Perché si dice “avere la coda di paglia”?
Se vi state chiedendo perché si dice avere la coda di paglia, sappiate che questa volta dobbiamo scomodare Esopo, noto autore greco di favole fonte d’ispirazione di molti autori di epoche successive. La favola da cui deriva questo modo di dire ha come protagonista una volpe a cui una tagliola aveva mozzato la coda e che gli altri animali erano riusciti a ricreare con della paglia; sì, proprio così: la volpe di Esopo iniziò ad andare in giro con una coda di paglia splendida e così simile a una vera che chi la guardava non avrebbe mai potuto sospettare che fosse finta.
Interruppe l’idillio il gallo chiacchierone, anche lui protagonista indiscusso di questa storia, perché è proprio lui che si lascia scappare il segreto sulla coda di paglia della volpe e che permette ai contadini, quindi, di difendere i propri polli: questi ultimi, infatti, sapendo che la volpe avesse la coda fatta di paglia, accesero dei fuochi attorno ai pollai, affinché l’animale non potesse più avvicinarsi, timoroso – come sarebbe stato senz’altro – che gli prendesse fuoco la coda. Da qui il motivo per il quale si dice avere la coda di paglia.
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Il detto, infatti, indica lo stato d’animo, o meglio: il particolare atteggiamento, di chi teme ogni tipo di critica su uno o più argomenti, perché sa che, qualsiasi sia la discussione instaurata o la critica mossagli a tal proposito, ne uscirebbe comunque sconfitto (insomma, è il classico atteggiamento di chi è in difetto, sa di esserlo, e crede che qualsiasi critica lo riguardi per forza); ritornando al modo di dire, il soggetto in questione teme alcune critiche proprio perché ha paura che la coda di paglia “gli pigli fuoco”, come dice un noto detto toscano.
Ora sapete perché si dice avere la coda di paglia: perché non provate a scoprire pure come mai si dice fare la scarpetta? Una spiegazione in più potrebbe tornarvi comodo, no?
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