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Remo Chiti, il futurista in mostra

Remo Chiti, il futurista in mostraResterà aperta fino al 31 dicembre 2015 la mostra Remo Chiti – Futurista a Staggia, allestita nella Rocca Medievale di Staggia Senese, piccolo borgo non lontano da Siena.

Chiti, nativo di Staggia (il 26 novembre 1891) e autore di Manifesti Futuristi del Cinema e della Scienza, attivo animatore del Teatro Sintetico, fu uno dei redattori del settimanale «L’Italia Futurista», collaborò attivamente con Marinetti e fu componente della “Pattuglia Azzurra Fiorentina” con Ginna, Corra, Settimelli ed altri. «Remo Chiti – spiegano gli operatori della Fondazione La Rocca di Staggia – rimase molto legato alla sua terra d’origine al punto che proprio quest’ultima ha caratterizzato in modo determinante anche la sua produzione artistica, spesso dedicata ai temi della natura: nuvole, stelle, luna, rendono Chiti e i futuristi della Pattuglia Azzurra dei precursori del Surrealismo». Un tuffo nella memoria, nell’avanguardia del Novecento e nella contemporaneità sorprende il visitatore della mostra dedicata al futurista toscano Remo Chiti.

L’omaggio a Chiti, organizzato dalla Fondazione La Rocca di Staggia e il Lions Club Valdelsa, che fu un artista a tutto tondo, poeta, critico, attore, è un percorso articolato e suggestivo. A partire dalla cornice scelta per questo evento celebrativo, ovvero la Rocca di Staggia, antico snodo viario dei celebri cammini delle vie Francigena e Romea e del Cammino di Compostela.

Remo Chiti, il futurista in mostra

Il progetto allestito si propone di indagare la storia, intesa come memoria, per costruire itinerari contemporanei: il trait d’union è dato paradossalmente proprio dalla Rocca Medievale stessa, una delle poche della sua tipologia rimaste ancora in piedi in Italia e visitabili, considerata avanguardia dell’architettura e della progettazione per le soluzioni tecnologiche adottate nel Trecento, all’epoca della sua costruzione. Essa fa da ponte ideale per il gruppo di artisti che è stato chiamato a incontrare l’opera del futurista Chiti e a creare istallazioni che ne evidenziassero l’assoluta e sorprendente attualità, avviando così un’inedita riflessione sui molteplici significati dello spazio e del tempo e del rapporto tra arte e vita che furono temi fondanti della ricerca del Futurismo.

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In mezzo al lavoro, esaltato dalla potenza espressiva dalle mura possenti della Rocca, degli artisti convocati, considerati alla stregua di pellegrini del XXI secolo e ambasciatori di una diversa visione del mondo, le opere di Chiti rappresentano il filo conduttore ed esprimono una modernità ancora viva e vitale. Le riflessioni che “Il Futurista di Staggia” dedica al cielo, all’azzurro, alle nuvole sono la base di partenza per le tre sezioni della mostra: arte multimediale, cucina futurista, abito/abitare, da vivere in maniera soggettiva e personale. Ogni visitatore può spostarsi nello spazio, scrutare, testare personalmente e ricostruire in maniera soggettiva la storia: è passato un secolo, ma in fondo nutrirsi, vestirsi e trovare ristoro per l’animo sono esigenze rimaste ancora intatte.

Remo Chiti, il futurista in mostra

Il Futurismo si sposa al Medioevo e ci trasporta nel futuro. La mostra, a cura di Donatella Bagnoli, progettata dalla Fondazione La Rocca di Staggia con il Lions Club Valdelsa, con il patrocinio della Regione Toscana, del Comune di Poggibonsi e con la collaborazione della Fondazione Primo Conti, contiene anche un originale tributo a Fortunato Depero e a uno dei suoi manifesti più riusciti e fortunati, dedicati al Bitter Campari, simbolo del modernismo in ascesa e anticipatore di mode e stili.

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