Libri da leggere in un periodo di malattia
Quali sono i migliori libri da leggere durante un periodo di malattia? Me lo sono chiesto nelle scorse settimane trovandomi ad affrontare l’attacco di un fastidioso virus che mi ha costretto a ridurre notevolmente le mie attività quotidiane.
Avendo un po’ più tempo a disposizione per leggere (fortunatamente la malattia non è stata così grave da impedirmi di tenere in mano un libro per qualche ora), e avendo una discreta biblioteca casalinga a disposizione, mi sono chiesto da dove cominciare.
Senza contare che poi, la rete, con le tantissime possibilità di scaricare libri gratis che mette a disposizione, offre ormai possibilità di lettura praticamente infinite.
Il primo a finire tra i libri da leggere è stato Armi, acciaio e malattie, Breve storia del mondo negli ultimi tredicimila anni, di Jared Diamond (ed. Einaudi, 1998). Adatto per chi vuol alimentare la propria passione per l’antropologia, ma non solo. Un libro che ripercorre la storia dell’evoluzione umana in un racconto che affianca più discipline, mettendo in evidenza come la storia che conosciamo sia stata influenzata moltissimo da cause naturali, come epidemie e carestie, ad esempio. Storie che stanno tornando attuali di questi tempi, con le imponenti migrazioni che si fanno negli ultimi anni da una parte all’altra del mondo.
Un libro illuminante al pari de La scimmia nuda. Studio zoologico sull’animale uomo, di Desmond Morris (riedito da Bompiani nella collana Tascabili nel 2004), seppur con i dovuti distinguo, e ricco di informazioni come Mangia che ti passa. Uno sguardo rivoluzionario sul cibo per vivere più sani e più a lungo, di Filippo Ongaro (Piemme, 2011). Quest’ultimo, in particolare, utilissimo in un periodo di malattia, in quanto porta a riflettere su come alcuni disturbi possano essere curati semplicemente cambiando l’alimentazione. Perché in fondo, nonostante concreti progressi scientifici e liquidi sviluppi sociali, siamo rimasti più o meno gli stessi del Paleolitico («in termini evolutivi – spiega Ongaro – 5.000, 10.000 o 100.000 anni non sono sufficienti a generare cambiamenti stabili in una specie»).
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Certo, in un periodo in cui si sta poco bene magari non è molto incoraggiante, ma viste le precedenti letture che ridimensionano l’ego spesso smisurato di certa umanità, non si può non citare il meraviglioso Il mondo senza di noi, di Alain Weisman (Einaudi, 2008). Può essere angosciante provare a immaginare che fine farebbe il mondo se, improvvisamente, la specie umana scomparisse. Anche Weisman compie un percorso trasversale, collegando storia, scienza e fatti di cronaca per dire, infine, che senza l’uomo la Terra probabilmente se la passerebbe benissimo, anche perché «noi siamo per definizione invasioni aliene – spiega Weisman –. Ovunque tranne che in Africa. Ogni volta che Homo sapiens è arrivato da qualche parte, qualcosa si è estinto».
A questo punto perché non aggiungere Dilettanti.com, come la rivoluzione del Web 2.0 sta uccidendo la nostra cultura e distruggendo la nostra economia. Un bel volume scritto da Andrew Keen, ed edito in Italia da De Agostini (2009), nel quale vengono presentati esempi dettagliati della troppa superficialità che spesso dilaga in rete, tale che il contrasto della “dittatura degli esperti” sostenuto da “dilettanti nobili” si sta tramutando, invece che in una grandiosa democrazia, in una “dittatura di idioti”. «Il prezzo che paghiamo per la crescita dell’egualitarismo generata da Internet – dice Keen riportando esattamente le parole del sociologo Jurgen Habermas – è l’accesso decentralizzato a notizie non filtrate. Con questo mezzo, infatti, i contributi degli intellettuali perdono la loro capacità di focalizzare l’attenzione». E le bufale dilagano.
Che dire, forse come libri da leggere in un periodo non certo positivo qualche lettore si sarebbe aspettato altri titoli. E in effetti dititoli validi da citare (anche per distrarsi un po’) ce ne sarebbero anche molti. Ma perché non approfittare di un periodo di malattia per leggere qualche libro stimolante che aiuta a ripartire in quarta, una volta ristabiliti completamente?
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