Premio Strega 2014: dialoghi con la cinquina
Anche quest’anno si avvicina la serata finale del Premio Strega, tra polemiche, analisi critiche, incomprensioni, tafferugli e artificiose prese di posizione, che rischiano di trasformare uno dei più importanti premi letterari italiani in uno spettacolo televisivo in cerca di audience.
Ma per fortuna, tolto l’assordante rumore del carro carnascialesco di chi vive di luce riflessa, del Premio Strega resteranno le opere, con le loro caratteristiche peculiari, i temi specifici, i punti di forza e di debolezza, la capacità di aderire al reale per raccontarlo, anche quando la trama appare quanto di più lontano ci possa essere dall’oggi.
Noi di Sul Romanzo, anche quest’anno, abbiamo voluto porre al centro della nostra attenzione i libri e gli scrittori inclusi nella cinquina finale del Premio Strega 2014, lasciando fuori dalla porta i pettegolezzi più o meno urlati e provando ad aprire un dialogo con gli autori.
Sono nate cinque chiacchierate sincere, in cui si parla di letteratura e di libri, senza la ricerca spasmodica di facili sensazionalismi. È così che siamo riusciti a far emergere la bella e densa umanità di Giuseppe Catozzella (Non dirmi che hai paura, Feltrinelli), l’amore colto e raffinato di Antonella Cilento (Lisario o il piacere infinito delle donne, Mondadori) per la sua Napoli, la concreta analisi sociale che anima il romanzo di Francesco Pecoraro (La vita in tempo di pace, Ponte alle Grazie), l’ironia lieve di Francesco Piccolo (Il desiderio di essere come tutti, Einaudi) e la consapevolezza della fatica di essere padri oggi, al centro del romanzo di Antonio Scurati (Il padre infedele, Bompiani).
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Non sappiamo chi vincerà, se i pronostici saranno rispettati o se la giuria ci sorprenderà. Ma non è questo che ci interessa. Siamo contenti, e speriamo che lo siate anche voi lettori, di essere riusciti a trasformare il Premio Strega 2014 nell’occasione giusta per fermare il tempo insieme a cinque scrittori e parlare con loro di letteratura e scrittura, società, storia e politica, in una dimensione di attenzione pacata e riflessiva.
Per chi volesse leggere le interviste realizzate, abbiamo pensato di raccoglierle in uno speciale ad hoc, consultabile cliccando qui.
Auguriamo a tutti gli scrittori in cinquina una buona finale per il premio Strega 2014 e, nel frattempo, leggiamo insieme cosa ci hanno detto.
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