Libri per l’estate 2019 – I consigli di Sul Romanzo
Quali libri per l’estate 2019? Cosa leggere durante il mese di agosto?
Si sa che questo è il periodo dell’anno in cui la maggior parte dei lettori si ripromette di dedicare più tempo alla lettura, perché molti di noi sono più liberi e possono dedicarsi a quest’attività quasi a tempo pieno.
Per questo motivo Sul Romanzo ha deciso di segnalarvi alcuni titoli che potrebbero tenervi compagnia durante le vacanze estive, ma non solo.
Abbiamo chiesto ai nostri redattori di indicare un libro a testa ed è venuta fuori una lista di consigli, che provano ad abbracciare gusti e idee diverse, così da accontentare vari tipi di lettori.
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Racconti di Walter Benjamin (Einaudi, traduttori vari)
I racconti di Benjamin sono di una freschezza e di un'ironia che cattura e dipinge il mondo, sognante apparenza e viaggio illuminante, come narrazione che scalda il cuore, spiazzante e senza mai annoiare. Bellissimi!
Scelto da Gianluca Garrapa
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La vita inizia quando trovi il libro giusto di Ali Berg e Michelle Klaus (Garzanti, traduzione di R. Scarabelli)
Un libro adatto per l’estate con la sua prosa scorrevole, i suoi personaggi solari e una storia d’amore appassionante. Un romanzo con una protagonista carismatica e stravagante che adora i libri e cerca, con uno stratagemma, "un fidanzato perfetto”.
Scelto da Carmela Parisi
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Se ami qualcuno dillo di Marco Bonini (Longanesi)
Frizzante, profondo, audace. È un miscuglio ben calibrato di questi elementi il romanzo di Marco Bonini. Frizzante per via delle digressioni, dell’umorismo romano che ogni tanto prende il sopravvento. Profondo perché il modo in cui analizza i fatti ricorda, a tratti, l’atteggiamento filosofico, cioè chiaro e con un filo logico. Audace perché punta a cambiare il maschio, educandolo.
Scelto da Irina Turcanu
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L'idioma di Casilda Moreira di Adrian N. Bravi (Edizioni Exorma)
Adrian N. Bravi propone una preziosa opera di riflessione sul valore delle lingue in estinzione. La trama del romanzo è semplice ma con una morale profonda. Si tratta di un viaggio teso a recuperare registrazioni di una lingua antica che nessuno, a parte due anziani superstiti che vivono nella Pampa Argentina, parla più ma che per il giovane Annibale finirà con l’assumere la forma di un viaggio spirituale che lo indurrà a riflettere sul significato della propria esistenza. Un romanzo genuino, scritto con uno stile limpido, chiaro e scorrevole, fatto di discorsi brevi e in certi passi quasi musicali. I pensieri interiori che soffiano sull’animo di Annibale sono quelli che catturano di più il lettore e che lo portano a capire che forse, a volte, pronunciare tante parole è superfluo, che bisognerebbe prendere esempio dai discendenti di questi popoli antichi che hanno imparato a svuotare il mondo dall’inessenziale e ad apprezzare in silenzio la natura e il mondo che li circonda, senza volere a tutti i costi dominarli.
Scelto da Linda Mazzeo
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Con passi giapponesi di Patrizia Cavalli (Einaudi)
Con passi giapponesi di Patrizia Cavalli sfugge a un genere preciso, è una raccolta di icone dall'aura poetica ma scritte in prosa che riflettono stati d'animo vertiginosi e strabilianti come solo in un animo femminile possono coesistere. Difatti la prosa della Cavalli celebra continuamente la poesia: ha un ritmo cadenzato, le scelte lessicali sono evocative e lo stile è visionario. La musicalità del linguaggio segue un flusso interiore suggestivo in linea con la profondità del testo. Ancora una volta Cavalli stupisce.
Scelto da Silvia Scapinelli
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Paesaggi migratori di Iain Chambers (Meltemi, traduzione di Annamaria Biavasco e Valentina Guani)
Il saggio di Chambers è, a suo modo, provocatorio. Ma in senso positivo. È necessario, ora più che mai, liberarsi da stereotipi e luoghi comuni, guardare il mondo e, soprattutto, i suoi abitanti in maniera diversa, nuova e imparare a far parte dell’alterità. Una visione interna. Critica. Precisa. Obiettiva.
Osservare, studiare, valutare il fenomeno migratorio da dentro, dall’interno, come un qualcosa che appartiene al mondo, al nostro, quello di tutti e non solo come un “problema” che riguarda l’altro e il suo di mondo. “Pensare con la migrazione”, andare oltre la superficie fino alle «più profonde diseguaglianze della giustizia economica, politica e culturale negata che struttura e dirige il nostro mondo». Il razzismo, per esempio, non è una semplice patologia individuale o di gruppo, ma «una struttura di potere che continua a generare la gerarchizzazione del mondo». Iain Chambers contempla un qualcosa che va ben oltre «il multiculturalismo e la sua logica di assimilazione» perché «l’occidentalizzazione del mondo non significa che l’Occidente sia diventato il mondo». Lo sguardo d’indagine deve essere obliquo per poter catturare tutte le espressioni che esso offre, per comprendere “l’altro” ma anche se stessi in misura migliore. Un libro con uno spessore culturale notevole.
Scelto da Irma Loredana Galgano
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La misura imperfetta del tempo di Monica Coppola (Las Vegas Edizioni)
Un libro che scorre leggero e veloce, ma che affronta, attraverso le dinamiche famigliari delle tre protagoniste, il tema della famiglia, del ricatto e della rinascita. Un romanzo al femminile che può essere letto a qualsiasi età, che è capace di fare dimenticare al lettore il tempo che passa.
Scelto da Alessandra Gianoglio
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Di chi è questo cuore di Mauro Covacich (La Nave di Teseo)
Tra romanzo e autobiografia il vagabondaggio dello scrittore nel reticolo di relazioni che sono parte della sua vita: dal rapporto con la compagna a quello con la madre, dai barboni della zona del Villaggio Olimpico di Roma, dove lui abita, al fantasma che di notte viene ad abitare le sue inquietudini… Un vagabondaggio che indaga, come scriveva Stig Dagerman, il nostro eterno, insopprimibile bisogno di consolazione.
Scelto da Fabio Cozzi
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Napolitudine di Luciano De Crescenzo e Alessandro Siani (Mondadori)
È il libro ideale per scoprire cosa significhi appartenere ad una città. Napoli è il centro dell'universo dei due autori, ma è anche la città che più attira a sé. Ci sono racconti e canzoni che narrano delle case poste ai piedi del Vesuvio, così come ci sono hashtag e selfie che mostrano al mondo intero le sue bellezze. Un dialogo sospeso tra ieri e oggi, tra realtà e fantasia, tra chi Napoli la vive e chi continua a sognarla.
Scelto da Maria Cianciaruso
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Nella notte di Concita De Gregorio (Feltrinelli)
Un romanzo politico che mescola la suspense del genere noir con l’introspezione dei personaggi, emblemi delle debolezze e delle virtù umane di fronte al potere. Una riflessione sull’epoca che viviamo, sulle conseguenze dell’utilizzo distorto di internet e dei social e sul ruolo che ogni individuo è chiamato a svolgere per invertire la rotta della Storia che è in atto.
Scelto da Maria Fabia Simone
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C'era una volta il silenzio (E altre favole per innamorati) di Davide Dileo (Mondadori)
L’estate è la stagione della spensieratezza e C'era una volta il silenzio e altre favole per innamorati (Mondadori) di Davide “Boosta” DiLeo è il libro che fa per voi. Venti capitoli illustrati fatti di storie e fiabe della buonanotte adatti per adulti e bambini e a tutti coloro che sono ancora capaci di sognare.
Scelto da Michele Larotonda
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I fantasmi di Darwin di Ariel Dorfman (Edizioni Clichy, traduzione di Fabio Cremonesi e Macaela Uzzielli)
È un po’ thriller, giallo, realtà storica, fantasia e avventura. Un viaggio tra presente e passato, nel quale il protagonista Fitzroy cercherà di comprendere se stesso, compreso quel lato oscuro – come aveva già evidenziato Conrad in Cuore di tenebra - presente in ogni essere umano e chi è quel misterioso individuo che compare al suo posto nelle foto.
Scelto da Viviana Filippini
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L'isola di plastica di Claudio Elliott (La Medusa Editrice)
Una storia che racconta l'intimità di una bambina di nome Chiara con un mare che non è più quello di un tempo. Il suo mare sta diventando infatti una Grande Pattumiera a causa dell'indiscriminato inquinamento da plastica. Con l'aiuto degli amici della colonia estiva, di una giornalista, di uno scrittore e di una fotografa, la piccola Chiara diventerà protagonista di avvenimenti imprevedibili.
Scelto da Cinzia Prestianni
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Mussolini ha fatto anche cose buone. Le idiozie che continuano a circolare sul fascismo di Francesco Filippi (Bollati Boringhieri)
Un linguaggio scorrevole e una ricca bibliografia per un saggio che smonta i falsi miti del fascismo in modo chiaro e semplice. Una lettura per chi è stufo di cibarsi delle bufale che spopolano sul web. Un piacevole ripasso di storia in vista delle vacanze estive e un valido strumento di studio per i revisionisti da rimandare a settembre.
Scelto da Virginia Addazii
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La fine della fine della terra di Jonathan Franzen (Einaudi, traduzione di Silvia Pareschi)
Dato che gli sforzi immaginativi non sono un grande spasso sotto un ombrellone che ti ripara da un sole cocente, per questa estate consiglio una lettura che permette di ragionare profondamente e con estrema facilità su atteggiamenti quotidiani che ormai sembrano quasi insignificanti, per quanto se ne straparla: abitudini sbagliate per l’ecologia, abuso dei social, mediocrità dei rappresentanti dello stato e tanto altro ancora. Con un genere che oscilla tra l’autobiografia, il saggio critico e il trattato scientifico, Jonathan Franzen regala a tanti bagnanti un’ottima macedonia di cultura e sano buon senso per far recuperare a ciascuno di noi uno stile di vita ottimale.
Scelto da Francesco Pio Bernardi
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Il cielo non è per tutti di Barbara Garlaschelli (Frassinelli)
È un testo capace di catapultare il lettore indietro nel tempo, all’infanzia. Un libro fatto di piccole frasi, gesti semplici che si adattano perfettamente all’estate. È un libro che ti fa riflettere e ti fa rivivere ricordi sopiti dal tempo.
Scelto da Francesco Forestiero
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Serotonina di Michel Houellebecq (La nave di Teseo, traduzione di Vincenzo Vega)
L’autore ci racconta il progredire di una malattia come la depressione. Ironico e a tratti grottesco, asfissiante e immersivo, in poco tempo Serotonina è diventato il capolavoro di Houellebecq.
Scelto da Adria Bonanno
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La gabbia dorata di Camilla Läckberg (Marsilio, traduzione di Laura Cangemi)
Un noir svedese serrato e di qualità, che prende e conquista dalla prima all'ultima pagina. Il dolore per l'abbandono del marito fedifrago si trasforma nell'animo ferito di Faye in una folle voglia di riscatto a ogni costo. La naturale rabbia della donna viene perciò catalizzata in un piano di vendetta dai risvolti sconvolgenti e inquietanti. Adatto agli ombrelloni di quelle persone che anche in estate amano dilettarsi in letture avvincenti e dai forti contorni psicologici.
Scelto da Marcello Caccialanza
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Gli Insaziabili. Sedici racconti tra Italia e Cina a cura di Patrizia Liberati e Silvia Pozzi (Nottetempo)
Gli Insaziabili è il libro ideale per chi avesse voglia di uscire dal seminato e sperimentare un po’. Il motivo è semplice: si ha a che fare non con il diffusissimo romanzo, ma con una raccolta di racconti, di elevata qualità letteraria, che hanno l’ambizione di insegnare a leggere due mondi tradizionalmente considerati come opposti, l’Oriente e l’Occidente. Un modo per viaggiare in uno “spazio altrui” senza prendere aerei.
Scelto da Claudia Castoldi
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Prove di felicità - 25 idee riconosciute dalla scienza per vivere con gioia di Eliana Liotta (La nave di Teseo)
La felicità è quell’ingrediente, non tanto segreto, che ognuno di noi ricerca nel corso della propria vita. Prove di felicità è un libro positivo, che ispira e nutre l’animo, ideale da leggere in estate, stagione per eccellenza in cui ricaricare le energie e ritrovare se stessi.
Scelto da Silvia Schioppa
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L’albatro di Simona Lo Iacono (Neri Pozza)
L’albatro racconta di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, il grandissimo autore de Il Gattopardo, e di un suo incontro speciale, che risale all’infanzia, con il coetaneo Antonno che, come l’albatro, il più fedele degli uccelli che segue sempre il suo capitano con qualunque tempo, seguirà il piccolo Giuseppe come un’ombra, anticipandone i desideri e proteggendolo, l’unico spiraglio di luce in un’esistenza buia e solitaria, l’unica compagnia di un bambino dotato di una sensibilità particolare, quella stessa sensibilità che lo porterà un giorno a diventare uno dei più grandi scrittori del Novecento. Antonio è un compagno «che fa, pensa e vive al contrario» e insegnerà al giovane Giuseppe Tomasi un modo differente di guardare alla realtà. Una storia avvincente, un libro di straordinaria bellezza.
Scelto da Marcella Rizzo
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La ridicola idea di non vederti più di Rosa Montero (Ponte alle Grazie, traduzione di Bruno Arpaia)
Un romanzo che affronta il tema del lutto e della morte e lo fa specchiandosi nella vita e nel dolore della due volte premio Nobel Marie Curie. Rosa Montero mescola il suo lutto per la perdita del marito con il lutto di Curie per la scomparsa del consorte, scava a mani nude nel dramma, nella sofferenza e nella parte cruda dell’esistenza, regalandoci un libro dal forte impatto emotivo che non manca però, in alcune parti, di ironia e leggerezza. Questo di Montero è un dono e il racconto di un viaggio, del suo viaggio, quello di Marie Curie, e in fondo quello di ogni uomo alle prese con la morte di una persona cara.
Scelto da Francesco Borrasso
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Mio padre il pornografo di Chris Offutt (minimum fax, traduzione di Roberto Serrai)
Con questa biografia del padre, Christ Offutt ci svela tutto il carico di rabbia e dolore che ogni genitore trasmette ai propri figli e che cosa significhi crescere nella sublime desolazione delle colline di un Kentucky che avevamo imparato ad amare coi suoi precedenti Nelle terre di nessuno e Country Dark. Offutt è un maestro nel dipingere un mondo in cui libertà e spensieratezza sono legate a un retaggio di povertà, ribellione e violenza e ci conferma che ci sono segreti nella vita di un padre a cui un figlio accede solo alla sua morte. «Papà batteva a macchina velocemente e con entusiasmo. Alla fine avrebbe scritto più di quattrocento libri, usando diciotto pseudonimi diversi. C’erano sei romanzi di fantascienza, ventiquattro fantasy e un thriller. Il resto erano romanzi pornografici.»
Scelto da Stefania Maruelli
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Verso l’infinito di Enrico Palandri (Bompiani)
In occasione dei duecento anni dalla composizione della più nota poesia di Giacomo Leopardi, questo saggio, breve ma di ampio respiro, ci consente di spaziare, anche in spiaggia, con lo sguardo oltre l’orizzonte e di cogliere l’oltranza del pensiero del poeta di Recanati.
Scelto da Stefano Clerici
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Il censimento dei radical chic di Giacomo Papi (Feltrinelli)
Nel suo nuovo romanzo divertente, acuto e decisamente inquietante, fra il serio e il faceto, Giacomo Papi immagina un’Italia intrisa d'odio e manipolata da uno scaltro e facilmente individuabile politico che fa montare la rabbia popolare verso chiunque abbia a cuore la cultura. Il clima così generato porta all’uccisione di uno di loro, colpevole di aver citato Spinoza in un talk show. Il governo ne approfitta per schedare “gli intellettuali”, e lancia una campagna di semplificazione della lingua e del pensiero, con nuove grammatiche, ministeri dell’Ignoranza e censori.
Scelto da Andrea Rényi
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La notte non esiste di Angelo Petrella (Marsilio)
È il secondo episodio, dopo Fragile è la notte, della quadrilogia dedicata alle peripezie del detective "over the limit" Denis Carbone. Stavolta l'ispettore di origini partenopee si troverà a risolvere un misterioso caso di uccisioni di bambini, facendo i conti con i demoni del proprio passato e le corruzioni a tutti i livelli, che si trova a sfidare in una Napoli stile Gotham city.
Scelto da Domenico Ferraro
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L’animale che mi porto dentro di Francesco Piccolo (Einaudi)
In bilico tra andamento saggistico, autobiografia, flusso di coscienza, racconto di formazione e indagine introspettiva, Piccolo scrive un romanzo memorabile, dalla carica dirompente e sovversiva, capace di denudare autore e lettore.
Scelto da Davide Spinelli
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Meglio l'assenza di Edurne Portela (Edizioni Lindau, traduzione di Thais Siciliano)
Le estati al nord della Spagna, sul Golfo di Biscaglia, o nelle spiagge galiziane, quasi nessuno, in Italia, sa come sono. Tantomeno sa com'erano negli anni Ottanta del secolo scorso, quando una società violenta spaccava famiglie e frantumava vite a colpi di spari alla nuca, droga e rock. Gli occhi di una bambina hanno custodito quella parte di storia, riscattandola dal fango e dal dolore, riportandola sulla battigia da cui vale la pena lasciarsi accarezzare. In questa estate 2019 mettetevi al sole delle parole di Meglio l'assenza.
Scelto da Monica Bedana
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L’onda dell’incrociatore di Pier Antonio Quarantotti Gambini (Mondadori)
Un romanzo al contempo ombroso e solare, come l’estate; come le scelte e le emozioni dei tre protagonisti adolescenti. Un finale sferzante come la bora tra le vele e le bandiere del porto di Trieste.
Scelto da Stefano Clerici
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La bocca delle carpe. Conversazioni con Amélie Nothomb, a cura di Michel Robert (Voland, traduzione di Sara Manuela Cacioppo)
Se si apprezza la penna di Amélie Nothomb, è un'occasione imperdibile per conoscere i suoi vizi, vezzi e valori senza alcun filtro. Se non la si apprezza o non la si conosce ancora, poco male. Come sostiene la stessa attrice, infatti, «è possibile non amare i miei libri e andare perfettamente d’accordo con me»: leggere per credere.
Scelto da Eva Luna Mascolino
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Jalna di Mazo de la Roche (Fazi, traduzione da Sabina Terziani)
Jalnaè un libro ideale per l’estate: è una storia passionale, intrigante, dove tutto viene descritto con molta naturalezza. Racconta di una famiglia nel volgersi di tre generazioni: dalla nonna ai nipoti, ma soprattutto è il nome della grande dimora vittoriana dove abitano tutti insieme, compresa la servitù. Immersa in un bel paesaggio dell’Ontario, in Canada, con tanto verde, acqua che scorre e numerosi animali grandi e piccoli, ci si immerge completamente nell'ambiente e nei personaggi. Luogo di sentimenti ed emozioni, intrighi mai eccessivi né banali e una suspense dosata al punto giusto.
Scelto da Alessandra Piras
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L'estate dell'innocenza di Clara Sanchéz (Garzanti, traduzione di Enrica Budetta)
La calda stagione ricca di spensieratezza diventa il periodo dei cambiamenti e del passo verso la maturità, che spesso arriva inaspettatamente. Perché ognuno di noi ha trascorso un'estate in cui tutto è cambiato. E l'autrice ci fa ripercorrere proprio quell'estate, raccontata dagli occhi innocenti di una bambina di dieci anni che, improvvisamente, è costretta a crescere.
Scelto da Francesca Tuoto
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Destinazione America di Gary Shteyngart (Guanda, traduzione di Katia Bagnoli)
Un libro ben scritto, intenso ma nello stesso tempo scorrevole nelle sue infiltrazioni nell'"universo" America, con incursioni nella vita "semplice" inseguita non tanto con convinzione quanto con fatalistico tentativo di una utopia irrealizzabile. L'uomo si sforza di tentare "altre vite"per sfuggire dolore e vuoto.
Scelto da Alberto Spinazzi
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Piccola Sicilia di Daniel Speck (Sperling&Kupfer, traduzione di Margherita Belardetti e Paola Olivieri)
Quest'anno sono usciti molti romanzi storici, un genere che continua ad appassionare tanti lettori, tra cui la sottoscritta. Come lettura per l'estate consiglio perciò Piccola Sicilia di Daniel Speck. Il titolo è il nome di un quartiere di Tunisi dove è ambientata gran parte della storia, che si svolge per lo più durante la Seconda guerra mondiale e ci racconta le vicende di una famiglia ebrea italiana, ma parla anche di solidarietà, di convivenze possibili e di tedeschi non nazisti.
Scelto da Annamaria Trevale
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La casa di Mats Strandberg (Giunti, traduzione di Elena Putignano)
Un male oscuro e violento sembra essersi impadronito della madre di Joel da quando l’ha portata nella prestigiosa casa di cura di Tallskuggan. Che sia solo suggestione? Queste sono le premesse de La casa di Mats Strandberg, un thriller che consiglio a chi non ha paura di rinunciare a qualche cena con gli amici e a qualche bagno estivo. Non mi resta che augurarvi buona lettura.
Scelto da Vittoria Gravina
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Arenaria di Paolo Teobaldi (Edizioni E/O)
Un libro non sulla nostalgia ma sull’esigenza di lasciare in eredità a qualcuno quello che è stato e che siamo stati. Arenaria è un’intensa narrazione sulla memoria, un piccolo mondo antico raccontato da un nonno timoroso di dimenticare alla sua nipotina, attraverso il ricordo, le storie e i sentimenti.
Scelto da Stella Grillo
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Genesi. Il grande racconto delle origini di Guido Tonelli (Feltrinelli)
Benché non sia un giallo e nemmeno un romanzo, Genesi ha lo stile di un testo narrativo e il ritmo del thriller. È la storia dei primi vagiti del cosmo raccontati mescolando mitologia, religione e meccanica quantistica, scritta da uno dei più grandi scienziati italiani, fra i padri del bosone di Higgs. Per lettori curiosi, alla ricerca del mistero più grande di tutti: la nascita dell'universo.
Scelto da Marco Scarlatti
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Bisesto di Andrea Vismara (Spartaco Edizioni)
Un romanzo originale, in cui realtà e fantasia s'incrociano per dare vita a una storia dal sapore dark e ironico. Protagonista è un quarantenne alle prese con la Morte e con una sfida che lo porterà a scoprire i più bei cimiteri d’Italia e anche un po’ se stesso.
Scelto da Giovanna Nappi
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E voi quali libri per l’estate ci consigliate?
Per la prima foto, copyright: Ali Morshedlou su Unsplash.
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