Robert Capa in mostra a Roma nel cuore di Piazza Navona
Il Museo di Roma-Palazzo Braschi ospita, in sinergia con il Museo Nazionale Ungherese di Budapest e altri enti culturali, una mostra dedicata al celebre fotografo Robert Capa, considerato da molti il padre del fotogiornalismo. La mostra, dal titolo Robert Capa in Italia, coincide con il centenario della nascita del fotografo (1913-1954) e racconta con scatti in bianco e nero il settantesimo anniversario dello sbarco degli Alleati, in particolare quello in Sicilia e ad Anzio nel 1943-‘44. Vengono offerti al pubblico settantotto scatti, in cui l’obiettivo di Capa immortala lo strazio di soldati, prigionieri e civili, riuscendo a cristallizzare in maniera empatica il dolore e il senso di distruzione che il secondo conflitto mondiale aveva portato nella popolazione tutta.
Una vita intensa quella di Capa, che, da poco quarantenne, perse la vita per lo scoppio di una mina nel 1954 in Vietnam. Sempre in bilico tra bisogno di testimoniare gli eventi bellici e senso di impotenza per le carneficine che si compivano, Capa con i suoi scatti ha saputo restituirci l’immediatezza della quotidianità, in un ovunque di disperazione: soldati che soccorrono donne ferite, cittadini festanti che accolgono gli Alleati, prigionieri feriti che consumano il pasto quotidiano, esplosioni e macerie come corollario del conflitto bellico in atto.
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«Non c’era più nulla da fotografare in quella maledetta testa di ponte, dove ogni mattina ci eravamo ormai abituati al fatto che durante la notte uno dei nostri migliori ragazzi se ne sarebbe andato per sempre. Non giocavamo più, non bevevamo nessun sorso di niente. Non ci facevamo più la barba. Non riuscivamo a raccontare nessuna storia e, come ogni soldato, eravamo in attesa di un proiettile o della primavera…», confessa Capa nella sua autobiografia Slightly out of focus, pubblicata nel 1947 e tradotta in italiano da Piero Berengo Gardin nel 2011, per conto di Contrasto Editore, con il titolo Leggermente fuori fuoco.
Sarà possibile visitare la mostra sino al 6 gennaio 2014. Saranno sufficienti un paio d’ore per vedere le foto e seguire il cammino che fecero gli Alleati dalla Sicilia fin quasi alle porte di Roma. Ne vale decisamente la pena.
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