Tamara Drewe di Posy Simmonds
"Non mi riconosci?"
Avevo sentito una voce rimbombarmi nelle orecchie, non come una bomba che scoppia d’improvviso, era stato un suono, che ad un tratto mi ero fermata a guardare.
Gli occhi e la loro brillantezza mi avevano riportato indietro negli anni. Riconoscevo una sera d’inizio autunno coi sensi all’erta a partire da lei, quella del primo banco di tanti anni fa e io ero quella di sempre.
Finalmente ci eravamo riconosciute come se d’un tratto tanti piccoli pezzettini di vita si fossero ritrovati.
Ma come avevo fatto a non accorgermi di lei fin da subito?
Era cambiato qualcosa. Ecco! Ad un tratto l’avevo riconosciuta.
Si era rifatta il naso.
I connotati che si declinano con i sensi ci orientano nel mondo, ci permettono di scegliere ciò che è giusto amare o sbagliato per noi. Ci precedono, sono significanti da decodificare per giungere dritti al significato. Non è solo un fatto di vita vera. Accede anche ai lettori coi libri dove i significanti sono solo le parole e perfino nelle graphic novel dove le parole si fondono con le immagini e hanno un significato inconfondibile.
Tamara Drawe è la protagonista di una striscia settimanale di fumetti che per molti anni Posy Simmonds ha disegnato per le pagine del Guardian. Divenuta una graphic novel di successo, nella versione compatta, è un libro a fumetti e subito dopo è divenuto un film di Stephen Frears in perfetto stile british.
A introdurci nella storia c’è un immenso prato verde tenue puntinato di mucche al pascolo, siamo in Inghilterra, in una campagna inconfondibile. Quello che sto per raccontarvi non è un fumetto per bambini e nemmeno un libro illustrato per maschi avventurosi. È una storia da sfogliare, un fumetto che non segue i canoni di stile classici in cui strisce di giornale si alternano a pagine ricche di immagini con un largo e diversificato uso della parola scritta. Tamara Drewe è un’avventura lunga un anno che si legge in una sera e che pagina dopo pagina ti resta impressa come un film nella memoria.
Ritiro lavorativo per scrittori.
Facile accesso, magnifico panorama, buone passeggiate…
Nessun obbligo di socializzazione.
Servizio lavanderia….
Un annuncio di giornale che svetta a tutta pagina ci conduce con leggerezza ed ironia in un mondo in cui probabilmente non ci sarebbe mai capitato di vivere, ma in cui non è possibile perdersi. Posy Simmonds ci è accanto, occupa tutte le pagine del suo libro. Insieme a noi ci sono: le sue parole, i suoi disegni e i balloon di pensieri dei suoi protagonisti.
In un fumetto la storia la fanno i disegni e la raccontano le parole, un significante duplice e molto articolato che non lascia dubbi all’immaginazione del suo lettore, chiamato a diventare spettatore per decodificare il linguaggio complesso e polisensoriale di una graphic novel.
Il lettore entra nella storia di Tamara da quando la protagonista è ammessa ufficialmente nell’atmosfera natural-chic di un cottage inglese per scrittori in cerca d’ispirazione. Tamara in visita ai vicini di casa fa irruzione nella sua storia come una splendida sconosciuta ragazza arrivata in paese per restare nella casa della sua infanzia, ma presto viene riconosciuta. È la seconda delle figlie della signora Winnards, quella che ha scritto del suo naso rifatto.
La storia di Tamara Drewe è basata sul tema del riconoscimento, l’intreccio bizzarro e ricco di colpi di scena ha inizio quando i vicini la riconoscono e disegnano insieme a Posy Simmonds una nuova immagine di lei. Da bruttina e insignificante Tamara è la nuova e splendida ragazza che attira gli sguardi, colleziona flirt ed è al centro degli intrighi che invadono un piccolo paese addormentato della provincia inglese.
Con tratto leggero e uno stile di scrittura vario e incalzante che fa da collante perfetto alla vicenda, Posy Simmonds lancia un messaggio tutt’altro che leggero e rappresenta criticamente i vizi e le virtù di una società che non riesce più a riconoscersi e per ritrovarsi spesso compie tragici errori di grossolaneria. Rifugiarsi in una vita che non ci appartiene senza conoscerne le regole può tramutare una tranquilla atmosfera bucolica nella scena di un delitto del caso.
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