Sylvia Plath e le sue opere d’arte
Oltre alle sue poesie, Sylvia Plath ci ha lasciato anche un’ampia quantità di diari e lettere. E proprio in una di queste, inviata a Ted Hughes, parlando del suo impegno nelle arti visive scrive:
«Disegnare mi dà un tale senso di pace; più delle preghiere, delle passeggiate, di qualsiasi altra cosa. […] Posso perdermi completamente nella linea di un disegno».
E proprio a questo è dedicata One Life: Sylvia Plath, la prima mostra incentrata sulla vita della poetessa in un museo di storia e arte, presso la National Portrait Gallery dello Smithsonian. La mostra rivela come Plath abbia modellato la sua identità non solo come scrittrice e poetessa ma anche come autrice di opere d’arte visiva.
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Attraverso lettere personali, sue opere d’arte, fotografie di famiglia e altri oggetti, la mostra pone l’accento sulla lotta di Sylvia Plath per comprendere se stessa e superare le pressioni sociali su una giovane donna come lei.
La mostra è incentrata su una serie di immagini e oggetti provenienti da due archivi dedicati alla Palth presso lo Smith Colleghe e la Lilly Library dell’Università dell’Indiana.
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Dorothy Moss, curatrice della mostra, ha lavorato all’idea dell’evento per cinque anni e conferma, a proposito della Plath, che: «Il suo impulso a disegnare era forte quanto il suo istinto a scrivere».
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Nel selezionare le opere e gli oggetti per la mostra, la Moss ha voluto onorare la personalità della Plath nei suoi vari aspetti. «Per avere l’intensità che ha raggiunto nella sua scrittura, aveva bisogno di fare esperienza di una serie di emozioni», ha raccontato Moss a BrainPickings. E forse proprio per questo la Plath, in una lettera alla mamma, scrisse:
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«Voglio essere sempre un osservatore. Voglio essere profondamente influenzata dalla vita, ma mai così cieca da non vedere la mia parte di esistenza in un’obliqua, ironica luce e deridere me stessa, come derido me stessa».
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