Quando una lingua è chiamata “pidgin”?
Vi sarà capitato di leggere l’espressione “lingua pidgin”. Non tutti, però, sanno cosa si intende con questa espressione, e da cosa derivi il termine “pidgin”.
Come sappiamo, la storia dell’umanità è anche storia di conquiste, migrazioni, rapporti commerciali. Ed è proprio sulla base di questi spostamenti, più o meno di massa, e di incontri fra persone e idiomi diversi, che nascono le lingue pidgin. Del resto, la lingua, come forma che il linguaggio assume all’interno di una data comunità, è un organismo in continuo movimento, che si modifica nel tempo e nello spazio, e non solo, grazie all’azione di numerosi fattori, sia interni che esterni. Questo assunto non sarà nuovo a chi ha compiuto studi linguistici più o meno approfonditi, eppure chiunque può comprendere quale sia la potenza insita in questo strumento, e come sia conveniente, o addirittura necessario, piegare il dispositivo linguistico ad esigenze politiche, commerciali, di comunicazione tra comunità diverse.
Il contatto linguistico conduce a una mescolanza necessaria per la comunicazione tra gruppi che non hanno una lingua in comune. Se, per esempio, una grande compagnia inglese deve costruire una struttura in un villaggio dell’Africa, si darà il caso per cui responsabili di progetto, ingegneri e altre figure di nazionalità inglese dovranno comunicare con maestranze del luogo. Non avendo, le due compagini in questione, una lingua in comune, ed essendo difficile l’utilizzo di una lingua franca, quindi non nativa per nessuno dei due gruppi, è probabile la nascita di una lingua pidgin.
Il risultato dell’incontro che può avvenire, per esempio, tra una lingua indigena, magari dell’Africa o dell’Asia, e l’inglese o il francese, si presenta come un calderone composto da alcuni elementi della lingua del luogo e altri della lingua “dominante”. Con inevitabili processi di semplificazione, a livello lessicale, fonologico, morfologico, sintattico. Lo stesso termine “pidgin”, sembrerebbe derivare dalla pronuncia inesatta, da parte di parlanti cinesi, della parola inglese “business”.
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In un articolo di Gaetano Berruto, essenziale per lo studio delle questioni che abbiamo sollevato, intitolato Fremdarbeiteritalienisch: fenomeni di pidginizzazione nella Svizzera tedesca, uscito su «Rivista di linguistica» nel 1991, si riassumono i fattori che innescano i processi di “pidginizzazione”:
- l’assenza di una lingua nel contesto multilingue;
- la distanza linguistica e culturale tra i gruppi coinvolti nel processo di pidginizzazione;
- i rapporti asimmetrici tra i gruppi con diversa lingua prima;
- la necessità di instaurare e migliorare la comunicazione con i mezzi a disposizione della lingua dominante di cui è impedita l’acquisizione.
Esempi di lingua pidgin sono il chinglish, un misto fra cinese e inglese, il fanagalo in Africa meridionale, o il pidgin basco-islandese. In molti casi, quando i contatti tra popolazioni diverse si sono mantenuti a lungo, tanto da fare in modo che una nuova generazione potesse acquisire una lingua pidgin come lingua materna, si è assistito al fenomeno della creolizzazione. Ne sono esempi, tra moltissimi, il giamaicano, il creolo haitiano, il papiamento, parlato in alcune isole caraibiche, il tok pisin, diffuso in Papua Nuova Guinea, e la lingua krio, basata sull’inglese e parlata in Sierra Leone.
Chi volesse approfondire questi argomenti, di sicuro interesse, può fare riferimento ad alcuni testi; a cominciare da Manuale di sociolinguistica di Norbert Dittmar, datato ma ancora efficace, uscito in traduzione italiana per la prima volta nel 1978, per i tipi di Laterza. In lingua inglese, invece, un buon riferimento è il volume del 1986 di Peter Mühlhäsler, Pidgin & Creole Linguistics (Blackwell). Un volumetto più recente, del 2009, e più agile, uscito per Carocci e curato da Barbara Turchetta, è Pidgin e creoli. Introduzione alle lingue di contatto.
Tali fenomeni non sono solo un retaggio del passato; anzi, con l’aumento delle migrazioni e la crescente interazione, anche in ambito lavorativo, fra culture diverse, le questioni legate alla nascita e allo sviluppo di una lingua pidgin risultano oggi più che mai attuali.
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