Osservare una palude... di scrittori
La fotografia necessita di osservazione. Fin qui nulla di eclatante mi direte. Ogni parola ha però la sua “soggettivazione” in chi la emette.
Per Henri Cartier Bresson osservare (e volutamente utilizza questo verbo ben più impegnativo rispetto a “vedere” o “guardare”) vuol dire dedicare tutta la propria attenzione all’oggetto dell'osservazione, trasformandoci in scienziati dalla curiosità insaziabile, capaci di seguire e analizzare il movimento esterno e interno dei corpi che incrociamo. Fare questo impone all’osservatore l’incognito. Guai a far sentire alla preda i nostri passi che si avvicinano, guai a pensare di essere più importanti dell'osservazione che si sta compiendo. Bresson si riferiva ad alcuni suoi colleghi, che riteneva così impegnati a impressionare il pubblico con il proprio lavoro, da fare troppo rumore, spaventare l'oggetto della loro osservazione, ritrovandosi così da soli a contemplare una brutta foto.
Qualcosa del genere è accaduto con la pubblicazione su «La Lettura» di un articolo di Franco Cordelli intitolato La palude degli scrittori, in cui l'autore, partendo da alcune metafore che proprio non digerisce nei libri di Giorgio Falco, definisce la letteratura italiana degli ultimi vent'anni «una palude, in cui il bello e il brutto sono detti e sostenuti secondo un percorso prestabilito: pubblicazione (ma pubblicano tutti), recensione, premio.» Il valore, le idee, i principi, la necessità di scrivere perché si ha qualcosa da dire, tutto sembra assorbito da una palude in cui piccoli gruppi di autori (e Cordelli suggerisce interessanti classificazioni) si autopromuovono per massimizzare la loro visibilità e quella dei loro simili, una palude dove sono ormai in pochi a guardare, ancora meno a osservare.
[I servizi di Sul Romanzo Agenzia Letteraria: Editoriali, Web ed Eventi.
Seguiteci su Facebook, Twitter, Google+, Issuu e Pinterest]
All'articolo di Cordelli sono seguite sul corriere.it e in altre sedi molte prese di posizione (da Gilda Policastro, a Paolo Sortino, da Andrea Di Consoli a Gabriele Pedullà) pro o contro (per lo più contro) l’analisi proposta legate, come sostiene giustamente Paolo Di Paolo, più alla frustrazione per essere stati esclusi dalla classificazione ideata dall'autore che alla volontà di capire ciò che ha spinto Cordelli a paragonare quello che dovrebbe essere l'humus creativo di uno scrittore italiano contemporaneo (i libri che vengono pubblicati, recensiti e premiati) a una palude. Ancor meno si è percepita la volontà di spiegare a chi non fa parte di un qualsiasi gruppo di autori ed è solo un “umile lettore”, si dice ne esistano ancora in cattività, se la palude letteraria cui attingiamo può essere ancora bonificata e come.
Ma le risposte a Cordelli saranno ancora tante e c'è da sperare. Qualcuno si ricorderà di osservare, liberandosi dall'individualismo ipertrofico che proprio Bresson deplorava già nel 1961?
Speciali
- Corso online di Scrittura Creativa
- Corso online di Editing
- Corso SEC online (Scrittura Editoria Coaching)
- Lezioni di scrittura creativa
- Conoscere l'editing
- Scrivere un romanzo in 100 giorni
- Interviste a scrittori
- Curiosità grammaticali
- Case editrici
- La bellezza nascosta
- Gli influencer dei libri su Instagram – #InstaBooks
- Puglia infelice – Reportage sulle mafie pugliesi
- Letture di scrittura creativa
- Consigli di lettura
- L'Islam spiegato ai figli
- Interviste a editor e redattori
- Interviste a blog letterari
- Interviste a giornalisti culturali
- Interviste a docenti
- Come scrivere una sceneggiatura
- Premio Strega: interviste e ultimi aggiornamenti
- Premio Campiello: interviste e ultime novità
- Premio Galileo: interviste
- I nuovi schiavi. Reportage tra i lavoratori agricoli
- La Webzine di Sul Romanzo
Archivio Post
Più cercati
- Quanto fa vendere il Premio Strega? I dati reali
- Che tipo di lettore sei?
- I 20 consigli di scrittura di Stephen King
- Test di grammatica italiana, qual è la risposta giusta?
- Classifica dei libri più venduti di tutti i tempi nel mondo
- Come scrivere un romanzo: 15 modi utili
- 11 consigli per trovare la tua writing zone
- 13 cose che gli amanti dei libri sanno fare meglio di tutti
- 7 posti che tutti gli scrittori dovrebbero visitare almeno una volta
- Carlos Ruiz Zafòn ci racconta il suo Cimitero dei libri dimenticati
- I 10 film più divertenti di tutti i tempi
- I consigli di scrittura di 11 scrittori
- La reazione di Cesare Pavese quando vinse il Premio Strega
- Le 10 biblioteche più grandi del mondo
- Marcel Proust pagò per le prime recensioni di “Alla ricerca del tempo perduto”
- Perché uscire con uno scrittore? 10 motivi validi