Perché i bambini nell’arte medievale sembrano vecchi?
Quante volte ci siamo soffermati a osservare uno dei quadri o affreschi medioevali rappresentanti una Madonna con Bambino? Sicuramente sarà capitato molto spesso. E di certo avrete notato che il volto dei bambini sembra essere quello di un adulto. Ma perché questa sovrapposizione?
C’entra di sicuro il fatto che i bambini nel Medioevo erano visti come degli adulti mancati, dei “piccoli uomini”, un modo che ben si accorda alla loro rappresentazione come «uomini brutti e vecchi», stando a quanto scrive Phil Edwards in un articolo pubblicato su «Vox».
Vuoi collaborare con noi? Clicca per sapere come fare
«I ritratti medioevali dei bambini erano in genere commissionati dalla Chiesa» scrive Edwards «e questo non ha fatto altro che limitare la gamma di soggetti a Gesù e a pochi altri bambini presenti nella Bibbia. Le rappresentazioni medioevali di Gesù erano profondamente influenzate dall’homunculus, che letteralmente significa “piccolo uomo”».
Questo si accompagna anche a una stranezza prevalente nell’arte medioevale che, secondo Matthew Averett, storico dell’arte presso la Creighton University, «deriva da una mancanza di interesse nel naturalismo» e da una forte dipendenza dalle «convenzioni naturalistiche». Queste condizioni sono cambiate con l’avvento del Rinascimento: «una trasformazione dell’idea dei bambini era in corso: da piccoli adulti a creature uniche nella loro innocenza».
GRATIS il nostro manuale di scrittura creativa? Clicca qui!
Una serie di questi bambini vecchi può essere visionata in questo video.
«Dopo il Rinascimento, i cherubini e le immagini più carine di Gesù Bambino non sembravano più fuori luogo» racconta Edwards. «Da allora è rimasto così. Preferiamo bambini a cui possiamo pizzicare le guance e non controllare la prostata. Li vogliamo grassocci e belli, e vogliamo bambini che soddisfino i nostri ideali». Ideali che vanno dagli angeli grassocci fino alle foto di Anne Geddes.
Speciali
- Corso online di Scrittura Creativa
- Corso online di Editing
- Corso SEC online (Scrittura Editoria Coaching)
- Lezioni di scrittura creativa
- Conoscere l'editing
- Scrivere un romanzo in 100 giorni
- Interviste a scrittori
- Curiosità grammaticali
- Case editrici
- La bellezza nascosta
- Gli influencer dei libri su Instagram – #InstaBooks
- Puglia infelice – Reportage sulle mafie pugliesi
- Letture di scrittura creativa
- Consigli di lettura
- L'Islam spiegato ai figli
- Interviste a editor e redattori
- Interviste a blog letterari
- Interviste a giornalisti culturali
- Interviste a docenti
- Come scrivere una sceneggiatura
- Premio Strega: interviste e ultimi aggiornamenti
- Premio Campiello: interviste e ultime novità
- Premio Galileo: interviste
- I nuovi schiavi. Reportage tra i lavoratori agricoli
- La Webzine di Sul Romanzo
Archivio Post
Più cercati
- Quanto fa vendere il Premio Strega? I dati reali
- Che tipo di lettore sei?
- I 20 consigli di scrittura di Stephen King
- Test di grammatica italiana, qual è la risposta giusta?
- Classifica dei libri più venduti di tutti i tempi nel mondo
- Come scrivere un romanzo: 15 modi utili
- 11 consigli per trovare la tua writing zone
- 13 cose che gli amanti dei libri sanno fare meglio di tutti
- 7 posti che tutti gli scrittori dovrebbero visitare almeno una volta
- Carlos Ruiz Zafòn ci racconta il suo Cimitero dei libri dimenticati
- I 10 film più divertenti di tutti i tempi
- I consigli di scrittura di 11 scrittori
- La reazione di Cesare Pavese quando vinse il Premio Strega
- Le 10 biblioteche più grandi del mondo
- Marcel Proust pagò per le prime recensioni di “Alla ricerca del tempo perduto”
- Perché uscire con uno scrittore? 10 motivi validi