Un film per raccontare cinque giorni insieme a David Foster Wallace
Cinque giorni insieme a una delle personalità più brillanti del ventunesimo secolo, David Foster Wallace. È il 1996 quando «Rolling Stone» chiede a David Lipsky di intervistare l'autore del colossale Infinite Jest: i due non si limitano a parlare dell'opera, ma spaziano tra più svariati argomenti, che includono sia il pubblico che il privato. È lo stesso Infinite Jest a suggerire tali variegate riflessioni, grazie all'approfondita analisi della società moderna, del ruolo sempre più imperante dei mass media, della dipendenza dalle sostanze stupefacenti e i metodi di recupero, e infine, il tennis, sport che lo stesso Foster Wallace praticava a livello agonistico e che nel volume diventa la metafora dell'altissimo livello di competitività presente in tutti i livelli della vita sociale.
Da quell'incontro con Lipsky risultò, oltre all'intervista, un libro, pubblicato in Italia da minimum fax con il titolo Come diventare se stessi, da cui verrà tratto anche un film – con tutta probabilità nelle sale già nel 2014 –, The end of the tour, diretto da James Ponsoldt, con protagonisti Jason Segel e Jesse Eisenberg. La sceneggiatura sarà di una penna prestigiosa, quella di Donald Margulies, commediografo, docente universitario a Yale e premio Pulitzer nel 2000.
Una notizia che sta suscitando parecchio interesse: sarà curioso osservare come il regista porterà sullo schermo lo stile intelligente di Foster Wallace, autore di acute analisi sulla realtà a lui contemporanea, ritratta con perizia in tutte le sue zone d'ombra.
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Una vita artistica che parte con la pubblicazione, a soli venticinque anni, de La scopa del sistema, a cui seguono le raccolte di racconti La ragazza con i capelli strani, Brevi interviste con uomini schifosi, Oblio e Questa è l'acqua (in cui è inserito anche il discorso che il saggista tenne ai giovani laureati del Kenyon College). Il re pallido è l'ultimo romanzo (riorganizzato dallo storico editor di Foster Wallace ed edito in Italia da Einaudi), rimasto incompiuto a seguito del suicidio dello scrittore nel 2008.
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