Le misteriose scomparse nell'editoria di Hong Kong: che cosa sta accadendo?
Che cosa sta accadendo nell'editoria di Hong Kong, dove negli ultimi mesi si sono registrate le misteriose scomparse di cinque librai? La nebbia, almeno per un paio degli scomparsi, pare essersi diradata nei giorni scorsi, quando Gui Minhai ha rilasciato una “confessione” alla Tv cinese e Lee Bo si è messo in contatto con la moglie telefonicamente. Nulla ancora si sa tuttavia degli altri tre, Lui Bo, Cheung Ji-ping e Lam Wing-kei.
Ma andiamo con ordine. I primi a sparire, tra novembre e dicembre scorsi, furono Lui Bo, Cheung Ji-ping e Lam Wing-kei. Scomparsi mentre si trovavano nella vicina città di Shenzhen, in territorio cinese. Qualche settimana dopo a non lasciare più tracce fu Gui Minhai, scomparso mentre si trovava in vacanza in Thailandia. Da ultimo, il 30 dicembre scorso, Lee Bo, visto l'ultima volta nel magazzino della sua libreria, la Causeway Bay Books, a Hong Kong.
Molti indizi lasciano intendere che nella vicenda c'entri la longa manus della Cina. Tutti gli scomparsi, infatti, sono legati in qualche modo alla Mighty Current una casa editrice con sede a Hong Kong specializzata nella pubblicazione di libri proibiti, jinshu, che trattano, con toni scandalistici e, pare, con molta attenzione al gossip e poca accuratezza alla verifica delle fonti, storie scabrose con protagonisti i membri più in vista del Partito comunista cinese.
Gui Minhai, 51 anni, cittadino svedese è il proprietario della casa editrice. Lee Bo, 65 anni, cittadino di Hong Kong con passaporto britannico, è il titolare della libreria legata alla Mighty Current. Lui Bo, Cheung Jiping e Lam Wingkei lavoravano chi per la casa editrice, chi per la libreria. Viste in questo modo le cinque sparizioni appaiono legate, e forse anche meno misteriose di quel che appariva in partenza.
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Della Mighty Current si sa che aveva in programma la pubblicazione di un ennesimo volume scandalistico con protagonista un'amante di Xi Jinping (il titolo previsto pare fosse Le sei donne di Xi Jinping), Segretario Generale del Partito Comunista Cinese e, da quasi un paio d'anni, Presidente della Repubblica popolare cinese. L'aver preso di mira il vertice del regime, dopo le decine di testi scandalistici con protagoniste ex mogli e/o amanti di altri funzionari del partito, pare non sia stato digerito dalla Cina. Anche perché quei libri proibiti (e dunque introvabili) in Cina, sembrano andare a ruba tra i turisti cinesi in visita alla vicina isola di Hong Kong, dove nonostante il controllo cinese (iniziato nel 1997 dopo la cessione della vecchia colonia da parte degli inglesi) vige un regime amministrativo speciale e, a differenza che in Cina, la libertà di stampa.
Per quanto probabili, quelle di un coinvolgimento cinese restano tuttavia per ora solo ipotesi. Quel che si sa per certo, oltre alle sparizioni di cinque persone, è infatti soltanto che Gui Minhai pochi giorni fa ha dichiarato alla Tv cinese (controllata dal regime) di essersi costituito spontaneamente agli uffici della polizia cinese in quanto ricercato per un reato commesso 12 anni fa. Del reato pare non esserci traccia storica, ma intanto Gui Minhai è in carcere. Anche Lee Bo, “riapparso” il giorno dopo il collega con una lettera alla moglie, dice di essersi recato in Cina spontaneamente per collaborare alle indagini sulla scomparsa degli altri 4 colleghi e di non capire il motivo di tanto clamore dato alla vicenda. Una lettera che, a detta della moglie, ha un tono quantomeno “strano”.
Così a inizio gennaio migliaia di persone sono scese in piazza e molte di più hanno partecipato (e stanno partecipando) a iniziative online per protestare contro il governo cinese, chiedendo esplicitamente alla Repubblica popolare cinese di interrompere le persecuzioni politiche. Dalla Cina, come detto, nessuna risposta ufficiale, nessuna reazione, se non la richiesta di considerare che, in ogni caso, si sta parlando di cittadini cinesi (come dire: se si scoprisse che ci siamo noi dietro a queste vicende, sappiate che comunque sarebbe tutto legittimo). Nel frattempo pare che i libri della Mighty Current stiano sparendo dalla circolazione, e che uno sconosciuto investitore si sia fatto avanti per acquistare buona parte delle quote della casa editrice. Vedremo nei prossimi giorni se appariranno nuovi elementi a chiarirci le idee sulle misteriose scomparse nell'editoria di Hong Kong, spiegandoci un po' più chiaramente che cosa sta accadendo.
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