Come scrivere un romanzo in 100 giorni

Conoscere l'editing

Interviste scrittori

Consigli di lettura

Perché si dice macchina del fango?

Perché si dice macchina del fango?Perché si dice “macchina del fango”? L’espressione è sempre più usata, soprattutto in ambito giornalistico, per indicare un metodo finalizzato a colpire un personaggio, che appartenga al mondo politico, giornalistico o alla semplice società civile non ha importanza.

Andiamo per gradi: si dice “macchina del fango” perché letteralmente si tratta di una vera e propria macchina tesa da un lato a gettare fango su una determinata persona e dall’altro a diffondere il fango che quella persona preferirebbe tener nascosto. In entrambi i casi è la divulgazione di informazioni e notizie riservate, raccolte n maniera a volte illegale e manipolate ad arte (se non del tutto inventate) per colpire qualcuno al fine di limitarne la libertà di espressione, quando non addirittura la libertà in senso ampio. Si vuole cioè incidere sull’opinione pubblica affinché la persona colpita dalla macchina del fango sia delegittimata e le sue posizioni ritenute perciò infondate.

 

Vuoi collaborare con noi? Clicca per sapere come fare

 

Da dove deriva l’espressone “macchina del fango”? Cominciamo col dire che il primo a usarla pare sia stato il giornalista americano Walter Lippmann che definiva “muckrackers” (rastrellatori di fango) i giornalisti scandalistici o comunque i colleghi dotati di scarsa deontologia professionale nella costruzione delle notizie. In Italia, sembra che il primo a usare il termine “fango” in quest’accezione sia stato Indro Montanelli che, per indicare gli anni Ottanta del Novecento, era solito adoperare l’espressione “anni di fango”, riferendosi al degrado morale e civile della classe dirigente di quel periodo, come scoperto grazie a Mani pulite.

 

LEGGI ANCHE – Tutte le nostre curiosità grammaticali

 

A coniare l’espressione “macchina del fango”, poi diventata nota grazie a Roberto Saviano, però pare essere stato il giornalista e scrittore Giuseppe D’Avanzo che chiamò così l’insieme gli inquinamenti all’interno delle istituzioni, con particolare riferimento al Parlamento della Repubblica Italiana e alla commissione insediata per indagare sull’affare Telekom Serbia.

 

GRATIS il nostro manuale di scrittura creativa? Clicca qui!

 

Dunque, sulla base di questa veloce ricostruzione, possiamo concludere che si dice “macchina del fango” per indicare la diffusione di notizie manipolate o false per colpire un proprio avversario.

Il tuo voto: Nessuno Media: 5 (1 vote)
Tag:

Il Blog

Il blog Sul Romanzo nasce nell’aprile del 2009 e nell’ottobre del medesimo anno diventa collettivo. Decine i collaboratori da tutta Italia. Numerose le iniziative e le partecipazioni a eventi culturali. Un progetto che crede nella forza delle parole e della letteratura. Uno sguardo continuo sul mondo contemporaneo dell’editoria e sulla qualità letteraria, la convinzione che la lettura sia un modo per sentirsi anzitutto cittadini liberi di scegliere con maggior consapevolezza.

La Webzine

La webzine Sul Romanzo nasce all’inizio del 2010, fra tante telefonate, mail e folli progetti, solo in parte finora realizzati. Scrivono oggi nella rivista alcune delle migliori penne del blog, donando una vista ampia e profonda a temi di letteratura, editoria e scrittura. Sono affrontati anche altri aspetti della cultura in generale, con un occhio critico verso la società contemporanea. Per ora la webzine rimane nei bit informatici, l’obiettivo è migliorarla prima di ulteriori sviluppi.

L’agenzia letteraria

L’agenzia letteraria Sul Romanzo nasce nel dicembre del 2010 per fornire a privati e aziende numerosi servizi, divisi in tre sezioni: editoria, web ed eventi. Un team di professionisti del settore che affianca studi ed esperienze strutturate nel tempo, in grado di garantire qualità e prezzi vantaggiosi nel mercato. Un ponte fra autori, case editrici e lettori, perché la strada del successo d’un libro si scrive in primo luogo con una strategia di percorso, come la scelta di affidarsi agli addetti ai lavori.