#TwSposi. Rileggere “I promessi sposi” con Twitter
Un progetto ambizioso e innovativo in cui il romanzo dell’Ottocento italiano per antonomasia, I promessi Sposi, rivive grazie a uno dei più dinamici social network: Twitter. Venti classi, di cui diciannove in Italia e una a Bruxelles; trentotto capitoli da riscrivere dal 25 novembre 2013 al 18 marzo 2014.
#TwSposi è un progetto che rientra in quello più grande di twletteratura con i suoi ideatori, Paolo Costa, Hassan Bogdan Pautàs e Pierluigi Vaccaneo, che hanno intrapreso una sfida impegnativa e avvincente: «la “twitteratura” non esiste. Esiste invece la possibilità di divulgare grandi contenuti sfruttando le potenzialità di Twitter e della letteratura: immediatezza, rapidità, sintesi».
Con la mia classe, una seconda liceo classico, abbiamo riscritto i capitoli IV, V e VI de I Promessi Sposi dal 4 al 12 dicembre, tre giorni per ogni capitolo. Le fasi di lavoro sono state abbastanza regolari e ben scandite: lettura in classe ad alta voce dei capitoli e analisi sia linguistica che testuale; lavoro individuale o a piccoli gruppi di (ri)scrittura e poi discussione collettiva in classe di ogni singolo tweet fino a creare un nuovo capitolo. Premessa: abbiamo; anzi i ragazzi – sicuramente più bravi di me nell’utilizzo del pc – hanno creato un account Twitter della classe con cui interagire con la comunità di Twsposi e con le altre classi. Ecco alcuni esempi di tweet, tratti dal quarto capitolo, dedicato a fra Cristoforo e alla storia della sua conversione:
Padre Cristoforo, all’alba ti sei mosso: brutto presentimento deve averti scosso! #TwSposi/04
Con due morti sulla coscienza, per scontare l’amara penitenza, Lodovico volto ha cambiato, fra Cristoforo è diventato #TwSposi/04
O dal quinto, con la celebre descrizione del palazzotto di don Rodrigo e del banchetto cui assiste, suo malgrado, fra Cristoforo:
“Verso il covile della fiera che voleva provarsi d’ammansare”, ad un tratto si vede padre Cristoforo arrivare #TwSposi/05
Dal signorotto il mondo era di capo sotto: donne maschie, vecchi impetuosi, bambini adulti pronti alle armi e ai tumulti #TwSposi/05
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In quest’avventura il primo, grande stupore mio e dei ragazzi è sicuramente stato quello di poter interagire con Lucia, Renzo, don Abbondio e tutti i personaggi del romanzo, anche i capponi di Renzo o il filo che regge tutto il romanzo, la Provvidenza, balzati fuori dalle pagine e dal mondo seicentesco, e pronti a dialogare e a confrontarsi con noi lettori del XXI secolo. Una magia e un gioco letterario incredibilmente affascinante, che permette ogni giorno collegamenti con l’attualità, con la vita vera.
E sono proprio le testimonianze degli alunni che meglio di tutte sintetizzano il senso di Twsposi: «Un progetto geniale e coinvolgente. Pensavo che il limite dei 140 caratteri fosse un impedimento per me che tendo a scrivere molto, invece è stata una sfida che mi ha portato ad analizzare più attentamente quello che è un capolavoro della lingua italiana». E ancora: «Agnese è il mio personaggio preferito, parla in rima ed è sempre molto allegra e cordiale, da quando mi sono registrata, con le sue rime mi ha contagiata! Parlo principalmente con lei su Twitter e andiamo molto sul gastronomico, il che rende le rime davvero prelibate». Oppure: «È stato un po’ come un gioco di ruolo e noi che pensavamo di essere semplici spettatori della storia, invece, ci siamo caduti dentro. E allora viene da pensare: cosa direbbe un adolescente del 2013 al cospetto di un vile quale don Abbondio o di un don Rodrigo prepotente che boicotta tutto con i suoi bravi?»
Bilancio positivissimo, dunque, e due desiderata: poter incontrare di persona gli altri docenti e alunni che hanno aderito al progetto, amici “di Twitter” per mesi e poter lasciare testimonianza scritta di tutto ciò, per divulgare i vantaggi dell’interazione di letteratura e moderne tecnologie, affinché possa trovare proseliti entusiasti come noi, nuovi insegnanti e alunni di ogni scuola.
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