“Pasolini Roma”: una rassegna per celebrare l'intellettuale italiano
Pasolini Roma: questo è il titolo della retrospettiva dedicata a Pier Paolo Pasolini a Parigi. Titolo che esprime il profondo legame dell'intellettuale con la Città Eterna, la quale ha costituito la cornice in cui ha trovato collocazione gran parte della produzione pasoliniana, letteraria e cinematografica. L'esposizione sarà aperta fino al prossimo 26 gennaio, presso la Cinémathèque française (dopo un brillante debutto a Barcellona), per proseguire poi a Roma (dal 3 marzo) e spostarsi, infine, a Berlino.
Era il 1950 quando Pasolini giunse a Roma dal Friuli, in seguito ai fatti di Ramuscello che gli causarono una denuncia per corruzione di minorenni e atti osceni in luogo pubblico, l'accusa di omosessualità, l'espulsione dal PCI e la conseguente fuga romana. Una Roma che diventò ben presto lo scenario ideale per i “ragazzi di vita”, la gente della borgata su cui Pasolini decise di puntare i riflettori. A Pasolini Roma sono presentati tutti i film del regista, ma anche materiale fotografico, manoscritti, quadri, video e registrazioni audio. Le varie sezioni sono organizzate secondo un ordine cronologico, partendo, quindi, dall'arrivo a Roma con la madre, fino al tragico epilogo sulla spiaggia di Ostia, il 2 novembre 1975.
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Lo scopo della mostra è di celebrare lo sguardo di Pasolini su Roma, ovvero come lui l'ha concepita, riletta e ritratta: una celebrazione non solo della sua produzione, ma anche dei suoi rapporti umani, persino delle case in cui ha abitato, i luoghi dove hanno visto la luce i suoi lavori più importanti (come la casa a Monteverde, dove Pasolini terminò di scrivere il suo primo romanzo romano, Ragazzi di vita).
Un tributo quasi dovuto all'intellettuale, per la sua devozione nei confronti della città, per la relazione di odio-amore che lo legò ad essa, e pure perché, come ha sostenuto il curatore francese della rassegna, Alain Bergala, Pasolini «nei suoi romanzi mostra un’altra Roma», a tal punto che si può dire che siano esistite due capitali, una Roma precedente e una successiva alla sua morte.
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