Scappare dal mondo si può? “Silenzio” di Patrizio Nissirio
Interessante, molto interessante questo romanzo pubblicato da Edizioni Ensemble, Silenzio di Patrizio Nissirio. Iniziando la lettura, non ho potuto fare a meno di pensare al Fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello. E quindi sono andata, immediatamente, a ricostruire ricordi liceali, ricordi lontani…
«Colui che avrebbe dovuto denunciare il male, finisce per essere vittima del male stesso» scrive Michele Rainone nel suo interessante articolo Luigi Pirandello: Mattia Pascal non è morto. E questa frase ben si sposa con i contenuti di questo romanzo di cui vi sto parlando.
Mattia/Adriano e Adriano/Sergio sono alla ricerca del loro posto nel mondo. Certo, l’evoluzione dei due personaggi è ben diversa.
Ma andiamo con ordine.
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Adriano è un uomo profondamente solo che, un giorno, decide di abbandonare la sua vita, il suo lavoro, la sua casa, per cercare il silenzio. Accetta, dunque, un lavoro da custode di un’isoletta privata del veneziano. Sembra aver trovato la sua dimensione o, almeno, la strada per raggiungerla. Ma una terribile scoperta lo porterà a scappare di nuovo e, questa volta, non solo da se stesso. Nel corso di questa fuga, incrocerà molte persone/personaggi: alcuni lo aiuteranno, altri gli saranno di ostacolo. Tre fra tutti: Maria, una vecchia conoscenza con cui dovrà confrontarsi, nel bene e nel male; il commissario Aurelio Di Giannantonio, antagonista ma non troppo; Fathi, profugo siriano in cerca di aiuto e riscatto.
Silenzio, del giornalista di origine greche Patrizio Nissirio, è un giallo il cui fil rouge è la ricerca di se stessi, del proprio, vero, io. E delle ragioni che ci spingono avanti, ogni giorno, nella vita.
Nonostante il riscatto possibile per uno dei due alter ego del protagonista, il romanzo è permeato da un senso di malessere che persiste fino alla fine. Almeno per gli attori principali della storia.
Certamente, un giallo sui generis, perché l’interesse del lettore non è tanto quello di capire chi sia il reale autore degli omicidi, quanto di riuscire a comprendere come i vari protagonisti potranno raggiungere, ognuno a suo modo, quel riscatto che tutti, nessuno escluso, stanno cercando.
Sì. Profonda malinconia alla base di questo romanzo; il che, però, non lo rende una lettura malinconica. Anzi, l’espediente della trama gialla è un ottimo modo per guidare il lettore alla riscoperta delle proprie sensazioni di disagio, dei propri ricordi, delle emozioni inespresse, incarnati da Maria, Adriano e da tutti gli altri personaggi.
«Ma il silenzio non era forse uno stato mentale piuttosto che una condizione di stasi acustica? Adriano era stato un ragazzo intelligente, ironico, sensibile, originale: cosa lo aveva trasformato in quel fuggiasco dalla realtà…»
Questi i pensieri che suscita in Maria il racconto di Adriano. Maria è perplessa. Non riconosce in quell’uomo il suo vecchio amico. Non ne comprende la fuga. Eppure anche lei è una persona tormentata, alla ricerca di qualcosa di molto diverso dalla vita che vive in quel momento. Maria è, certamente, insieme al commissario Di Giannantonio, un personaggio positivo in questo romanzo, perché, alla fine, troverà la sua strada.
Ma non per tutti sarà così.
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Nissirio, già autore di Dettagli americani. Il paese dietro la bandiera (2002), Ouzo amaro. La tragedia greca dalle Olimpiadi al gol di Samaras (2012), Una ballata del Mar Egeo (2016), nonché responsabile di ANSAmed, il servizio multilingue di informazione sul Mediterraneo dell’agenzia ANSA, è bravissimo nella costruzione della trama e, soprattutto, nella caratterizzazione dei protagonisti (principali o secondari), dal primo all’ultimo. Difficilmente, nei libri che si leggono, si riesce a costruire nella propria testa l’immagine dei vari personaggi. Ecco, in questo caso, è facilissimo, perché con pochi tratti l’autore delinea tutto ciò che serve alla nostra fantasia per visualizzare volti, andature, atteggiamenti. E, personalmente, apprezzo molto questo aspetto di un romanzo.
Se avete voglia di riflettere su voi stessi, sul vostro rapporto con gli altri e con il mondo in generale, leggete Silenzio di Patrizio Nissirio. Non ve ne pentirete.
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