Le ragioni delle donne
Quali sono le ragioni delle donne, in un mondo che esce da forme materiali di patriarcato per entrare, come ha scritto di recente la studiosa Irene Strazzeri, in una forma di post-patriarcato? In un mondo che si ridefinisce, che entra in una nuova era nella quale, lo si voglia o no, le democrazie sono destinate a ridimensionarsi, il senso stesso della ragione – come quello della colpa – va in frantumi.
Gli uomini, noi uomini, siamo stati allevati come soggetti della cura femminile, come curati e adempiuti esseri umani accompagnati alla vita da un'agente donna. Non sarà più così, e già non lo è in alcuni strati della società mondiale. La donna ha cominciato a sottrarsi, a perdere un ruolo e ad agire in un’altra direzione, non necessariamente più libera, ma altra e quindi diversa, lontana dalla regola ferrea del mantenimento dell’ordine sociale ed economico.
Reagisce, il mondo maschile organizzato, in ordine sparso, non sempre con violenza, ma con una manifesta inconsapevolezza. Vi sono maschilismi robotici – familiari – che si avventano contro le donne e ai quali il diritto sembra inadeguato, con sanzioni minime e prese di posizione soltanto morali: tutto mentre si replica, costantemente, l’uso del corpo come messaggero di contenuto.
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Non più soltanto il corpo femminile, ma anche quello maschile svirilizzato, privato di identità di genere o assorbito in una nuova identità tra i generi o sopra i generi: un’identità assolutamente corporea e, se vogliamo, proprio per questo meno corporea delle altre. Emblematico come all’esilità delle mannequin si associ sempre più una hypster esilità angelicata maschile, o come alla debordanza delle pornoattrici si accompagni una muscolosità totale maschile.
Non v’è più gusto per la differenza, perché la differenza demolisce il mercato. Nella fiera delle finte opzioni imposte dai grandi costruttori dell’immaginario contemporaneo (agenzie private, anonime, social-virtuali) ogni corpo si categorizza, ogni differenza fuori corso viene reinserita in un codice, ogni azione deviante sanzionata con lo snobismo.
Ecco, ricordare questo, o rivelarlo di nuovo, significa addensarsi intorno a un concetto chiave: quello della liberazione. Da cosa, oggi, le donne – e gli uomini, quindi – devono liberarsi? Da una decorporeizzazione del sé, e forse dalle stesse ragioni di una volta.
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