Perché si dice «finire come le nozze di Pulcinella»?
Pulcinella è una maschera napoletana, fra le più antiche e popolari. Era già conosciuta ai tempi dei Romani, poi un lungo oblio con l’arrivo del Cristianesimo, e infine, nel 1500, una rinascita grazie alla Commedia dell’Arte.
Pulcinella è pigro, ironico, volubile, pettegolo, più furbo che intelligente, e ha sempre fame, per un piatto di maccheroni potrebbe mentire, rubare o bastonare. Sempre nei guai a causa della sua impulsività, finisce regolarmente bastonato da qualcuno.
Indossa un costume bianco con i calzoni larghi e con una maschera nera che ha un naso lungo. Il cappello di stoffa è bianco. Dalla cintura pende il bastone o la daga.
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Pulcinella non riesce mai a tacere un segreto, per questo si dice anche «segreto di Pulcinella», proprio perché non riesce a tenere per sé alcunché e ripete a tutti di volta in volta che si tratta di un segreto, confidandolo a chiunque.
Finire come le nozze di Pulcinella sta per una festa che si conclude con liti e zuffe. Si dice anche di un progetto che finisce presto e malamente anche se aveva ottime premesse.
Sai che cosa significa «fare l’Achille sotto la tenda»?
Per la prima foto, la fonte è qui.
