Tra luce e ombra. “Imago Lux” di Adriano Angelini Sut
L’ultimo romanzo di Adriano Angelini,Sut, Imago Lux (edizioni Ensemble), stupisce il lettore per la grande capacità dell’autore di mantenere una suspense ammaliante e coinvolgente lungo l’arco di tutta l’opera.
Si tratta di un thriller misterico che prende le mosse dalla narrazione – in prima persona e retrospettiva – di Eva Roscioli, la quale descrive i singolari eventi – tra il cupo, il grottesco e il sovrannaturale – che hanno segnato in maniera indelebile la sua vita ma, soprattutto, quelle di sua sorella e di sua nipote oltreché, trasversalmente, anche quelle di molti altri individui. Per evidenti e manifesti motivi espliciteremo soltanto alcuni tratti della trama: verso la fine degli anni Sessanta Liliana, sorella di Eva, decide di entrare in una comune convinta da un aitante artista di nome Luc che firma i suoi quadri con lo pseudonimo Apofi, nome del dio egizio del Caos e delle tenebre; tra i suoi dipinti più noti vi è “Imago Lux”, l’acme della rappresentazione delle sue speculazioni circa il rapporto tra luce e tenebre. La decisione di Liliana sconvolgerà la sua vita. Accadimenti simili ritornano cinquant’anni dopo e a essere protagonista di queste oscure vicende è la nipote di Eva, Giulia, che verrà circuita dal figlio di un produttore cinematografico. Questa scelta le stravolgerà la vita.
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Si può dire che il romanzo abbia diversi livelli di lettura e interpretazione.
In primo luogo, il livello romanzesco, particolarmente coinvolgente e dirompente che attrae, come se fosse un magnete, il lettore che seguirà le vicende narrate da Eva con un’attenzione che trascende l’umana sagacia.
In secondo luogo, un piano che potremmo definire teologico-filosofico che fa riferimento alle molteplici speculazioni circa il rapporto luce-tenebre e, dunque, Bene-Male. Le acute riflessioni al riguardo mostrano un’elevata sensibilità dell’autore circa temi quali la teodicea, il pensiero polare di matrice greca e speculazioni gnostiche. Numerosi sono i riferimenti alla filosofia platonica e medioplatonica oltreché agostiniana e tomistica. I rilievi di carattere teologico riguardano, in maniera longitudinale, tutto il pensiero medioevale.
Da ultimo, il terzo livello di lettura può essere prettamente metaforico: le vicende di Liliana e Giulia influenzano in maniera significativa le esistenze di tutti gli altri individui che ruotano loro attorno imponendo una sorta di coercizione interna, una limitazione e coartazione di quelle azioni che solitamente vengono definite quotidiane. Queste limitazioni e coartazioni non possono che richiamarci al presente, alla contemporaneità afflitta dal virus, dalla pandemia che da marzo ha bloccato il Mondo tutto – o quasi.
Così descritto, il romanzo di Angelini Sut sembra soltanto riferire una situazione negativa, una via cieca e oscura dalla quale non si possa trovare un pertugio verso la luce. In realtà, a uno sguardo più attento, il punto luminoso che è occluso nel quadro di Apofi trova la sua forza esplosiva se si volge lo sguardo verso il Cielo, osservando il quale si può trovare l’astro più luminoso,Sirio. Esso sovrintende alle vicende del romanzo ed entra in gioco nei momenti più difficili e deve divenire, dunque, la stella che orienterà anche il nostro agire negli istanti cairologici della nostra vita.
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In conclusione, ImagoLux crea un ponte tra il passato più recente e quello più lontano ma non solo. L’autore riesce a creare una relazione inscindibile anche con il presente che viviamo quotidianamente; i tre livelli di lettura di cui sopra possono dunque essere sovrapposti l’uno all’altro favorendo al lettore il godimento di un thriller dallo sfondo filosofico-teologico denso e interessante. Sut ci mostra chela realtà contemporanea è sempre influenzata in vario modo da ciò che ci ha preceduto, anche da ciò che è oscuro, torbido e maligno. Il presente è, in certo modo, sempre gravido del passato e così il futuro del presente. Tuttavia, la via del cambiamento, della svolta dal Male al Bene, se possibile, può essere intrapresa necessariamente nel segno di Sirio.
Per la prima foto, copyright: Martino Pietropoli su Unsplash.
Per la terza foto, la fonte è qui.
