Lavoro in editoria – Self publishing consultant
Inizialmente c’era il caos, come da copione. Self-publishing, print-on-demand, diciture affascinanti quanto qualsiasi altro inglesismo che si affaccia tra i termini tecnici. Sono seguiti i successi di alcuni scrittori esordienti, nonostante si trovassero a fare da editore, distributore, ufficio stampa di sé stessi. Mescolarono tecnologia e tradizione: la stampa digitale e il passaparola. Se un libro è un buon libro, basta che arrivi al pubblico; come nelle storie di giovani poveri di denaro, ma ricchi di talento, è sufficiente una sola chance perché gli altri comprendano il loro valore.
Il caos primordiale da nuova era è sempre meno disordinato, nell’ultimo periodo. Questo soprattutto perché gli scrittori, esordienti o affermati, che scelgono l’auto-pubblicazione, si avvalgono dei servizi di editing, correzione di bozze, impaginazione e della nuova figura del self publishing consultant. Circondati da professionisti, si alza la percentuale dei volumi di qualità, trasformando un fenomeno, un tempo quasi narcisistico, in una realtà concorrenziale nei confronti dell’editoria tradizionale. Il self publishing consultant spiega al cliente anche le differenze tra la pubblicazione con un editore e quella fai-da-te, esponendo pro e contro di entrambe.
In Italia, è ancora un enigmatico personaggio, il self publishing consultant, che fa da ponte tra lo scrittore e le piattaforme dell’auto-pubblicazione. Nei Paesi anglosassoni, dove il bypassare la classica casa editrice è un’usanza con una storia alle spalle, ha mansioni meglio definite e note.
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Anzitutto, conosce e sa come utilizzare le piattaforme per l’auto-pubblicazione, consiglia quindi quale sia la scelta più opportuna in funzione del testo che si desidera stampare. Si occupa dei passaggi pratici, quindi di caricare il file, controllare che questo abbia mantenuto l’impaginazione originale, scegliere la copertina, assieme all’autore, provvedere alla creazione di un account personale per il suo assistito e così via.
Per diventare self publishing consultant, ovviamente, non vi sono corsi specifici e ancor meno un iter preciso da seguire. Di solito, chi sceglie questa professione ha già un’esperienza consolidata nell’editoria tradizionale, sorretta da una conoscenza pratica delle realtà e delle dinamiche dell’auto-pubblicazione.
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