Perché si dice “piedipiatti”?
Perché si dice piedipiatti? Sicuramente avrete sentito pronunciare in diversi contesti questa parola, un nome composto per l’esattezza, in riferimento a un poliziotto: non si tratta di un termine offensivo, ma neanche di una parola particolarmente altolocata; tutti i dizionari, infatti, la registrano, e non sbagliando, generalmente come scherzosa (anche se non mancano quelli che ne sottolineano pure l’uso spregiativo): è sicuro, comunque, che siamo dinanzi a una voce gergale. Ma perché si dice piedipiatti? Qual è l’etimologia di questa espressione?
La prima attestazione italiana risale all’anno 1959: piedipiatti è un calco lessicale della parola flatfood ed è – come dicevamo – un composto di piede + piatto. La base è dunque angloamericana, e infatti la parola non è altro che un soprannome diffusosi negli Stati Uniti d’America, soprattutto nei romanzi gialli e nei film dello stesso genere, per esempio quelli polizieschi, per indicare l’appiattimento dei piedi dovuto al fatto che le forze dell’ordine sono costrette a stare molto tempo in piedi.
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C’è anche un’altra spiegazione etimologica, che però ha meno peso, visto che non è citata dai vari dizionari, ma che è comunque interessante da proporre: pare che piedipiatti sia un nomignolo attribuito a chi, avendo i piedipiatti, non poteva entrare nell’esercito, e dunque ripiegava sulla polizia (i fatti stanno realmente così, poiché se ne parla diffusamente in alcuni forum dedicati proprio ai militari).
Ormai sapete perché si dice fare la scarpetta, qual è il motivo per cui si dice fare un brindisi e sapete anche perché si dice piedipiatti: avete qualche altra curiosità da soddisfare?
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