Lettera a un lettore in erba
Caro lettore in erba…, così è intitolato il nuovo libro di Gianluca Mercadante, edito da Las Vegas a dicembre 2015, per la collana jolly, con la prefazione di Gianluca Morozzi.
Dopo Caro scrittore in erba…, pubblicato nel 2013, l’autore piemontese rivolge di nuovo la sua attenzione al mondo dei libri, ponendosi questa volta dalla parte dei lettori, non abbandonando lo stile ironico e sarcastico, che lo contraddistingue.
Gianluca Mercadante, classe 1976, è nato e vive a Vercelli. Appassionato di scrittura, in numerose interviste ha affermato che l’amore per carta e penna è una vera e propria malattia più che una passione. La devozione verso i libri è cresciuta insieme a lui: in un’intervista confessa di aver trovato tra le pagine di romanzi innumerevoli risposte alle sue domande.
La sua carriera è iniziata scrivendo racconti per antologie. Ha pubblicato numerosi libri e si occupa di critica letteraria per riviste di settore: «La Stampa», «Nella Nebbia», «Orizzonti», «Pulp» e «Satisfiction». Da una sua sceneggiatura, il regista Davide Celoria ha girato il cortometraggio Il gallo del Sant’Andrea (Promoval 2007-Premio Cinema in Diretta).
Leggendo questo breve saggio, fin dalle prime righe, si evincono l’umorismo e l’originalità di Mercadante. Anche la prefazione, dello scrittore e musicista bolognese, Gianluca Morozzi, segue lo stile dell’autore. Anche Morozzi si rivolge a un lettore in erba descrivendo in modo dettagliato una situazione che molti di noi avranno vissuto più volte durante un viaggio in treno. Protagonista è il lettore-passeggero, desideroso di immergersi tra le pagine di un libro per ingannare il tempo del viaggio: attento nella sua lettura sarà interrotto da vicini rumorosi e poco rispettosi. Il Nemico, così come viene ironicamente nominato, si permetterà di attaccare bottone perché è convinto che leggere equivalga a non far nulla. In particolare è l’oggetto “libro” che determina questa convinzione: il giornale è più rispettato. Morozzi conclude spiegandoci che il Nemico si comporta così perché si annoia e afferma:
«Sai perché sei migliore di loro, tu? Perché tu, con un libro in mano, non ti annoierai Mai. Perché tu non conoscerai mai la noia»
Mercadante inizia la sua lettera descrivendo l’oggetto libro, venerato da alcuni e totalmente indifferente alla massa indistinta. Chiunque decida di mettersi a leggere, anche per la prima volta nella sua vita, in quel preciso momento, si distacca dalla massa ed entra a far parte di un’élite a rovescio.
Il lettore è colui che si perde tra le righe di un racconto:
«la lettura richiede, anzi esige un volontario tentativo di disconnessione; Mentre si legge un libro, si vivono emozioni che soltanto tu puoi vivere».
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Questo accomuna i lettori che, anche se sconosciuti, sono in grado di riconoscersi. Qualora si incontrassero in una sala di aspetto, s’innescherà subito un moto di reciproca curiosità verso ciò che si legge: entrambi sbirceranno la copertina dell’altro, appuntandosi titolo e autore.
In un’epoca come la nostra, il lettore è una perla rara in mezzo alla massa che inganna il tempo scorrendo i post degli amici su Facebook, mettendo “mi piace” sull’ultima foto postata e comunicando per mezzo di Whatsapp. Proprio per questo, Mercadante consiglia con testuali parole di: «dedicare mezz’ora al giorno alla religione dello zapping selvaggio, sennò, con ‘sta gente, non sapresti di cosa cazzo parlare».
Lo scrittore racconta il momento in cui è nata la sua passione per la lettura, che negli anni lo ha indotto a diventare scrittore. Confida che il suo primo amore sono stati i fumetti, il suo ultimo i libri.
Inoltre spiega, al lettore inesperto, il mondo dell’editoria, dominato appunto dagli editori, ossia da organismi aziendali che producono libri e che hanno come obiettivo primario il profitto. Ecco il motivo per cui l’industria editoriale, che punta alla realizzazione di articoli facilmente consumabili, talvolta, mette sul mercato italiano un cospicuo numero di autori stranieri, già collaudati presso un pubblico estero. Così come i libri vengono spesso giudicati dalla copertina, la cui grafica è studiata per essere d’impatto e altro non è che il frutto di uno studio di marketing sulla comunicazione.
In Italia si legge poco, afferma amaramente l’autore, tuttavia, chi ama i libri continuerà a leggere, a emozionarsi e a sottolineare quei passaggi significativi che hanno lasciato il segno in quel preciso istante in cui sono stati letti.
Con questo saggio l’autore prende per mano chi si accosta alla lettura e lo guida nel mondo affascinante delle storie raccontate attraverso i libri. Caro lettore in erba… è una lettura divertente e istruttiva, una dichiarazione d’amore verso l’oggetto-libro e un’amara riflessione sulla società odierna.
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