Memoria, meraviglie e marketing
[Articolo pubblicato sulla Webzine Sul Romanzo n. 4/2013, La forza della memoria]
Probabilmente, non è un caso se nei miti della Grecia antica la madre di tutte le muse era Mnemosine.
Senza memoria non c’è sapere e non c’è arte, che è organizzazione del sapere. Mnemosine era, appunto, per gli antichi greci, l’incarnazione della memoria. Figlia di Urano, dopo aver incontrato Zeus, che giacque con lei per nove notti di fila, Mnemosine diede alla luce nove bimbe, le Muse, ispiratrici dei poeti.
Dal mito alla storia si passa attraverso la leggenda.
Leggendaria è, infatti, la memoria di Ciro II di Persia, detto Ciro il Grande, del quale si dice fosse in grado di ricordare perfettamente i nomi di tutti i suoi soldati. E leggendario è anche il racconto di quanto accadde al poeta Simonide di Ceo, detto “lingua di miele”, al quale ogni storia dell’arte di ricordare dedica il primo capitolo.
Racconta Cicerone nel suo De oratore (risalente al 55 a.C.) che Simonide fosse stato invitato a pranzo da Scopa, un nobile facoltoso di Crannone, in Tessaglia, per allietare il convivio. Fu verso la fine del pranzo che un servo chiamò Simonide alla porta, comunicandogli che era atteso fuori da due giovani.
[Seguiteci su Facebook, Twitter, Google+, Issuu e Pinterest]
Uscito, Simonide si guardò in giro non scorgendo nessuno, ma sentì un improvviso boato alle sue spalle. Per ragioni sconosciute il palazzo crollò, seppellendo vivi il nobile Scopa e tutti i convitati. È a tal punto che entra in gioco la memoria, che poi divenne proverbiale, di Simonide. Occorreva identificare le vittime, sfigurate dall’incidente, e a riuscirci fu appunto il poeta, che ricostruì mentalmente la struttura del palazzo e della sala, ricordando perfettamente dove ognuno dei commensali era seduto durante il pranzo.
L’episodio di Simonide è collocato nel 477 a.C., e da questa data si è soliti fissare l’inizio di quella che diventerà col tempo l’arte della memoria, o mnemotecnica. L’episodio, in sé verosimile, annuncia, infatti, quelli che sono i pilastri fondamentali dell’ars memoriae: l’immagine da ricordare (il volto), la disposizione spaziale e la componente emotiva.
Per continuare a leggere, clicca qui.
Speciali
- Corso online di Scrittura Creativa
- Corso online di Editing
- Corso SEC online (Scrittura Editoria Coaching)
- Lezioni di scrittura creativa
- Conoscere l'editing
- Scrivere un romanzo in 100 giorni
- Interviste a scrittori
- Curiosità grammaticali
- Case editrici
- La bellezza nascosta
- Gli influencer dei libri su Instagram – #InstaBooks
- Puglia infelice – Reportage sulle mafie pugliesi
- Letture di scrittura creativa
- Consigli di lettura
- L'Islam spiegato ai figli
- Interviste a editor e redattori
- Interviste a blog letterari
- Interviste a giornalisti culturali
- Interviste a docenti
- Come scrivere una sceneggiatura
- Premio Strega: interviste e ultimi aggiornamenti
- Premio Campiello: interviste e ultime novità
- Premio Galileo: interviste
- I nuovi schiavi. Reportage tra i lavoratori agricoli
- La Webzine di Sul Romanzo
Archivio Post
Più cercati
- Quanto fa vendere il Premio Strega? I dati reali
- Che tipo di lettore sei?
- I 20 consigli di scrittura di Stephen King
- Test di grammatica italiana, qual è la risposta giusta?
- Classifica dei libri più venduti di tutti i tempi nel mondo
- Come scrivere un romanzo: 15 modi utili
- 11 consigli per trovare la tua writing zone
- 13 cose che gli amanti dei libri sanno fare meglio di tutti
- 7 posti che tutti gli scrittori dovrebbero visitare almeno una volta
- Carlos Ruiz Zafòn ci racconta il suo Cimitero dei libri dimenticati
- I 10 film più divertenti di tutti i tempi
- I consigli di scrittura di 11 scrittori
- La reazione di Cesare Pavese quando vinse il Premio Strega
- Le 10 biblioteche più grandi del mondo
- Marcel Proust pagò per le prime recensioni di “Alla ricerca del tempo perduto”
- Perché uscire con uno scrittore? 10 motivi validi