La vita in due. Quando l’amore si trasforma
Un lui e una lei. Questo il centro focale di Domani avremo altri nomi, nuovo romanzo dello scrittore argentino Patricio Pron, edito Sur e a cura della traduzione di Francesca Lazzarato.
Lui e Lei sono i protagonisti di un romanzo che racconta la vita. Un uomo e una donna si incontrano, si amano, sognano e progettano un futuro e arrivano poi a consumarsi fino a dirsi addio. Si lasciano senza un motivo apparente.
Il romanzo comincia proprio dall’ultimo passaggio, dal momento dell’addio, quando Lui si rende conto che Lei sta lentamente uscendo dalla sua vita. La separazione passa attraverso gli oggetti condivisi dopo anni insieme. Come la divisione della libreria in cui ognuno ha riposto i propri libri e che dopo la rottura diventa oggetto di vendetta, quando Lui strappa una pagina a tutti i libri di Lei prima di restituirglieli. Uno strappo che è la perfetta metafora della fine di un amore. La metafora di un rapporto d’amore che non si conclude definitivamente, come i libri che vengono divisi pagina per pagina come ad avere entrambi una parte di tutto senza poter aver nulla di completo.
L’amore, fatto di quotidianità, si eclissa così come anche il sogno di un futuro insieme.
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Patricio Pron riesce a mettere perfettamente sulla carta gli aspetti più belli e più brutti delle relazioni, attraverso le cose normali in cui ogni lettore si può riconoscere. L’autore esplora il modo in cui l’amore cambia restando, in fondo, sempre lo stesso.
Ci racconta diversi tipi di amore. Ci sono coppie che si conoscono online, coppie “aperte” e altre più “tradizionali”, situazioni di ogni tipo in cui spesso la libertà è limitata da gelosia e possesso.
«Nessuno sapeva più cos’erano le relazioni sentimentali e come si instauravano, perché era evidente che il modo in cui lo si era fatto tante volte in passato risultava ormai inappropriato.»
In questi anni veloci e precari, anche le relazioni diventano provvisorie, senza più una durata precisa e alcuna certezza. L’autore si chiede dunque, attraverso i suoi personaggi, perché ci sia questa costante volontà di dare un nome a ogni cosa, etichettando tutto senza rendersi conto che l’unica cosa che si finisce per ottenere è l’incapacità di aprirci all’altro.
Patricio Pron spiega come si cambia forma quando si è una coppia, quando da “io” si diventa “noi”. La coppia viene definita “animale bifronte” in cui la personalità dell’uno cambia per fare spazio all’altro.
Il romanzo analizza proprio quello che succede quando la coppia smette di esistere e le reazioni diverse di Lui e di Lei. Stare lontani li fa riflettere e accende nuove consapevolezze. In questo ritorno all’“uno”, entrambi si sentono spaesati. A metà.
La bellezza di questo romanzo è che la storia raccontata può appartenere a tutti. La scelta di non dire il nome della città in cui è ambientata, come anche quella di non dare un nome ai personaggi, rende la vicenda universale.
E allora i protagonisti potrebbero vivere ovunque, essere chiunque, così che il lettore si possa riconoscere in loro. Lui e Lei siamo tutti noi.
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La scrittura di Pron è asciutta e profonda e descrive una storia come tante, in cui ognuno è infelice a proprio modo. Ogni passo del romanzo accende la riflessione sulla vita e sul concetto che l’amore non è per sempre.
«Lui una volta si era detto che il suo amore per Lei doveva essere immortale, una specie di fluido che si diffondeva nell’universo e del quale erano solo un contenitore. In quei mesi, tuttavia, aveva imparato che esiste un’unica creatura immortale, una piccola medusa tra i quattro e gli undici millimetri capace di ringiovanire in modo permanente: quando arriva alla maturità, ritorna alla gioventù, ripetendo di continuo il suo ciclo vitale.»
Due persone costrette a perdersi che affrontano la fine per ritrovarsi dall’altra parte, dove entrambi sono risolti, cambiati e nel momento giusto delle loro vite, con un nuovo modo di concepire l’amore, in un finale commovente e intenso.
Per la prima foto, copyright: Andrew Seaman su Unsplash.
Per la terza foto, copyright Jeosm. La fonte è qui.
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