“Quando siete felici, fateci caso” di Kurt Vonnegut
Quando siete felici, fateci caso è l’ultimo libro uscito in Italia di Kurt Vonnegut, edito da Minimum Fax, arrivato nelle librerie lo scorso febbraio 2015 e tradotto alla grande da Martina Testa. Nel volume si raccolgono i discorsi di Vonnegut tenuti nelle università americane ai giovani laureati, a coloro che sono appena entrati nell’età adulta e a cui è affidata la società del domani. Hanno tutti un carattere e un tono ben diverso da quello oramai celebre tenuto da Steve Jobs. Vonnegut, intellettuale, scrittore e saggista statunitense, complesso e rivoluzionario nelle idee e nelle scelte, non dispensa consigli bensì racconta aneddoti, parla della Bibbia e dei rivoluzionari del suo tempo, racconta la sua America e si rivolge ai neolaureati usando come punto di partenza la sua vita e le sue esperienze personali. Condivide con loro quelli che egli stesso ha impiegato come suoi dettami di vita, primo fra tutti essere sempre se stessi, esprimere le proprie idee con chiarezza e, per dirlo alla sua maniera, preferire i punti e le virgole ai punti e virgola, che non sono altro che qualcosa di ambiguo che dimostra solo che abbiamo studiato.
Noi umani cerchiamo risposte sensate anche alle domande più sciocche di tutte, sostiene Vonnegut, perché prendiamo tutto sul serio e questo ci porta alla frustrazione. Dovremmo invece sempre ricordarci di relativizzare e renderci conto che in questo mondo, in fondo, noi siamo appena arrivati, che la nostra presenza sulla Terra è temporanea, giovane e circoscritta quindi non solo non è possibile conoscere tutte le risposte ma alle volte non è neppure necessario.
Prima di far caso alla felicità è assolutamente necessario lavorare per renderla possibile e a portata di mano e, secondo Vonnegut, per la costruzione di un’esistenza felice vivere all’insegna di uno spirito misericordioso e in armonia con la natura intrinsecamente sociale dell’uomo sono elementi imprescindibili.
Uno dei segreti per essere felici è costruirsi un ambiente di vita comunitario, in altre parole senza limitarsi a una famiglia composta solo da moglie, marito e qualche figlio, piuttosto di circondarsi di una piccola comunità che costituisca di fatto il proprio ambiente familiare di riferimento. La famiglia chiusa e ristretta è «un’unità di sopravvivenza estremamente vulnerabile», la folk society, invece, ovvero una comunità piccola con legami interni, che ha una storia comune e condivide un territorio ristretto non conteso e isolato da altri, è una delle chiavi della felicità a lungo termine. Questa “famiglia allargata” può comprendere altri parenti, amici, consanguinei… l’importante è non chiudersi in un circolo chiuso ed esiguo, e magari finanche biunivoco, che a lungo andare negli anni risulterebbe inevitabilmente troppo ristretto e quindi precario.
Il messaggio di Kurt Vonnegut «Quando siete felici, fateci caso» è ben altro dal semplice “Sii felice”, è piuttosto un invito alla presa di consapevolezza della felicità e spesso è proprio quella che ci manca.
Noi tutti desideriamo essere felici ma non tutti siamo pronti a esserlo davvero. Saliamo infaticabili i gradini che dovrebbero portarci a quello stato d’animo, a detta di molti inafferrabile perché in perenne ridefinizione, senza fermarci mai solo per guardarci intorno ed esclamare «Ce l’ho fatta! C’è niente di più bello?».
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Pharel Williams nella sua famosissima hit che ha contagiato il mondo con il suo ritmo diceva Because I’m happy Clap along if you feel like a room without a roof. Il messaggio di Vonnegut invece è un altro, ovvero oltre a essere felice e ad agire per la costruzione della tua felicità, renditene conto, fermati e osserva quei momenti che testimoniano quanto sia gratificante la tua vita in quel momento. Non serve quindi sentirsi come una stanza senza un tetto per sorridere, ma basta una limonata fredda in una giornata calda, il sapore di un bacio, l’odore di pane appena sfornato, una canzone che si libera in strada da una finestra.
Vonnegut con forza e sincerità invita a realizzare la felicità nel concreto del quotidiano perché inseguire il desiderio di felicità non per forza rende appagati; perciò fermarsi e dirsi «Ce l’ho fatta! C’è nulla di più bello?» può in alcuni casi essere il vero traguardo. E se amare il proprio destino e riconoscere la felicità sono un impegno, capire quando se ne ha abbastanza di qualcosa è un dovere.
Laurearsi è un rito della società moderna che segna il passaggio di un individuo all’età adulta. Vonnegut ringrazia i neolaureati che incontra e li esorta a rendere «la nostra pallina verdeazzurra» un posto migliore. Ma così come ad Adamo ed Eva vennero dati un paradiso ristretto da popolare e non tutto il pianeta, è impossibile pensare che uno solo di noi cambi il mondo intero. La missione è dunque che rendere migliore una parte, dedicarsi al proprio angolo di mondo e far sì che diventi un terreno fertile per la felicità.
Collezionando i discorsi di Kurt Vonnegut in un libro unico, Minimum Fax ha realizzato un volumetto ironico, arguto e soprattutto sincero. Per chi legge interiorizzare gli insegnamenti espressi e metterli in pratica non è cosa da poter fare su due piedi ma non è neanche una missione impossibile. Leggere queste parole dotate di profonda verità aiuta senza dubbio a mettere le cose in prospettiva. Insolito e originale, a partire dalla sua meravigliosa copertina, è Quando siete felici, fateci caso, un regalo perfetto per i giovani laureati e una buona lettura da fare ad esempio sotto l’ombrellone in spiaggia, in compagnia di una limonata ghiacciata.
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