Perché si dice «nodo gordiano»?
Questa settimana vi raccontiamo perché si dice «nodo gordiano» e da dove deriva quest’espressione.
Gordio, secondo la mitologia greca, oltre a essere una città frigia, oggi nell’attuale Turchia, era un fattore. Un giorno, vicino alle porte di Telmisso, si posò sul suo aratro un’aquila reale, il cui evento fu interpretato dalla popolazione come un segno divino, predetto dall’oracolo. Gordio fu nominato sovrano e la città prese il suo nome. Eresse un tempio dedicato a Zeus, dove legò per l’eternità con un nodo inestricabile il giogo e il timone.
Desideri migliorare il tuo inedito? Scegli il nostro servizio di Editing
Il re non ebbe figli e l’oracolo predisse che se qualcuno fosse riuscito a snodare i due pezzi, allora sarebbe stato il degno successore, diventando anche re di tutta l’Asia. Tanti furono i tentativi, tutti falliti. Nel 333 a.C. giunse nella città Alessandro il Macedone, che con un colpo di spada separò il timone dal giogo. Da lì proseguì per la conquista di altre città asiatiche, come predetto dall’oracolo.
Dunque «nodo gordiano» si dice per rappresentare una situazione intricata da risolvere e che solo con modi drastici o inusuali può trovare una soluzione.
Sai che cosa significa «vivere in un Eden»?
