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Sette poesie scritte a mano da famosissimi autori: le riconoscete?

Sette poesie scritte a mano da famosissimi autori le riconoscete_Crafty DogmaVi presentiamo sette poesie scritte a mano da famosissimi autori. I manoscritti rivelano talenti in erba, comprovate abilità, inaspettate inquietudini. Sei autori, qui raccolti con le loro poesie e pensieri dai toni lirici e pacati, imbevuti di incertezze d’animo e “linguistiche”, come si vedrà.

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Sette poesie scritte a mano da famosissimi autori le riconoscete_Lewis Carroll

Miss di Lewis Carroll

Puro divertissement scritto nel 1884, si pensa che questa poesia sia dedicata all’amica Bessie Hussey. Qui Carroll (si) chiede se sia il caso o meno di chiamare l’amica stessa col “Miss”. Dilemma alquanto inusuale, vero, ma occasione imperdibile per buttar giù un insieme di rime e assonanze che riflettono il tipico stile linguistico di Carroll.

Non sbaglia affatto l’ansia di questa missiva.
e non snatura le mie mistiche speranze,
di sentirmi chiamare sinistro
sibillino misantropo!
La mia missiva voleva sussurrare
con un silente e misterioso tocco:
se io dovessi solamente scordare il “Miss”
Tu, Miss, ne sentiresti altrettanto la mancanza?

L’intera poesia gioca sul continuo ripetersi del suono “s”. In particolar modo, negli ultimi due versi, è da notare il gioco di parole tra “Miss”, l’appellativo dato alle donne, e il verbo “to miss”, usato per indicare la dimenticanza e allo stesso tempo il sentire la mancanza di qualcosa.

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Sette poesie scritte a mano da famosissimi autori le riconoscete_Mary Shelley

Assenza di Mary Shelley

Questa poesia è un tributo, un oscuro lamento che Mary Shelley, l’autrice di Frankenstein, scrisse dopo la morte del marito Persey Bessie Shelley (1882). La poesia è intitolata Assenza.

Ah! Lui è andato via – e io sono sola;
Come scuro e tetro sembra il tempo!
La notte si affretta sul clima indiano
Questo succede, quindi, quando il piacevole sole viene spazzato via.

Non c’è alcuna stella a rallegrare questa notte
Nessuna dolce ombra per il riposo?
Sì, la memoria getta la sua luce incantata
e gradevole mentre il sole ricopre d’oro l’occidente.

E speranza per l’alba – Oh! Molto più lucente
delle nuvole che bruciano a oriente;
più benvenuto della stella del mattino
è il caro pensiero – lui tornerà!

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Sette poesie scritte a mano da famosissimi autori le riconoscete_Charlotte Bronte

Charlotte Brönte

Tredici anni. Charlotte Brönte aveva tredici anni quando scrisse questa poesia. Il manoscritto ritrovato con il componimento comprende anche una piccola nota, scritta con la stessa minuscola calligrafia tipica – a dire degli esperti – della scrittrice. La nota recita: «tratto da Young Mans Intelligencer», il giornale che le Brönte idearono per i loro soldatini giocattolo.

Ho vagato per le foreste
e le dolci pianure in fiore
ho ascoltato scure alluvioni
e i trilli tragici degli usignoli.

Ho raccolto le pallide primule
e le dolci purpuree violette
sono stato dove gli asfodeli crescono
e dove vivono i cervi rossi.

Son stato sulla montagna lontana
e presso il ruscello che cantava argenteo
presso la fontana che mormorava cristallina
e la verdeggiante e ombrosa collina.

Son stato dove il pioppo sta fiorendo
il fatato piano smaltato
dove l’usignolo sta cantando
con un suono solenne e lamentoso.

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Sette poesie scritte a mano da famosissimi autori le riconoscete_John Keats

John Keats

«Questa storia è come un bosco ceduo» è quello che Keats scrisse subito dopo aver letto per la prima volta una raccolta di poesie di Chaucer. Scritta a mano alla fine della raccolta (il libro apparteneva all’amico Charles Cowden Clarke), esprime il grande entusiasmo che l’autore ha provato una volta terminata la lettura.

Questa piacevole storia è come un bosco ceduo
le dolci linee si intrecciano vividamente
per tenere il lettore in un posto così piacevole,
così che questo si fermi qui e lì col cuore pieno
e a volte sente le rugiadose gocce
cadere all’improvviso e fredde sul suo viso,
e con la vagante melodia potrebbe tracciare
quale via il fanello dalle zampe tenere salterà.

Oh! Che potere ha la bianca semplicità!
Quale grande potere ha questa gentile storia!
Che io, sempre assetato di Gloria,
possa essere ora contento di stendermi
umile sul prato, come quelli di cui i sospiri
vengono sentiti da alcuna anima se non tristi tordi.

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Sette poesie scritte a mano da famosissimi autori le riconoscete_Virginia Clemm

Virginia Clemm

14 febbraio 1846. Sì, il giorno di San Valentino. Questa poesia fu scritta per Edgar Allan Poe da sua moglie, esattamente un anno prima del suo decesso per tubercolosi. Secondo alcuni, il riferimento alle voci continue e calunniose della gente è al sospetto rapporto tra Poe e la scrittrice Frances Sargent Osgood.

Sempre con te voglio vagare
Carissimo, la mia vita è tua.
Dammi una casetta come casa
e una rampicante fiorita
lontana dal mondo con il suo peccato e preoccupazioni
e lo spifferare di molte lingue.
Solo l’amore ci guiderà quando saremo lì -
l’amore guarirà i miei indeboliti polmoni
e oh, le ore tranquille che vi trascorreremo,
Sperando che nessun altro possa vedere!
Di perfetta semplicità gioiremo, senza pensare di concederci
al mondo e al suo coro –
Per quanto pacifico e incantevole sarà.

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Sette poesie scritte a mano da famosissimi autori le riconoscete_Francis Scott Fitzgerald

Addenda di Francis Scott Fitzgerald

Scritta nel 1891 alla figlia dell’attrice Helen Hayes, la poesia Addenda sembra alquanto nebulosa. Non solo per il significato, per le immagini molto forti e crude, ma anche negli intenti: cosa ha spinto l’autore de Il grande Gatsby a dedicare una così cupa poesia a una bambina appena nata?

Cosa dovrei fare con questo pacchetto di cose
massa di ingredienti, manciata di grano
la più tenera delle prove, impronta di lussuria
mi ha suggerito gentilmente, o psicologo
dovrebbe avere musica – preghiamo per il bacio
del dio sulla sua fronte, una pomiciata col destino
come nell’inferno dovremmo guidarla a questo
– ‘chiamala Mary e falla arrivare fino agli otto anni –
e che dire dei libri? Dovremmo farle mangiare il nostro pane
di morte, lasciato nelle loro tombe tempo fa
o dovrebbero tutto il fervore e la freschezza essere sposati
alle invenzioni del prossimo anno? Può alcuno sapere?
– come le daremo quel je ne sais quoi –
porzioni di mamma che sembrano essere giuste
salate con una spruzzata di un discutibile papi?
‘falla invecchiare fino a otto anni e dopo lasciami un morso’
risolvi questa turbolenza, o tu più saggio fra i lama
pediatra – benefico amico
dimmi il nome di un parco divertimenti per mammine
o di un asilo – lasciale avere lo studio
come posso ripagare questo paradisiaco prestito
rispondi alla mia domanda e dimmi la tua parcella
pianifica per me una mistura di Eva e San Giovanni
‘– falle le treccine e dalla a me.

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Sette poesie scritte a mano da famosissimi autori le riconoscete_Emily Dickinson

Emily Dickinson

Questa poesia fa parte della mastodontica raccolta di componimenti che la scrittrice scrisse nel corso della sua vita su semplici buste da lettera. Le opere sono talmente indicative e preziose, che sono persino state raccolte nel libro Envelope poems, che si prefigge il compito di ridonare al pubblico queste perle, mantenendo l’immediatezza della scrittura della Dickinson.

Il modo in cui la Speranza costruisce la sua casa –
Non un infisso
Non una trave – solo pinnacoli
ha quella Casa.

Resta suprema
su questa superficie
come se fosse stanca dei piani
incastrata dalle Leggi.

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Le avete riconosciute? Semplicità, urgenza nel messaggio (fattore che si può ben comprendere dai manoscritti stessi), una dimensione molto più personale (che la carta stampata certo non può dare): questo quello che rende imprescindibili queste sette poesie di famosissimi autori.

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