessione, ma anche di nozioni tecniche sempre precise e rispondenti alla realtà.
Gianrico Carofiglio può vantare una lunga carriera nella magistratura: è stato pretore a Prato, pubblico ministero a Foggia, sostituto procuratore alla Direzione antimafia di Bari, è stato eletto senatore nel 2008. Dunque, possiamo certamente definirlo un tecnico. Chi scrive gialli dovrebbe leggere i libri dei tecnici – e penso non solo a Carofiglio, ma anche ad Antonio Fusco, vice questore di Pistoia, e a Piernicola Silvis, ex questore di Foggia con cui condivide, tra l’altro, le ambientazioni (quella Puglia che per tanto tempo è stata un po’ fuori dal “mercato editoriale” e che, invece, negli ultimi tempi, vi è entrata con tutti i suoi contrasti) –. In questo modo, non solo eviterebbe strafalcioni, ma arricchirebbe i suoi scritti di quel qualcosa di realistico che i lettori più esperti certamente apprezzano.
Nella Versione di Fenoglio troviamo un maresciallo forse più riflessivo, forse più nostalgico, ma pur sempre un uomo che ama l’azione, il suo lavoro e, perché no?, le belle donne (anche qui, infatti, il nostro incrocerà uno sguardo che stimolerà la sua parte più… virile).
Con Le tre del mattino Carofiglio si era staccato dai suoi personaggi e dal suo genere più famosi, per raccontarci una storia intima, in una sorta di romanzo di formazione per la coppia padre/figlio. Qui, questa intimità, questa formazione (anche reciproca, se vogliamo) si sposta su due conoscenti che poi diventano amici, in una relazione che porterà entrambi, Fenoglio e Giulio, a una crescita non solo personale, ma anche interpersonale. Una situazione, quella delle sedute di fisioterapia, molto quotidiana, molto da vita normale, non certo da libro giallo. Eppure, questo autore è capace di mantenere intatto il suo stile sempre ricco di suspense e di plot narrativi che tengono vivo l’interesse del lettore, portandolo a una crescita personale attraverso i dialoghi dei personaggi e le riflessioni che scaturiscono da essi.
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Tutti potremmo essere il maresciallo Pietro Fenoglio, perché Pietro Fenoglio è, sì, un grande investigatore, ma è anche uno di noi, come un po’ tutti i personaggi dei romanzi di Gianrico Carofiglio (di cui potete leggere qui un’interessante intervista). E, se questo non vi bastasse, la prosa di questo scrittore mi stupisce sempre, per la sua semplicità, per la sua schiettezza: niente giri di parole, niente stilemi: La versione di Fenoglio è solo un ottimo libro scritto benissimo.
Per la prima foto, copyright: Nathan Dumlao su Unsplash.
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