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Napoli, stereotipi addio. Forse non tutti sanno che...

Napoli, stereotipi addio. Forse non tutti sanno che...Forse non tutti sanno che a Napoli... di Maurizio Ponticello è uscito lo scorso novembre con Newton Compton Editori. Inserito nella collana Quest'Italia si affianca agli altri numerosi titoli che mirano a far conoscere curiosità, storie inedite, misteri, aneddoti storici e luoghi sconosciuti di varie città italiane.

Nel testo di Ponticello in realtà, fin dalle prime battute, si nota uno slancio che va oltre il racconto e la descrizione di luoghi o aneddoti più o meno noti. C'è quel forte desiderio di riscatto o di rivalsa contro le bugie, le mezze verità, gli stereotipi e i luoghi comuni che sono difficili da scalfire maggiormente per il fatto che in tanti si prodigano per stigmatizzarli.

L'autore è innamorato della sua città, di un amore ragionato, frutto dei suoi studi e delle sue ricerche che lo portano a scoprire e conoscere aspetti remoti, celati o addirittura occulti di Napoli. Nell'introduzione al testo riporta una citazione di Enrique de Guzmán y Ribera, duca di Olivares, in carica come vicereale per la corona di Spagna alla fine del Cinquecento, che bene esprime il suo stesso pensiero.

«Nessuno dovrebbe desiderare di essere viceré di Napoli per evitare il dolore che proverebbe nel lasciarla».

 

Napoli, stereotipi addio. Forse non tutti sanno che...

Il presidente della Commissione parlamentare antimafia, Rosy Bindi, ha affermato che «la camorra è un dato costitutivo di questa società, di questa città, di questa regione». Le sue parole sono rimbalzate tra i vari organi di stampa suscitando polemiche, accuse e processi sommari. Ponticello ritiene molto grave quanto accaduto e ne parla ampiamente nell'introduzione al libro.

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La camorra non è scritta nel codice genetico dell'intera popolazione della regione Campania e un rappresentante istituzionale non doveva lasciarlo intendere. Ma ciò su cui Ponticello invita a riflettere è soprattutto il mancato scatto d'orgoglio che «l'ingiuria avrebbe meritato». I napoletani, per l'autore, non hanno la consapevolezza di sé, che è la conoscenza delle proprie origini, e senza di quelle non ci sono dignità e speranza.

Il napoletano forse sarebbe davvero «un altr'uomo, se non si sentisse prigioniero fra Dio e Satana», come sosteneva Johann Wolfgang Goethe. Ma a Napoli le contraddizioni, le contrapposizioni sono all'ordine del giorno, lo sono sempre state e il fascino di ciò che si vede deriva anche dal mistero che dietro lo avvolge. Un patrimonio storico, artistico, culturale, sociale di grandi ma soprattutto di piccole cose che hanno fatto immensa Napoli, e una città capace di rendere «grandi anche le storie minime».

Napoli, stereotipi addio. Forse non tutti sanno che...

«La tendenza dominante della storiografia è quasi sempre lineare, raramente osserva la storia dalla prospettiva dei vinti, spesso non ha spazio per approfondire alcuni intrecci e perciò preferisce accomodarsi sui cliché. I duemilaseicento anni circa delle vicissitudini napoletane non sono da meno. Molti eventi del passato di Napoli andrebbero completamente riscritti». Ed è un po' quello che l'autore ha cercato di fare inForse non tutti sanno che a Napoli... frugando e studiando tra gli scaffali di archivi, biblioteche, librerie, ascoltando pareri e ponendo domande, cercando risposte e incuriosendo il lettore che, di continuo, si chiede perché i libri di Storia non riportano dati ma fatti, non citano fonti ma opinioni...

Il corposo libro di Maurizio Ponticello affronta svariati argomenti che vanno dalla Storia all'Arte, dall'Architettura alla Medicina, dalla Cultura alla superstizione, dal sacro al profano, dalla mancanza di prove certe dell'esistenza di San Gennaro ai rapporti di Garibaldi con la camorra, dai tredici monaci fondatori della certosa di San Martinoalle macchine anatomiche di Raimondo di Sangro, principe di Sansevero. Si rivela fuori di dubbio una lettura interessante e mai banale, supportata da citazioni e fonti che che aiutano ad accettare notizie scomode e rivelazioni incredibili.

Napoli, città doppia per eccellenza, ha sempre «un volto che occulta tra le pieghe delle proprie vicende» e Maurizio Ponticello ha cercato di far luce su tutti i volti nascosti della sua città in Forse non tutti sanno che a Napoli...

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