Perché si dice “cascare dal pero”?
Perché si dice “cascare dal pero”? Innanzitutto, la locuzione si riferisce a chi prende all'improvviso consapevolezza di una data realtà. Sul Corriere.it leggiamo anche «essere costretti a cambiar vita, peggiorandone il tenore, a causa di un rovescio economico e simili. Oppure essere costretti ad abbandonare un atteggiamento di superiorità, di snobismo, di altezzosità» (esiste anche “cascare dal melo”, ma, in pratica, viene usato molto raramente).
Oltre a “cascare dal pero” menzioniamo pure “scendere dal pero”, più consono quando si vuole suggerire a qualcuno di adottare un comportamento meno saccente: un tempo una frase simile, “stare sulle cime degli alberi”, veniva usata nei confronti di chi utilizzava un linguaggio troppo complesso e veniva perciò invitato a “scendere dall'alto” del proprio linguaggio, per meglio comunicare con i propri simili.
[I servizi di Sul Romanzo Agenzia Letteraria: Editoriali, Web ed Eventi.
Leggete le nostre pubblicazioni
Seguiteci su Facebook, Twitter, Google+, Pinterest e YouTube]
Sia in quest'ultimo caso che per quanto riguarda il nostro esempio di oggi, “cascare dal pero”, abbiamo detto che si assiste a un ritorno alla realtà da parte di alcuni soggetti: se si “casca” dal pero, il contatto con il reale non è solo brusco, ma alle volte anche doloroso e difficile da affrontare; se si “scende” dal pero, si abbandona metaforicamente un mondo esclusivo per tornare in un ambito più usuale e concreto. Ricordiamo che l'esistenza di un mondo astratto dall'alto di un pero ce lo suggeriva ironicamente anche Giovanni Boccaccio in una novella del Decameron, quando Pirro ingannava Nicostrato facendogli credere che dalla cima di tale albero si potesse assistere a visioni erotiche e magiche.
Per quanto riguarda l'utilizzo del pero nell'espressione, piuttosto di una qualsiasi altra tipologia di pianta, diciamo che il pero è un albero abbastanza alto e può raggiungere i diciassette metri di altezza: il distacco da terra – e quindi l'isolamento dalla realtà – è effettivamente considerevole e un'eventuale caduta è di fatto dolorosa. Inoltre, possiamo pure fare affidamento sul fatto che il pero è un albero piuttosto diffuso e comune nella penisola e, quindi, può essere stato automatico e naturale adoperarlo nella locuzione e dire così “cascare dal pero”.
Speciali
- Corso online di Scrittura Creativa
- Corso online di Editing
- Corso SEC online (Scrittura Editoria Coaching)
- Lezioni di scrittura creativa
- Conoscere l'editing
- Scrivere un romanzo in 100 giorni
- Interviste a scrittori
- Curiosità grammaticali
- Case editrici
- La bellezza nascosta
- Gli influencer dei libri su Instagram – #InstaBooks
- Puglia infelice – Reportage sulle mafie pugliesi
- Letture di scrittura creativa
- Consigli di lettura
- L'Islam spiegato ai figli
- Interviste a editor e redattori
- Interviste a blog letterari
- Interviste a giornalisti culturali
- Interviste a docenti
- Come scrivere una sceneggiatura
- Premio Strega: interviste e ultimi aggiornamenti
- Premio Campiello: interviste e ultime novità
- Premio Galileo: interviste
- I nuovi schiavi. Reportage tra i lavoratori agricoli
- La Webzine di Sul Romanzo
Archivio Post
Più cercati
- Quanto fa vendere il Premio Strega? I dati reali
- Che tipo di lettore sei?
- I 20 consigli di scrittura di Stephen King
- Test di grammatica italiana, qual è la risposta giusta?
- Classifica dei libri più venduti di tutti i tempi nel mondo
- Come scrivere un romanzo: 15 modi utili
- 11 consigli per trovare la tua writing zone
- 13 cose che gli amanti dei libri sanno fare meglio di tutti
- 7 posti che tutti gli scrittori dovrebbero visitare almeno una volta
- Carlos Ruiz Zafòn ci racconta il suo Cimitero dei libri dimenticati
- I 10 film più divertenti di tutti i tempi
- I consigli di scrittura di 11 scrittori
- La reazione di Cesare Pavese quando vinse il Premio Strega
- Le 10 biblioteche più grandi del mondo
- Marcel Proust pagò per le prime recensioni di “Alla ricerca del tempo perduto”
- Perché uscire con uno scrittore? 10 motivi validi