Librerie italiane – Intervista alla Libreria Nina (Marina di Pietrasanta)
Riprendiamo il nostro viaggio fra le librerie indipendenti d’Italia. Dopo le librerie “urbane” di Venezia, Palermo e Torino siamo saliti in montagna, nel paesino tax free di Livigno, ai confini con la Svizzera. Oggi andiamo al mare, nell’elitaria località versiliese di Marina di Pietrasanta. Qui, dentro la cornice di uno storico fondo, Andrea, Linda e Valentina vendono libri, avvicinano i bambini alla lettura e servono caffè fra mobili d’epoca. D’estate, poi, la Libreria Nina dà il meglio di sé…
Il libraio è un mestiere per tutte le stagioni ma, data la vostra posizione geografica, quali differenze notate tra l'estate in una Pietrasanta zeppa di vacanzieri "altolocati" e l'inverno raccolto dei residenti? Nina ha una sua stagione preferita?
Di sicuro l’estate è un periodo particolarmente felice. Le presenze sul territorio aumentano in modo significativo, così come le vendite, merito anche di una maggiore disponibilità di tempo libero, del desiderio di “sognare a occhi aperti” sotto l’ombrellone, di una maggiore propensione a prendersi cura di sé e dei propri bisogni. Con l’arrivo dell’inverno si nota un calo (ad eccezione del Natale) ma possiamo contare comunque sui nostri clienti affezionati.
Come librai, vi riconoscete nella selezione severa e intellettuale attuata dai librai protagonisti del romanzo La libreria del buon romanzo (Laurence Cossé, e/o Edizioni) o credete che la libreria debba soprattutto avere una vita propria e rispecchiare i gusti di chi vi entra?
A nostro parere la “missione” del libraio è duplice: da un lato dovrebbe saper proporre e promuovere letture di qualità (sotto il profilo della scrittura e anche della trama), dall’altro dovrebbe essere in grado di interpretare e soddisfare i molteplici desideri e i bisogni di tutti coloro che, per svariati motivi e interessi, frequentano la libreria in cerca di una storia che li appassioni.
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Con Nina Piccina vi dedicate alla promozione della lettura nei bambini. Come selezionate i libri per i più piccoli vista anche l'abbondanza del segmento e l'ampia scelta tra i prezzi contenuti dei grandi gruppi e quelli più alti dei piccoli editori specializzati ad alto contenuto artigianale?
Differenziamo l’offerta ma puntiamo molto sulla promozione di quei libri classici e contemporanei, illustrati e non, che non esauriscono mai la loro capacità di “raccontare” e affascinare. A questi volumi, che rappresentano il meglio dell’editoria italiana ed estera, dedichiamo uno spazio apposito mettendo in evidenza recensioni e brevi schede di introduzione al libro.
Nell'ottica di rendersi più appetibili e incrementare il giro d'affari alcune librerie indipendenti stanno virando verso il "concept store". Il cafè letterario è ormai un classico, ma ora la libreria diventa cinema, emporio, fioraio, galleria d'arte... Voi abbinate qualcosa ai libri?
Abbiamo riaperto da un mese all’interno di un bellissimo fondo che in passato ospitò un cinema, Il Centrale, appunto. Il fascino del fondo è reso ancor più forte grazie all’abbinamento con i mobili di antiquariato. Tra tavoli d’epoca e libri ci si può sedere a bere un caffè.
Un consiglio di lettura per l'estate, magari sotto un ombrellone della Versilia (e perché)?
Per gli adulti, Fabio Bartolomei, We are family, e/o edizioni, perché fa piangere e sorridere al tempo stesso, un libro che coinvolge e appassiona fino all’ultima pagina. Per i bambini (8+) L’isola del tempo perso, della brava Silvana Gandolfi (edizioni Salani) perché è perfetto per naufragare con la fantasia ma anche per fermarsi a pensare un po’.
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