"La stella e la mezzaluna", il tormentato rapporto tra ebrei e musulmani nella storia
Con La stella e la mezzaluna (Guerini e Associati, 2018) Vittorio Robiati Bendaud, saggista impegnato molto attivamente nel dialogo ebraico-cristiano e nelle attività di diverse fondazioni culturali, affronta un tema spesso trascurato nell'ambito della storiografia: quello dei rapporti tra ebraismo e islamismo nel corso dei secoli. L'Occidente, in parte influenzato dai tragici eventi della Shoah e dallo sterminio dei milioni di ebrei che vivevano in Europa, tende ad assimilare a sé l'ebraismo, dimenticando che un'alta percentuale del popolo ebraico ha sempre vissuto in Nordafrica e nel Medio Oriente, dal Marocco all'Iran.
Già ai tempi dell'Impero Romano c'erano molte comunità ebraiche in questi territori, alimentate poi dalla diaspora seguita alla distruzione di Gerusalemme da parte di Tito e alla sconfitta degli ultimi resistenti alle milizie romane. Queste comunità hanno convissuto più o meno tranquillamente con le popolazioni arabe fino all'avvento dell'Islam, nel settimo secolo dopo Cristo.
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L'Islam, religione monoteista che ingloba in sé molti elementi sia del cristianesimo, sia dell'ebraismo, a partire dall'utilizzo di alcuni testi di entrambe le religioni, diventa però ben presto intollerante nei confronti di chi non si converte al suo credo. Ecco quindi che nei territori della grande dominazione araba, che si estendono in pochi decenni dalla Spagna a tutto il Medio Oriente, per le comunità ebraiche e cristiane si pone molto presto un problema di sopravvivenza, perché diventa sempre più difficile mantenere non solo la libertà di culto, ma anche i propri usi e costumi. Ebrei e cristiani diventano comunità subalterne a quella islamica, sottoposte a limitazioni spesso umilianti.
Robiati Bendaud ci conduce quindi attraverso i secoli per raccontarci i tormentati rapporti tra ebrei e musulmani, spesso complicati da quelli di entrambi con i cristiani, che a volte fanno causa comune con gli uni, a volte con gli altri: nel momento della caduta di Bisanzio, ad esempio, gli ebrei si schierano apertamente con i musulmani perché sotto la dominazione cristiana vivevano in pessime condizioni e sperano di migliorare sotto i nuovi dominatori turchi.
Sono esistite naturalmente anche isole felici di pacifica convivenza, soprattutto a livello intellettuale: molti saggi e studiosi ebraici hanno incontrato il favore degli islamici e hanno dato vita a sinergie positive. Esiste tra l'altro una forte tradizione di letterati e scienziati ebrei che hanno composto i loro scritti in arabo, lingua dominante nei territori dove vivevano e studiavano, spesso influenzando anche la cultura islamica.
In questo saggio viene però smontata la convinzione diffusa che gli ebrei godessero di condizioni di vita particolarmente favorevoli nella Spagna moresca, prima che Ferdinando e Isabella respingessero gli arabi e instaurassero la monarchia cattolica, anche se gli ebrei cacciati dalla penisola iberica alla fine del Quattrocento si sono in gran parte riversati nel Nordafrica, quindi sempre sotto la dominazione araba.
La parte più interessante del libro riguarda comunque la storia del Medio Oriente, soprattutto nel lungo periodo dell'impero ottomano. La dominazione turca, non araba ma islamica, ha combattuto a sua volta tutte le minoranze religiose ed etniche all'interno dei propri territori, comportandosi spesso con ferocia e crudeltà non solo con gli ebrei, ma anche con cristiani ortodossi, armeni e copti.
Nella parte finale del libro vengono infine analizzati gli ottimi rapporti tra la Germania Imperiale e il mondo arabo, preludio sinistro al comportamento tedesco durante la seconda guerra mondiale: sono note le simpatie naziste professate in quel periodo da una delle massime autorità religiose islamiche, il Gran Muftì di Gerusalemme, nonché l'avversione degli arabi nei confronti degli ebrei che si rifugiavano in Palestina.
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La stella e la mezzaluna è quindi un saggio molto interessante per chi volesse approfondire un tema spesso trascurato dai libri di storia, dal quale si possono ricavare elementi importanti per analizzare il tuttora confuso presente dei rapporti tra musulmani ed ebrei, sui quali pesano senza dubbio secoli di inimicizie, incomprensioni e soprusi.
Per la prima foto, copyright: Faruk Kaymak.
Per la terza foto, la fonte è qui.
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