Lavoro in editoria – L’addetto stampa
Nelle scorse settimane, abbiamo presentato alcuni profili professionali (editor, correttore di bozze e grafico) per una sorta di primo orientamento a chi cerca lavoro in editoria.
Se è vero che la pubblicità è l’anima del commercio, è altrettanto vero che gli editori mettono in atto questo obiettivo avvalendosi di una figura specifica: l’addetto stampa, elemento fondamentale per valorizzare il lavoro dell’autore.
Obiettivo principale del lavoro in editoria dell’addetto stampa è quello di promuovere al meglio i nuovi titoli pubblicati dall’editore. Le vie per raggiungere questa meta sono, tra le altre cose, la cura di una mailing list, i comunicati alle testate giornalistiche, sia della carta stampata, sia radiofoniche, sia televisive. Essenziale, tuttavia, è mantenere una sana abitudine di proporre la cosa giusta alla persona giusta, questo presuppone un’ottima conoscenza del target, degli orientamenti politici e quali siano gli interessi delle testate giornalistiche contattate. Questa strategia garantisce la nascita di una discussione attorno al titolo in promozione, con la finalità di accrescere l’attenzione sia dei media sia, principalmente, dei lettori.
Un addetto stampa concorrenziale possiede un ampio ventaglio di contatti, soprattutto diretti, con i giornalisti. Lo scopo lo si raggiunge partecipando fisicamente agli eventi culturali promossi sia dalla propria casa editrice sia dalle associazioni che trattano l’argomento. Sempre più importante, soprattutto negli ultimi anni, il ruolo ricoperto dai social network, che offrono la possibilità di costruire e consolidare un networking professionale.
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Per ricoprire un ruolo di addetto stampa all’interno di una casa editrice è necessaria una formazione preliminare, come del resto per qualsiasi ruolo da parte di chi cerchi lavoro in editoria. A tal fine, vi sono diversi corsi di formazione, ma anche le lauree in Comunicazione o, più in generale, in Lettere. Resta, di certo, un’ottima partenza il lavoro sul campo. Alcuni addetti stampa possono anche essere giornalisti iscritti all’ordine, ma, per il settore privato, questo non rappresenta un requisito indispensabile.
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