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Storia di una libreria che cresce e di un festival molto particolare

Storia di una libreria che cresce e di un festival molto particolareCapita sempre più spesso di dover raccontare storie di librerie indipendenti che a causa della crisi sono costrette a chiudere i battenti, arrendendosi allo strapotere delle grandi catene commerciali o del demone online Amazon. Si potrebbe parlare a lungo delle ragioni per cui tutti amiamo le librerie indipendenti ma poi in fin dei conti l’amore si traduce poche volte in gesti concreti.

Oggi però vogliamo parlarvi di un caso diverso dal solito. Sì, perché c’è una libreria indipendente a Roma che non solo non sta per chiudere ma addirittura cresce e si sviluppa. Si tratta della libreria Nuova Europa I Granai, nata venticinque anni fa insieme al centro commerciale I Granai che la ospita.

Una libreria, gestita da Barbara e Francesca Pieralice, che nel tempo ha saputo guadagnarsi la fiducia dei lettori che ormai sono diventati clienti affezionati in grado di alimentare giorno dopo giorno il successo delle sue iniziative. È proprio per questo che le due proprietarie, dopo essersi aggiudicate nel 2012 il Premio per Librai della Scuola Umberto ed Elisabetta Mauri, hanno deciso di procedere a un ingrandimento passando a quattrocento metri quadrati e diventando così una delle librerie indipendenti più grandi della capitale:

 

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«Con un impegnativo investimento sul futuro abbiamo deciso di offrire uno spazio molto più ampio per stare tutti ancora meglio insieme, chi scrive e chi legge, chi ha qualcosa da dire e chi si propone di alimentare la propria creatività o di riflettere. La nostra libreria Nuova Europa I Granai, già felice di avere tanti amici affezionati, vuole essere sempre più un luogo d’incontro».

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E nell’ottica di trasformare la libreria da semplice luogo che vende libri a contesto di animazione di incontri tra scrittori e lettori, un circolo virtuoso tra parola scritta e parola letta, Barbara e Francesca hanno deciso di promuovere un festival molto singolare. Si chiama Voluminosi e la direzione editoriale è affidata a Roberto Ippolito.

Un incontro non stop lungo nove ore tra lettori e scrittori per parlare non solo dei loro libri, ma soprattutto di letteratura e lettura. Sabato 25 marzo, a partire dalle ore 11 e fino alle 20 ben ventuno scrittori si succederanno per dialogare, tra gli altri argomenti, di luoghi e memoria (Edoardo Albinati, vincitore del Premio Strega 2016 con La scuola cattolica, e Claudio Damiani), talento e inquietudine (Domenico De Masi, Antonello Dose e Antonio Forcellino), emozioni e storie (Luca Briasco ed Elio Pecora), invenzione e realtà (Paolo Di Paolo, Romana Petri e Mirko Zilahy), buoni e cattivi (Giancarlo De Cataldo e Diego De Silva).

 

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Storia di una libreria che cresce e di un festival molto particolare

«Questo nostro festival vuole avere la stessa atmosfera di una festa a casa per una ricorrenza o un’occasione a cui si tiene in modo speciale. Vogliamo abbracciarci tutti insieme, con l’orgoglio di avere con noi scrittori straordinari per la qualità delle loro pagine e le caratteristiche personali. È un evento segnato dal piacere della lettura e per molti può essere un’opportunità di scoprirlo».

 

È con queste parole che Roberto Ippolito, direttore editoriale di Voluminosi, ha presentato l’edizione 2017 del festival, che sarà preceduto da un evento molto importante.

Storia di una libreria che cresce e di un festival molto particolare

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Sempre nella sede della libreria in Via Mario Rigamonti 100, sabato 18 marzo alle 17.30 ci sarà Carlos Ruiz Zafón per presentare Il labirinto degli spiriti (Mondadori), il capitolo conclusivo della saga del Cimitero dei libri dimenticati.

 

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Nuova Europa I Granai e Voluminosi sono dunque l’esempio di come tenacia e buona volontà possano essere una base solida per trasformare un progetto culturale in una realtà commerciale in crescita.

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