Perché si dice andare a monte?
“Andare a monte” è espressione molto comune nella lingua italiana, ma perché si dice proprio in questo modo?
Cominciamo col chiarire il significato di "andare a monte" per evitare usi ambigui o del tutto errati dell’espressione. Secondo il dizionario Treccani, «le frasi andare a monte, mandare a monte la partita» indicano l’azione di «interrompere la partita, annullando i punti già segnati in seguito a errore intervenuto o per altra ragione». E proseguendo sulla falsariga di questo significato, Treccani indica anche che in senso figurato l’espressione può significare «con riferimento a cosa progettata, andare o mandare a vuoto».
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Ma questo non ci aiuta a rispondere alla nostra domanda: perché si dice andare a monte per indicare il fallimento di un’iniziativa?
Ci viene in aiuto il dizionario online del «Corriere della Sera», secondo il quale: «Il Monte era un tempo l’ammontare dei debiti che i cittadini contraevano con lo Stato, con il Comune o con altri enti». Visto che tali debiti maturavano interessi a tassi abbastanza elevati, «chi “andava al Monte” era automaticamente un debitore e se non riusciva a risolvere la sua situazione, veniva privato dei beni personali fino alla copertura del debito». Un po’ come succede anche oggi, insomma.
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Ma l’espressione “andare al Monte” rimanda anche al Monte dei Pegni, detto anche Monte di pietà, fondato per la prima volta nel 1462 dai frati francescani di Perugia «che concedevano prestiti su pegno di basso interesse per tutelare i meno abbienti e difenderli dall’usura». Pure in questo caso dunque permane il significato negativo dell’espressione che col tempo «continuò a conservare il senso primitivo d’insieme comune di beni, e con tale significato passò nel gioco d’azzardo». Basti citare l’espressione “monte premi”.
Nei giochi delle carte, «il Monte è anche il mazzo al centro del tavolo cui i giocatori devono attingere, che resta pertanto un bene comune e al quale ritornano le carte in caso di errore tecnico o di contrasti tra i giocatori. In questa eventualità la partita o la mano si considerano annullate, come pure il punteggio realizzato fino a quel momento».
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In tutti gli usi elencati, dunque, permane il senso di “fallire”, “mandare per aria un’iniziativa” e dunque oggi per indicare queste espressioni si dice anche “andare a monte”.
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