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Un esempio di reality novel. “Talk!” di Linda Rosenkrantz

Un esempio di reality novel. “Talk!” di Linda RosenkrantzNata e cresciuta a New York, Linda Rosenkrantz è autrice di molti libri di narrativa e non fiction.

8tto Edizioni ripropone il suo Talk! (traduzione di Cristina Cigognini), dal 5 novembre in libreria.

Marsha: Ricordati che sono stata a letto con Zeke molto dopo che tu sei stata a letto con Michael Christy.

Emily: Sei pazza.

Marsha: No, invece.

Emily: Sono stata a letto con Michael circa tre settimane fa, quando mi sono ubriacata alla festa. Quindi saranno quattro settimane questo venerdì che sono stata con Michael.

Marsha: Cioè domani.

Emily: Esatto, quattro settimane domani.

Marsha: Be’, per me sono state due settimane ieri, quindi la metà del tempo. A proposito, la cosa che mi hai portato è un dolce o uno spuntino?

Emily: Entrambe le cose.

Marsha: Va bene con il latte?

 

La storia si svolge durante l’estate del 1965, quando Marsha, Emily e Vinnie – tre ragazzi alla soglia dei trent’anni – decidono di trascorrere le vacanze negli Hamptons.

 

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Un esempio di reality novel. “Talk!” di Linda Rosenkrantz

Linda Rosenkrantz è tra loro e, da quell’esperienza, nasce questa reality novel, predecessore letterario dei reality tv; l’autrice registra le conversazioni dei tre ragazzi, selezionandone poi alcune da inserire nel volume, e ci regala uno spaccato degli anni Sessanta; fotografie della gioventù di allora, di uomini e donne che pericolosamente si avvicinano all’età adulta ma che non sono pronti per affrontarne le conseguenze. Rosenkrantz riporta fedelmente il linguaggio, il modo di parlare e l’intimità di quelle conversazioni donando al lettore qualcosa di vero. In Talk! non c’è spazio per l’immaginazione.

Emily: [...] Quando ti masturbi, come lo fai?

Marsha: Conversazioni da tavola. Va bene, mi stendo a pancia in giù, devo avere addosso dei vestiti.

Emily: Davvero? Perché?

Marsha: Non lo so, non sopporto la mia carne nuda.

Emily: È così dolce. Devi avere addosso una camicia da notte o cosa?

Marsha: Qualsiasi cosa. Alla mal parata, uso il lenzuolo.

Emily: E cosa fai? Sfreghi la clitoride finché non hai un orgasmo? Quante volte puoi farlo in un giorno?

Marsha: Una.

Emily: Io posso farlo fino a dieci volte.

Marsha: Io non riesco a farlo più nemmeno una volta. Mi annoia, mi interrompo. Tranne ogni tanto quando sto leggendo qualcosa di sexy in un libro, devo correre a letto.

Emily: A me succede costantemente.

Marsha: Davvero? Devi avere qualche genere di ispirazione?

Emily: Tipo?

Marsha: Letteratura o cose così.

Emily: Mai. Non uso nemmeno le fantasie, non mi serve niente.

Marsha: Una volta guardavo la foto di Zeke. Come lo fai?

Emily: Lo faccio in qualunque modo.

Marsha: Sì, anche al gabinetto.

Emily: Mi masturbo al gabinetto, quando mi pulisco mi eccito e mi masturbo. Lo fanno tutti, più o meno. Una volta mi sono masturbata a casa dei genitori di Philippe. Ero a una cena a casa loro e a un tratto ero arrapata per nessun motivo, sono andata in bagno e me la sono menata un due tre. In piedi.

Marsha: Le ragazze non se la menano.

Emily: Io l’ho fatto.

 

Nel libro non c’è traccia di narrazione. Il contesto delle conversazioni viene spiegato attraverso i titoli dei vari capitoli: Emily visita la casa estiva di Marsha per la prima volta o ancora, Marsha e Vincent in spiaggia. Questo rende la lettura assolutamente scorrevole. I dialoghi, protagonisti indiscussi, rappresentano a pieno la personalità dei ragazzi. Irriverenti, insicuri, pieni di sogni e speranze.

Un esempio di reality novel. “Talk!” di Linda Rosenkrantz

Le conversazioni toccano qualsiasi argomento: dal sesso alla droga, dall’alcol alle lunghe sperimentazioni psichedeliche e i racconti sulle rispettive sedute di analisi.

 

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Gli Hamptons fanno solo da cornice, in un susseguirsi di parole a volte deliranti, a volte calme, soprattutto reali. Talk! di Linda Rosenkrantz è un’opera semplice e fedele che, come specificato nella nota introduttiva della traduttrice, non ha nessuna pretesa sociologica; la pretesa è quella di raccontare, attraverso tre ragazzi qualsiasi in un’estate qualsiasi, le speranze, le crisi e le paure dei trentenni (trentenni qualsiasi) di quell’epoca.


Per la prima foto, copyright: Ben White su Unsplash.

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