Twitter e la promozione della lettura – @CasaLettori e Maria Anna Patti
Usare i social per fare promozione della lettura? L’obiettivo non è certo nuovo, soprattutto se si guarda a Twitter. Ma è innegabile che in poco tempo @CasaLettori, l’account gestito da Maria Anna Patti, è riuscito a raggiungere un elevato gradimento tra gli utenti del famoso social cinguettante, sfidando anche la crisi che sembra imperversare in casa Twitter.
Tra citazioni, interviste a scrittori, media partnership e hashtag ad hoc, @CasaLettori ha stabilito nel tempo un sistema di interazioni con un pubblico sempre più numeroso.
Di questo abbiamo parlato proprio con Maria Anna Patti.
Letteratura e Twitter è un binomio che perdura ormai da anni con diverse iniziative ed esiti altrettanto diversi. Proviamo a tirare un po’ le somme: come giudica il contributo di Twitter alla promozione della lettura?
La promozione della parola scritta su Twitter ha il vantaggio di essere una tecnica veloce ed immediata. Ormai da due anni sperimento a @CasaLettori le emozioni generate dalla letteratura condivisa.
Gli editori e Twitter, un rapporto che spesso si traduce solo nella promozione dei libri in scuderia. Cosa si sente di suggerire agli editori per stabilire un rapporto alternativo con i propri lettori/follower?
Il lettore deve mantenere autonomia di scelta senza lasciarsi influenzare da campagne promozionali. Moltissimi editori credono nel dialogo con il lettore e sono certa che questa è la strada per fare un cammino di conoscenza dei nostri gusti e delle nostre aspettative. Mi piacerebbe che si pubblicasse meno, meglio e accompagnando il libro con un'assunzione di responsabilità che vada oltre la prima settimana. Il libro deve ritornare a essere materia viva.
Le operazioni di CasaLettori consistono principalmente in citazioni legate a specifici hashtag e accompagnate da foto. In che misura questo può sostenere la promozione della lettura e, perché no, la vendita di un libro?
Troppo riduttivo e sterile in 140 caratteri fotografare la copertina o scrivere un succinto commento. Leggere per me significa entrare in relazione con il testo e con gli altri. I miei # sono simboli-pretesti utili per unire intorno a un argomento. La citazione non vuole essere ostentata conoscenza. Il lettore diventa protagonista scegliendo la frase che rappresenta il suo stato d'animo. Attraverso la foto si crea una interazione tra parola scritta e altre suggestioni artistiche. Nello scambio ognuno trova suggerimenti e proposte.
Ho ideato le letture interattive di testi di narrativa contemporanea che oltre alla citazione prevedono la caratterizzazione dei personaggi e il commento della forma letteraria. Ho proposto con grande successo la rilettura dei classici. Ultimamente abbiamo dedicato una giornata a Cioran, London e Camus. Metto in comparazione diversi testi per stimolare chi mi segue ad avvicinarsi all'autore con scioltezza.
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Quest'anno sono stata media partner di Bookcity e del Festival delle letterature migranti permettendo a chi non può viaggiare di partecipare virtualmente. Collaboro con gioia agli eventi culturali proposti da altri account. Voglio ricordare le belle dirette di Circolo Lettori, Scuola Holden e Dieci04. I blogger e i giornalisti hanno la possibilità di far conoscere i loro pezzi. Due anni fa ho proposto la lettura dei giornali culturali ed è ormai un'abitudine scegliere gli articoli da «24Domenica», «La Lettura» e «TuttoLibri».
Tante altre sono le iniziative che vedono protagonisti ogni giorno i lettori. La pagina si arricchisce grazie al contributo culturale e creativo di tutti. Il mio obiettivo è quello di contribuire nel mio piccolo a creare una comunità consapevole che legge meglio non di più.
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Un’altra attività di CasaLettori è rappresentata dalle interviste via Twitter agli scrittori. Non si rischia, in questo caso, di restare troppo sul superficiale dati anche i limiti di velocità e numero di caratteri propri del mezzo?
Le tweet interviste sono giochi divertenti, non hanno la pretesa di sostituirsi a scambi culturali reali. Permettono a tutti di fare una domanda e di interagire. Lo scrittore è molto più spontaneo, sa che sta vivendo un'esperienza diretta, familiare.
Di recente CasaLettori è arrivata sulla carta stampata con uno spazio su «Robinson», il nuovo inserto culturale di «La Repubblica». Questo passaggio sembra il riconoscimento del successo ottenuto sui social, ma non potrebbe un po’ snaturare gli orientamenti originari di CasaLettori?
Vedo la collaborazione con «Robinson» come ulteriore occasione che mantiene lo stile di @CasaLettori. In poche righe racconto provando a incuriosire quel testo che mi ha entusiasmata. Nel passato scrivevo sulla carta stampata, mi è sembrato corretto non parlarne perché su Twitter non sto per promuovere me stessa. Avrete notato che ogni venerdì lancio un # e il tweet più originale viene pubblicato su «Robinson». Io sono una voce, una delle tante voci di @CasaLettori e mi batterò perché a chi legge con amore sia data visibilità e spazio anche sui giornali che di cultura si occupano. Voglio tranquillizzare tutti, @CasaLettori resta uno spazio di libertà.
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CasaLettori ha ottenuto molti apprezzamenti ma pure qualche critica. Quali sono i punti di forza e quali gli elementi ancora perfezionabili?
Quando le critiche sono costruttive sono ben felice di accoglierle. Non è stato facile, proprio perché non venivo dall'ambiente letterario, riuscire a superare gratuite cattiverie e attacchi. Mi diverto quando chi non ama la pagina prova a copiare male il mio stile. Sono una siciliana molto determinata e difficilmente mi lascio condizionare dalle difficoltà. Chi si aggiunge a @CasaLettori lo fa perché ha piacere di vivere un modo alternativo di leggere. Tanto ho imparato e imparo ogni giorno dai lettori. A loro sono grata, hanno creduto nel mio progetto e giornalmente suggeriscono letture condivise o temi da sviluppare. Il mio punto di forza è la passione e la libertà di poter proporre i libri che mi entusiasmano. Certamente @CasaLettori non vuole essere uno spazio statico. Mi metto in gioco cercando sempre il confronto con i numerosissimi amici che sono con me protagonisti. Tante saranno le novità nel 2017 che non anticipo per non sciupare le sorprese.
Esperimenti social come CasaLettori sono più adatti a coinvolgere ulteriormente lo zoccolo duro dei lettori o si può anche pensare alla capacità di avvicinare alla lettura chi legge poco o non legge proprio?
@CasaLettori non è popolata solo da lettori forti, non sono loro il mio target. Io punto a chi non è incuriosito dai libri, non sente quella gioia indicibile che solo la musicalità e la creatività di una pagina possono regalare. Moltissimi sono i giovani e già lo scorso anno è partito un progetto con un istituto tecnico. Portare in tendenza la poesia, la pittura e la scrittura è una grande gioia. La mia speranza? Che il libro sia volano per il cambiamento del nostro Paese.
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