Si scrive a posto o apposto? Ecco la versione corretta
Si scrive a posto o apposto? Confessiamolo: quante volte ci siamo imbattuti in questo dubbio quando qualcuno ci ha chiesto «Come stai?».
Ritorniamo allora su una questione di cui ci siamo già occupati in passato a proposito di dubbi riguardanti per lo più o perlopiù, per tanto o pertanto,infondo o in fondo, apparte o a parte,a presto o appresto e apposta o a posta. Si tratta dell’univerbazione a seguito di quello che viene chiamato raddoppiamento fonosintattico, cioè quel fenomeno che si verifica quando pronunciamo due parole come se fossero una, raddoppiando una consonante. Nel caso specifico dunque il passaggio sarebbe da a posto ad apposto. Per cui come per gli altri esempi citati vale la pena chiedersi quale delle due opzioni sia corretta e se davvero è possibile operare una distinzione netta sulla base dei parametri di giusto e sbagliato.
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In questo caso, può essere azzardato propendere per una delle due opzioni in modo netto, dato che sono entrambe da considerarsi corrette, ma ciò che cambia è l’uso sulla base del contesto nel quale ci troviamo.
Ad esempio, se qualcuno ci chiedesse «Come stai?» e volessimo rispondere che va tutto bene, dovremmo utilizzare necessaria una sola delle opzioni di cui si discute e cioè si scrive a posto e non apposto.
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“Apposto” invece è il participio passato del verbo “apporre”, quando flesso al maschile singolare. Per cui non si può usare in una frase come «Tutto a posto» per intendere che va tutto bene quando qualcuno ci chiede come stiamo, o in contesti simili a questo.
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Insomma, ogni volta che vi assale questo dubbio (si scrive a posto o apposto?), ricordate che si scrive in entrambi i modi, ma che bisogna adattare l’opzione al contesto di utilizzo.
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