Le 8 migliori ragioni perché compriamo libri
Ci siamo chiesti, in redazione, quali sono le ragioni perché compriamo libri, cioè per quali motivi siamo spinti ad acquistarli anche senza considerare se avremo realmente voglia e tempo di leggerli.
La domanda, all’apparenza banale, in realtà può rivelare alcuni spunti di riflessione e dire di noi lettori molto più di quanto possano le fredde statistiche sul numero di libri acquistati e sulla quantità di libri letti in un mese o in un anno.
Non pensiamo che le categorie elencate siano del tutto esaustive di un fenomeno complesso che riguarda i singoli individui.
Vorremmo, invece, utilizzarle come base per aprire una discussione interessante, a partire dal presupposto che non sempre acquisto e lettura vanno di pari passo, cioè non sempre leggiamo tutti i libri che compriamo.
Le ragioni che abbiamo individuato, prendendo spunto da quelle proposte da Digital Book World, sono riconducibili a otto:
- Devi intrattenermi adesso
- Intrattenimento futuro
- Informami
- Devo leggerlo
- Pressione sociale
- Mi fa sembrare intelligente
- Devo fare un regalo
- Non ho resistito all’impulso
Abbiamo provato ad analizzare ognuna delle ragioni tenendo conto anche di tre fattori:
- Tasso di completamento: terminiamo davvero la lettura dei libri che abbiamo acquistato?
- Tasso di raccomandazione: quanto consigliamo i libri che abbiamo comprato?
- Velocità di lettura: quanto velocemente leggiamo i libri che abbiamo acquistato?
1. Devi intrattenermi adesso
Questa è la ragione più ovvia. Compriamo libri, soprattutto opere di narrativa, e solo in qualche misura dei saggi, per farci intrattenere, rifugiandoci in un mondo immaginario nella nostra mente. Si tratta di libri che compriamo e iniziamo a leggere entro pochi giorni, se non ore. Se risultano di nostro gradimento, terminiamo la lettura, e se ci piacciono davvero tanto, li raccomandiamo ad amici e conoscenti.
I libri in questa categoria sono quelli che di solito finiamo sempre di leggere, raccomandiamo molto in giro e li leggiamo velocemente.
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Possiamo, dunque, così sintetizzare:
- Tasso di completamento: alto.
- Tasso di raccomandazione: alto.
- Velocità di lettura: elevata.
Alcuni di questi libri, invece, possono definirsi dei “colpevoli piaceri”, sono cioè opere che non ammetteremmo mai di leggere e, di conseguenza, li raccomanderemmo a estranei o ad amici con cui non siamo molto in intimità. In questo caso, si tratta di libri che potrebbero avere risultati diversi rispetto ai tre criteri individuati:
- Tasso di completamento: alto.
- Tasso di raccomandazione: basso.
- Velocità di lettura: elevata.
***
2. Intrattenimento futuro
Qui si colloca un numero sorprendentemente elevato di libri che vengono comprati non per una gratificazione del momento, ma come opzioni per un intrattenimento futuro. In altre parole, i libri offrono un range più ampio di opzioni. In questo caso, spesso entra in gioco la nostra propensione all’accaparramento, specialmente quando ci sono promozioni speciali.
I libri che rientrano in questa categoria mostrano spesso alti picchi di vendita, ma sono abbandonati senza essere letti.
Questi libri generano profitti per autori ed editori, ma il tasso di completamento della lettura è molto basso, e la velocità di lettura (il tempo che il lettore medio impiega per finire un libro dopo averlo aperto) si approssima all’infinito e, di conseguenza, spesso hanno un tasso di raccomandazione molto basso perché i libri che non vengono letti non vengono nemmeno raccomandati.
Possiamo, dunque, così sintetizzare il nostro atteggiamento verso i libri che compriamo per questa ragione:
- Tasso di completamento: basso.
- Tasso di raccomandazione: molto basso.
- Velocità di lettura: molto bassa.
***
3. Informami
A volte compriamo libri per informarci o per istruirci su uno specifico argomento. Si tratta principalmente di saggi, o comunque opere di non fiction. A seconda della qualità e di come rispondono ai nostri bisogni, il tasso di completamento può essere più o meno alto, possono essere letti in maniera progressiva e lineare dall’inizio alla fine, la velocità di lettura è piuttosto bassa e i tassi di raccomandazione possono essere eccezionali o, al contrario, molto bassi.
Il non riuscire a terminare questi libri spesso è una funzione della loro qualità.
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Possiamo così sintetizzare:
- Tasso di completamento: da basso a medio alto.
- Tasso di raccomandazione: da medio alto ad alto.
- Velocità di lettura: da bassa a mediamente alta.
Un caso speciale, comunque, è rappresentato dai libri professionali (business books). Molti hanno un tasso di completamento molto basso anche in rapporto all’altissimo tasso di vendite perché molti acquirenti leggono solo i primi capitoli.
I lettori vanno direttamente al succo del libro oppure lo abbandonano dopo aver compreso i punti principali.
Questi titoli formano una categoria speciale con bassi tassi di completamento e, nonostante ciò, alti tassi di raccomandazione.
Il fatto che la maggior parte di questi libri non siano terminati non influenza la percezione che i lettori si formano di queste opere di non fiction. Invece, per le opere di narrativa questo sarebbe il bacio della morte.
Per questo sottogruppo, possiamo proporre la seguente sintesi:
- Tasso di completamento: da basso a medio basso.
- Tasso di raccomandazione: da alto a molto alto.
- Velocità di lettura: da bassa a mediamente bassa.
***
4. Devo leggerlo
Qui possiamo considerare i libri che non scegliamo liberamente ma che, per qualsiasi ragione, siamo obbligati a leggere perché qualcuno ce li assegna.
Possono essere libri scelti in un book club ma, più spesso, sono assegnati a scuola e sono considerati, per un tacito consenso, i più grandi libri della letteratura.
Si tratta anche di manuali che il nostro professore ci assegna, i libri professionali che dobbiamo leggere per lavoro e i libri educativi che compriamo per farci guidare nello studio o per acquisire nuove abilità.
Possiamo così descrivere il nostro atteggiamento rispetto a questi libri:
- Tasso di completamento: da medio basso ad alto (dipende dal motivo per cui siamo obbligati a leggerli).
- Tasso di raccomandazione: da basso a medio basso.
- Velocità di lettura: da bassa a mediamente bassa.
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5. Pressione sociale
A volte nella scelta di un libro da leggere ci lasciamo guidare da quella che possiamo definire “pressione sociale”. Accade quando chiunque, in ufficio, sull’autobus o tra gli amici, ci parla di un libro. Che sia Cinquanta sfumature di grigio o Il nome della rosa o qualche best seller simile, noi ci sentiamo quasi costretti a comprare questi libri perché il resto del mondo li sta leggendo. A volte li leggiamo per intero, altre volte non li cominciamo nemmeno.
In questo caso, possiamo così sintetizzare i possibili risultati:
- Tasso di completamento: da molto basso a basso.
- Tasso di raccomandazione: da alto a molto alto.
- Velocità di lettura: da molto bassa a bassa.
Questi libri sono delle vere e proprie miniere d’oro per autori ed editori, ma in termini di tasso di completamento non sono il massimo.
Un libro acquistato a causa della pressione sociale non è lo stesso tipo di libro che raggiunge il successo grazie al passa parola di persone che ce l’hanno raccomandato come un titolo che sicuramente sarà di nostro gradimento. Quest’ultima categoria, infatti, mostra un tasso di completamento incredibilmente alto e un altrettanto elevato fattore di raccomandazione che questi libri il cui successo nasce dalla pressione sociale non mostrano.
Per questa particolare categoria, invece, la situazione è un po’ diversa:
- Tasso di completamento: da alto a molto alto.
- Tasso di raccomandazione: molto alto.
- Velocità di lettura: alta.
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6. Mi fa sembrare intelligente
I libri sono anche uno status symbol. Si tratta di quei libri che compriamo e riponiamo nelle nostre librerie in salotto per poter lanciare un messaggio su di noi. Spesso sono libri che non abbiamo veramente letto, ma vogliamo che il mondo lo creda.
Sono i libri blasonati che hanno vinto un premio letterario, lo Strega, il Campiello, il Nobel, il Pulitzer, libri che una società o qualche élite intellettuale a cui vogliamo appartenere ritiene che siano degni di nota e perciò sono stati sponsorizzati alla grande. In alcuni casi, questo fattore si mescola con la pressione sociale.
Predire a quali libri sarà riconosciuto questo status è molto difficile, ma per non fare errori possiamo dire che alcuni libri vengono comprati perché sono uno status symbol non tanto come segno di benessere economico, ma piuttosto per ostentare uno status sociale e un certo background d’istruzione. Sono soprattutto di libri cartacei, meglio se non in edizione economica, comunque non ebook. Questo, in realtà, non sorprende perché la funzione di segnalazione del proprio status, della propria appartenenza a un determinato gruppo, è pari quasi a zero per un e-book, perché nessuno di solito può vedere cosa è stato caricato sul nostro Kindle o sul nostro iPad (a meno che non abbiamo scelto di mostrare la copertina sul dispositivo, ma in questo caso stiamo facendo un vero e proprio show!).
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In genere, questi libri hanno un basso tasso di completamento ma un fattore di raccomandazione molto alto. La velocità di lettura è di solito bassa, richiedendo al lettore medio molte settimane (o almeno molti weekend) per finirli. Di solito non sono un intrattenimento leggero, ma un compito da portare a termine. Possiamo così sintetizzare:
- Tasso di completamento: basso.
- Tasso di raccomandazione: molto alto.
- Velocità di lettura: bassa.
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7. Devo fare un regalo
Se analizziamo i picchi di vendita dei libri, notiamo che i periodi dell’anno di maggiore vendita sono l’estate e il periodo natalizio. Nel secondo caso, si tratta di libri che compriamo anche come regali di Natale.
Non tutti i libri, però, sono un buon regalo. Quelli cartacei, ad esempio, lo sono molto più degli ebook, e i titoli sono spesso selezionati tenendo conto di ciò che potrebbe piacere al destinatario del nostro regalo, considerando anche quello che pensiamo dovrebbe leggere e, non dimentichiamo, pensando anche a quello che un libro dice di noi che lo regaliamo.
In altre parole, c’è una componente sociale molto forte, Non forniamo per questa categoria ipotesi circa i tre criteri perché non sarebbero strettamente connessi alle ragioni dell’acquisto.
***
8. Non ho resistito all’impulso
Abbiamo considerato sotto la voce “Intrattenimento futuro” i libri che sono sottoposti a uno sconto speciale. A volte non è semplicemente il desiderio di un intrattenimento futuro, ma è la paura di perdersi qualcosa che motiva l’acquisto di un libro. L’affare di oggi potrebbe non essere disponibile domani, e i prezzi bassi ci spingono a cedere all’impulso di comprare libri, anche ad accumularli.
Un’altra forma di impulso a comprare libri si verifica quando compriamo in determinate circostanze, come quando stiamo pianificando una vacanza o presenziamo al reading di un autore.
Determinati stimoli ambientali incrementano il nostro interesse in un autore, su un tema o un argomento e, trovandoci in un certo stato mentale, compriamo i relativi libri in base a un impulso. Sulla base dei criteri scelti possiamo affermare quanto segue:
- Tasso di completamento: da medio basso ad alto.
- Tasso di raccomandazione: da medio basso ad alto.
- Velocità di lettura: da mediamente bassa ad alta.
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Queste sono le nostre 8 ragioni perché compriamo libri e perché, in alcuni casi, i libri che compriamo non vengono letti. Ovviamente, se pensate che ci siano altre ragioni per giustificare l’acquisto di un libro, non esitate a indicarle nei commenti!
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